La marcia di avvicinamento verso la configurazione definitiva della monoposto di
Formula E, con motorizzazione esclusivamente elettrica, è giunta a una tappa molto importante. Infatti, nella prossima settimana la Michelin proporrà alla FIA il pneumatico che sarà utilizzato da tutti i partecipanti al campionato che inizierà il 13 settembre con la gara di Pechino.
In questi giorni sul
circuito di Issoire, presso Clermont Ferrand dove ha sede la Michelin, sono in corso le prove decisive per scegliere fra le ultime quattro versioni del
Pilot Sport EV quella che offre le caratteristiche più adeguate alla
Spark-Renault SRT_01E.
Gli pneumatici francesi sono fra gli elementi più importanti della monoposto realizzata dalla Spark Racing Technology di
Fréderic Vasseur con scocca prodotta dalla
Dallara, motore elettrico fornito dalla
McLaren, batterie realizzate dalla
Williams e coordinamento dell’elettronica assicurato dalla
Renault.
Esteriormente li si nota subito per due aspetti decisamente inusuali nelle gomme destinate alle monoposto: uno è il
battistrada scolpito, con un disegno non molto diverso da quelli destinati alle nostre auto di ogni giorno; l’altro è la
spalla ribassata, poiché per la prima volta su monoposto dalle grandi ambizioni sono montati su
cerchi dal diametro di 18 pollici. In pratica sono gomme da corsa che esteriormente assomigliano molto a quelle di tutti i giorni, perché sono state realizzate e sviluppate proprio nell’ottica di acquisire dalle competizioni esperienze da trasferire alla produzione di serie. Una scelta che rientra alla perfezione nella strategia Michelin.
“Abbiamo selezionato le categorie in cui competere – spiega
Pascal Couasnon, direttore di Michelin Motorsport –
in base a criteri ben precisi. Nel campionato mondiale Rally siamo presenti perché lì servono gomme che uniscano velocità e robustezza. Nel Mondiale Endurance corriamo perché insieme alla velocità sono importanti la longevità che consente di ridurre il numero di cambi gomma e l’efficienza in un ampio spettro di temperatura. Nella Formula E abbiamo un prodotto che associa velocità ed efficienza energetica”.
Su un’
auto stradale gli pneumatici consumano il 20% dell’energia complessivamente utilizzata: ridurre questa percentuale è importante per qualsiasi motorizzazione si impieghi. Nel caso di quella elettrica consumare meno energia significa permettere alle batterie di durare di più, o di impiegarne di più leggere a parità di energia.
Per i
Pilot Sport EV destinati alla
Formula E la
Michelin punta dunque su dimensioni ritrovabili anche su automobili di ogni giorno:
245/40 R18 per l’avantreno,
305/40 R18 per il retrotreno, misure che espresse nei codici della Michelin Motorsport diventano rispettivamente 24/64-18 e 27/68-18.
Inoltre la Casa francese ha deciso di mettere in campo un pneumatico polivalente, da utilizzare sia su pista asciutta sia su asfalto bagnato:
un solo treno per vettura dovrà bastare per tutta una gara, dalle prove libere alla bandiera a scacchi finale.
Vista la durata delle batterie si tratterà di corse di non più di mezz’ora, mentre le gomme assicureranno una percorrenza di 150-200 km.
Materiali e strutture sono stati gli elementi chiave per assicurare prestazioni ed efficienza energetica. Ma i Michelin Pilot Sport EV presentano anche un’altra importante innovazione, che riguarda la connettività.
Ogni
pneumatico incorpora infatti un chip denominato RFID (Radio Frequency Identification Device) che memorizza tutta la sua vita e
può trasmettere ai box numerose informazioni, dalla temperatura alla pressione di gonfiaggio, allo stato di usura. È soprattutto un elemento di sicurezza ma è un po’ anche un segno di appartenenza a quella collettività perennemente connessa della quale fanno parte soprattutto i giovani, una fascia di persone che la Michelin intende avvicinare sempre più, anche attraverso la Formula E.
Top Comments