Dakar: modificata anche la seconda parte della tappa marathon
Nel percorso iniziale era prevista una speciale di 491 km, ma ora è stata spezzata in due, con un primo tratto da 171 km ed un secondo da 246 km, intervallati da una neutralizzazione di 176 km.
Foto di: A.S.O.
La seconda parte della tappa marathon – Uyuni – Salta, ha inevitabilmente subito dei cambiamenti, così come era stata per la prima. All'acqua caduta copiosa nei giorni scorsi si è aggiunta anche quella caduta ieri, nel corso della settima tappa e un fiume è diventato assolutamente impossibile da attraversare ed anche molto pericoloso. Questo significa che il nuovo percorso della tappa, la seconda parte della marathon, nonché l'ottava assoluta di questa Dakar 2017 costringerà i piloti ad un lungo trasferimento.
Inizialmente la tappa doveva misurare 892 chilometri con un trasferimento di 400 e una speciale da 491, ora invece le cose sono cambiate. I piloti troveranno ad attenderli due prove speciali, la prima da 171 chilometri e la seconda, dopo un tratto di neutralizzazione che servirà anche per passare la frontiera fra Bolivia e Argentina da 246, in direzione di Salta.
Il briefing di Marc Coma ieri sera è stato una sorta di bollettino di guerra. A partire dalle lunghezze della giornata: 49 km di trasferimento alla mattina, 171 km della prima speciale, poi una neutralizzazione di 176 chilometri fino alla seconda speciale di 246 km e infine un trasferimento di 350 chilometri che passerà da Tupiza proprio per evitare il fiume straripato. Questo per auto, moto e quad, che tirando le somme significa 992 chilometri.
Situazione diversa per i camion ma solo per un motivo di orario, se avessero fatto anche loro questo percorso sarebbero arrivati a Salta mercoledì mattina. I mezzi pesanti partiranno con 49 km di trasferimento e la prima speciale uguale agli altri di 171, poi dall'uscita della prova affronteranno un trasferimento di 433 km fino a Salta.
Praticamente tutti i piloti arriveranno a Salta con il buio visto che la prima moto partirà alle 6,15, e non solo, stanotte tutti dovranno rimettere l'orologio avanti, ritornando all'ora argentina, il che significa un'ora di sonno in meno. La prima auto lascerà il bivacco alle 8,09 per entrare in speciale alle 8,54 mentre il primo camion partirà alle 9,36 e in speciale alle 10,26.
Inoltre il CP1, e quindi l'uscita della prima prova speciale verrà utilizzato dalla direzione gara per calcolare i migliori tempi e disegnare l'ordine di partenza della speciale Salta Belen del giorno dopo che nata lo scorso anno ritorna e coinvolge le prime dieci moto, le prime dieci auto e i primi cinque camion. La tappa, una delle più complicate, come ha annunciato nei giorni scorsi Marc Coma conta ben 977 chilometri.
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