F1 | Leclerc: "Grande doppietta, mi trasmette speranza"
Leclerc ha concluso il GP d'Australia con un secondo posto alle spalle del compagno di casacca. Per quanto il risultato finale sia stato influenzato dal ritiro di Verstappen, il monegasco si è comunque detto soddisfatto della performance mostrata dalla SF-24 e, soprattutto, dal percorso di crescita del Cavallino, che dà fiducia per il futuro.
La Ferrari lascia l’Australia con una doppietta che porta alla mente dolci ricordi. Per quanto il risultato sia stato agevolato dal ritiro di Max Verstappen a causa di un problema al freno posteriore destro, rimasto bloccato fino a costringerlo a parcheggiare la sua vettura in fiamme ai box, dall’altra parte la Rossa si è fatta trovare pronta, concretizzando un potenziale che si era potuto apprezzare già dal venerdì.
L’ultima doppietta tinta totalmente di Rosso era giunta circa due anni fa, in quel Gran Premio del Bahrain 2022, quando ad aggiudicarsi la vittoria fu però Leclerc. Chiaramente le sensazioni e gli scenari attuali sono completamente differenti da quelle di due stagioni fa, ma rimane la soddisfazione per aver portato a termine un weekend convincente dal punto di vista delle performance.
Una doppietta che dà morale all’intero team. “È un risultato positivo, soprattutto per la squadra. Primo e secondo sul traguardo, era qualcosa che non succedeva dal Gran Premio del Bahrain 2022, che porta alla mente bei ricordi. È fantastico essere riusciti a centrare di nuovo questo risultato”, ha spiegato Leclerc al termine della corsa, prima di elogiare il lavoro di Sainz, il quale è stato in grado di concretizzare il risultato sia in qualifica che in gara.
Charles Leclerc, Scuderia Ferrari
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Tuttavia, dall’altra parte il monegasco ha chiuso il weekend con qualche rimpianto. Gli errori commessi in qualifica, dove aveva il potenziale per puntare alla prima fila, hanno infatti poi compromesso la corsa come in una sequenza a cascata.
“Carlos ha fatto un weekend fantastico dopo essere tornato dall’operazione, ha fatto un’ottima gara. Da parte mia, ho faticato un pochino di più nella prima parte del secondo stint, non ho gestito bene le gomme. Ma poi, l’ultimo stint è stato positivo. La doppietta è il massimo che potessimo fare”, ha aggiunto il Ferrarista.
Dopo aver mantenuto il quarto posto allo spegnimento dei semafori, il primo stint non è stato dei più semplici per il monegasco, essendo rimasto a lungo bloccato dietro Norris. Nonostante sembrasse avere un passo potenzialmente più rapido del britannico, Leclerc non è stato in grado di trovare uno spazio in cui infilarsi per tentare l’attacco, spingendo così il team anche a valutare differenti opzioni dal punto di vista strategico.
Si è quindi scelto di seguire un approccio opposto da quello di Norris. Nel caso il pilota della McLaren fosse rientrato ai box, Leclerc sarebbe rimasto in pista per estendere al fine di creare un delta di gomma, mentre se il team di Woking avesse deciso di lasciare in pista l’inglese, allora Ferrari avrebbe richiamato Leclerc per la sua prima sosta.
Lando Norris, McLaren MCL38, Charles Leclerc, Ferrari SF-24, Oscar Piastri, McLaren MCL38
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Con McLaren che ha alla fine scelto di proseguire, gli strateghi del Cavallino hanno tentato la loro mossa, richiamando in anticipo Leclerc, per quanto ciò lo abbia poi costretto a rientrare nel traffico. Per completare i sorpassi e l’undercut su Norris, in quella fase il monegasco si è visto costretto a forzare in maniera importante sui suoi pneumatici, con un impatto negativo sulla vita della stessa gomma che si è palesato sulla lunga distanza.
Non è un caso, infatti, che in più occasioni il team lo abbia esortato a gestire le coperture nelle curve più rapide, soprattutto curva sei, dieci e dodici, in modo da proteggere sia l’anteriore che la posteriore sinistra. L’eccessivo degrado ha poi costretto ad anticipare anche la seconda sosta, come suggerito via radio dallo stesso Leclerc, ma la differente situazione di gara gli ha permesso di approcciarsi all’ultimo stint in maniera diversa. Avendo del margine a disposizione, il monegasco ha potuto gestire in maniera più serena e oculata quella fase che viene definita di “introduzione” degli pneumatici. Tuttavia, a quel punto il gap da Sainz era già fin troppo ampio per pensare di potersi riavvicinare in maniera significativa e tentare un attacco sul compagno di casacca.
“Sinceramente non credo che fosse possibile attaccare Carlos, perché nel primo stint dovevamo proteggerci da dietro e ci siamo fermati un pochino prima e da quel momento in poi Carlos si è dimostrato davvero veloce, mentre io stavo faticando con le gomme. Credo che nel momento in cui si siamo fermati per la prima sosta, per me è diventato chiaro [che non avrei vinto]. Ma Carlos ha fatto un lavoro migliore, sia in qualifica che in gara, merita questa vittoria. Sono contento per lui e per il team, abbiamo portato a casa punti importanti”, ha poi aggiunto Leclerc.
"Il feeling non è tornato esattamente come quello di venerdì, dove ero molto a mio agio. La Safety Car mi ha causato un po' di graining e da lì non ho mai recuperato. Nel complesso, la gara non è stata abbastanza buona da poter attaccare Carlos. Non sono stato abbastanza concreto ieri e oggi, ma siamo primo e secondo, sono contento per il team. È quello che dobbiamo fare nel corso di questa stagione, massimizzare il potenziale della macchina. Siamo arrivati qui all’inizio di questo weekend pensando che dovevamo massimizzare e portare quanti più punti a casa possibile e nessuno ha fatto meglio di noi, quindi sono contento”.
Leclerc ha comunque esortato a mantenere un basso profilo, perché oggi il ritiro di Verstappen ha cambiato gli scenari, ma il percorso di crescita trasmette una sensazione di fiducia. "Oggi siamo tutti molto contenti, ma bisogna mantenere i piedi per terra. Abbiamo fatto una gara molto positiva, in cui eravamo veloci, ma oggi non c'era Verstappen, che è il riferimento in gara. Però dobbiamo essere soddisfatti del lavoro fatto. Sappiamo che non siamo ancora al livello della Red Bull in gara, però sappiamo che siamo anche il team che ha migliorato di più negli ultimi sei mesi e questo mi dà tanta speranza per il futuro".
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