F1 | Tecnica Ferrari: ecco la chiglia dell'estrattore, poi le ali flessibili
La Scuderia, dopo il successo di Leclerc a Monza, ha intenzione di proseguire la striscia positiva anche a Baku e Singapore. Nel disegno di Piola vi mostriamo le caratteristiche del diffusore della SF-24 che riduce il porpoising e aiuta a trovare un buon bilanciamento con le altre modifiche aero. Ad Austin arriverà l'ala anteriore più flessibile.
Il diffusore della Ferrari SF-24 al GP d'Italia
Foto di: Giorgio Piola
La Ferrari nutre fiducia di ripetere anche a Baku una prestazione positiva dopo il successo di Charles Leclerc nel GP d’Italia. La squadra del Cavallino, con il pacchetto aerodinamico che ha debuttato a Monza, dovrebbe aver mitigato il saltellamento della SF-24 che ha pesantemente condizionato il comportamento della rossa dopo l’introduzione di un nuovo fondo dalla gara di Barcellona, ma in particolare avrebbe capito il modo di rendere la monoposto più bilanciata.
La chiave della competitività delle monoposto a effetto suolo va cercata nel bilanciamento, quella che è la “parolaccia” più sentita dagli ingegneri negli ultimi mesi: per ogni pista va ritrovato l’equilibrio fra il treno anteriore e quello posteriore durante le repentine variazioni di carico nei passaggi di tratti guidati e quelli da alta velocità.
Centrare un comportamento neutro, oggi vale assai più di trovare del carico aerodinamico in galleria del vento, perché significa riuscire a limitare il degrado della gomma e i rischi di surriscaldamento, allungando gli stint di gara senza crolli prestazionali improvvisi.
La Scuderia ha vinto nel tempio della velocità potendo attuare una strategia di gara con una sola sosta, mentre le McLaren all’inseguimento con Oscar Piastri e Lando Norris hanno dovuto arrendersi al secondo stop.
La rossa ha giocato un jolly a Monza, oppure ha iniziato un ciclo positivo che si potrebbe allargare a Baku e Singapore? Questa è la risposta che a Maranello si aspettano gli aerodinamici di Diego Tondi.
Ferrari SF-24: ecco l'ala posteriore per Baku
Foto di: Giorgio Piola
C’è molta aspettativa sulla SF-24 nella impegnativa trasferta azera: le ali non sono più quelle ultra scariche specificatamente pensate per la gara italiana (che torneranno utili a Las Vegas), ma il resto del pacchetto dovrebbe monzese essere confacente alle esigenze di un tracciato cittadino che somma un tratto guidato dove è richiesta trazione e un altro tratto molto veloce, visto che c’è di fatto un rettilineo di 2,2 km.
Il muso più filante e il cofano motore snellito sotto al bazooka, insieme al nuovo fondo hanno dato alla Ferrari un comportamento che ha permesso alla rossa di essere particolarmente gentile con gli pneumatici.
Ferrari SF-24: ecco il nuovo fondo che ha debuttato al Gran Premio d'Italia
Foto di: Giorgio Piola
Nell’appuntamento brianzolo avevamo descritto in modo particolare i visibili cambiamenti portati al marciapiede che è stato ridisegnato con passaggi di aria completamente diversi, ma non eravamo riusciti ad analizzare nel dettaglio il diffusore posteriore.
La Ferrari ha fatto in galleria del vento un grosso lavoro di revisione sull’andamento dei flussi. Il disegno di Giorgio Piola ci mostra due aspetti importanti: primo, l’estrattore nella parte centrale inferiore (freccia rossa) ha effettivamente la forma a punta della chiglia di una barca, mentre nella zona superiore si osservano due nervature in carbonio che indirizzano i flussi della scia in modo decisamente diverso.
Se le impressioni positive saranno confermate anche a Baku e Singapore, la Ferrari introdurrà ad Austin, approfittando del mese di sosta della F1, un ulteriore aggiornamento che andrà a riguardare l’ala anteriore.
Nel momento in cui la FIA ha ufficializzato che i profili di McLaren e Mercedes sono perfettamente regolari sebbene mostrino nelle immagini tv che si flettono e ruotano, riducendo la resistenza all’avanzamento nei tratti veloci, ma assicurando il carico indispensabile nel lento, è probabile che la Scuderia risponda con una sua interpretazione della norma che potrebbe aprire ad un filone di ricerca da riportare anche sulla monoposto 2025.
Ragione per cui l’investimento che è stato stanziato non sarebbe “bruciato” solo per la SF-24 ma avrebbe una ricaduta positiva anche l’anno prossimo.
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