F1 | Red Bull: nel diffusore c'è una chiglia come sulla Ferrari
La squadra campione del mondo sta cercando il modo di risalire la china dopo la cocente delusione di Monza dove Verstappen ha chiuso sesto. A Baku nell'estrattore è stata aggiunta una chiglia che è simile a quella vista sulla SF-24 e si è visto un adeguamento dei profili delle ali per sfruttare meglio anche il calore dello scarico.
Dettaglio tecnico della Red Bull Racing RB20
Foto di: Giorgio Piola
“Ci siamo resi conto di aver preso una strada sbagliata nello sviluppo". L’analisi di Helmut Marko è cruda, ma terribilmente realistica. Il consulente Red Bull è consapevole quanto il GP dell’Azerbaijan possa essere determinante nella corsa di Max Verstappen verso il quarto titolo mondiale. L’olandese ha 62 punti di vantaggio su Lando Norris che sono tantissimi se il team campione del mondo sapesse dove mettere le mani per risolvere la crisi della RB20 che accusa problemi di bilanciamento con la vettura che ha un comportamento molto diverso da pista a pista.
A Monza la Red Bull è caduta ad essere addirittura la quarta forza, rivelandosi inadatta al tempio della velocità brianzolo. Verstappen, inoltre, in gara aveva dovuto ridurre la potenza della power unit Honda a causa di un problema che, comunque, gli ha permesso di concludere il GP d’Italia al sesto posto.
Baku e Singapore, almeno sulla carta, dovrebbero essere due tracciati più confacenti alle caratteristiche della RB20 e la squadra di Milton Keynes sta cercando la chiave per dare maggiore consistenza alle prestazioni che sono crollate dopo un avvio di campionato che sembrava dominante con quattro successi di Max nelle prime cinque gare.
Ecco il nuovo diffusore della Red Bull RB20 e la beam wing unica
Foto di: Giorgio Piola
Mentre la maggior parte dei team non ha portato importanti novità nell’appuntamento del circuito azero, la Red Bull ha introdotto una importante modifica nel diffusore posteriore, andando incontro alla linea di sviluppo della Ferrari che proprio a Monza ha fatto debuttare un fondo nella parte terminale con la forma a chiglia di una barca.
Gli aerodinamici di Pierre Waché sono andati nella stessa direzione: la immagini di Giorgio Piola, infatti, ci mostrano come la sezione triangolare sia stata aggiunta alla soluzione precedente, producendo un andamento dei flussi che magari, come sulla rossa, non darà un aumento del carico aerodinamico, ma contribuirà a rendere la monoposto più gestibile per i piloti con un comportamento meno nervoso.
Avevamo già mostrato ieri anche il cambiamento nell’ala posteriore e nella beam wing: flap mobile non tagliato come a Monza, ma è tornato alla solita corda, mentre è stata trimmato l’unico elemento dell’ala inferiore cercando un nuovo equilibrio nell’andamento dei flussi.
Red Bull RB20: modifica alla struttura deformabile posteriore per creare un nuovo flusso.
Foto di: Giorgio Piola
È interessante mettere in evidenza come il taglio non abbia riguardato la zona sotto allo scarico e non sfugge che è stato leggermente lavorata anche una porzione della struttura deformabile posteriore che è stata sagomata appositamente per creare un nuovo passaggio d’aria che magari riesca a sfruttare quel poco di soffiaggio che lo scarico centrale è in grado di produrre con i gas roventi.
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