F1 | Red Bull: con il graining la RB20 soffre più della Ferrari
Al di là del problema al freno che ha costretto Verstappen al ritiro dopo 43 GP, il team campione del mondo deve analizzare come mai la RB20 sia sembrata meno competitiva sull'asfalto dell'Albert Park dando la sensazione di adattarsi meno rispetto alla Ferrari, manifestando problematiche si erano viste a Las Vegas l'anno scorso.
Dopo quarantatrè gare Max Verstappen non ha visto la bandiera a scacchi. L’ultima volta era accaduta due anni fa, sempre a Melbourne, poi una lunga striscia con 35 vittorie e due titoli mondiali. In questo scenario uno stop fa più notizia dell’ennesima vittoria.
Ci sono due aspetti che hanno reso speciale (in negativo) la domenica della Red Bull: il guasto tecnico che ha messo kappaò Verstappen dopo 4 giri di gara, e la consapevolezza che non sarebbe stata comunque una gara semplice per Max. La RB20 a Melbourne non si è espressa sugli standard visti in Bahrain e a Jeddah, venerdì il ritmo non è stato all’altezza di Ferrari e McLaren, ma era già accaduto in altre occasioni in cui il lavoro notturno al simulatore di Milton Keynes aveva poi rimesso le cose a posto.
Max Verstappen, Red Bull Racing, al muretto dopo il ritiro
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Il risultato delle qualifiche ha soddisfatto in parte i tecnici della Red Bull: dall’analisi dei dati è emerso il grande lavoro fatto da Verstappen, al punto che gli ingegneri hanno modificato nuovamente il carico aerodinamico prima della gara (utilizzando solo le parti concesse dal regolamento) chiedendo a Max di completare quattro giri prima di sistemarsi sulla griglia di partenza per valutare il comportamento della macchina. “Ci ha riferito di essere soddisfatto del bilanciamento della vettura”, ha poi confermato Christian Horner. Il problema alla pinza del freno non ha però permesso di avere l’esito definitivo.
Anche per Sergio Perez non tutto è andato liscio. Nel primo stint il ritmo di Checo non è stato eccezionale anche a causa del traffico dovuto anche ad una partenza poco felice che lo ha visto scivolare dietro la Mercedes di Russell.
Quando è passato dalle gomme medie alle dure Perez ha accelerato, girando sui tempi di Sainz, ma mentre era in bagarre con Alonso sotto il fondo della sua monoposto si sono incastrate due visiere a strappo di Fernando.
“È stato davvero sfortunato – ha spiegato Horner – perché le visiere si sono incastrate in un’area che ha causato una perdita significativa di carico, circa 20 punti. Si può vedere chiaramente come dopo il sorpasso su Fernando la macchina non sia più stata efficiente come prima, e il degrado delle gomme si è accentuato. Alla fine non siamo mai riusciti a vedere se i problemi visti venerdì erano alle spalle o meno, Max ha fatto una buona partenza e si è subito portato fuori dalla zona DRS rispetto a Sainz, ma poi sappiamo come è andata”.
Sergio Perez, Red Bull Racing RB20
Foto di: Sam Bagnall / Motorsport Images
“Detto questo – ha proseguito Horner - le Ferrari sono state molto veloci in questo fine settimana, hanno meritato la vittoria e Carlos ha fatto un'ottima gara. Su una pista con delle caratteristiche molto particolari hanno gestito molto bene il graining, ma resto convinto che in gara ci saremmo difesi, mi dispiace solo non aver potuto avere la verifica che attendevamo”.
La RB20 è destinata a restare ancora a lungo la monoposto di riferimento, ma il weekend di Melbourne ha fatto emergere qualche piccola criticità. “Quando corriamo su piste in cui c’è graining la Ferrari si conferma molto forte – ha spiegato Horner – era accaduto già a Las Vegas lo scorso anno, e si è confermato anche in questo weekend. Sappiamo che è un’area in cui dobbiamo migliorare”.
Lo scorso anno la Red Bull arrivò a Suzuka dopo la sconfitta di Singapore, ora ci arriverà dopo la battuta d’arresto di Melbourne. “Sì, di nuovo Sainz – ha ricordato sorridendo Horner - Carlos è l'unico pilota che ha battuto la Red Bull negli ultimi tempi, ma penso che Max arriverà in Giappone sufficientemente carico. Suzuka è una pista fantastica sulla quale ci siamo sempre comportati bene. È il circuito di casa della Honda e i piloti adorano correre lì. Quindi non vediamo l'ora di tornare in pista”. L’unica buona notizia di giornata in casa Red Bull è arrivata proprio dalla Honda, la power unit smontata dalla monoposto di Verstappen venerdì sera sarà recuperata.
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