F1 | Horner sulla conferma di Perez: "Non abbiamo di meglio"
Christian Horner parla della conferma a sorpresa di Sergio Perez arrivata all'inizio della pausa estiva. Il team crede ancora nel messicano, ma il team principal della Red Bull ammette di non aver trovato di meglio...
A distanza di 3 settimane dalla riunione che ha deciso le sorti e il presente di Sergio Perez in Formula 1, Christian Horner ha parlato per la prima volta in via ufficiale della scelta di continuare la stagione con il pilota messicano, nonostante sia incappato per il secondo anno consecutivo in una spirale da cui sembra non avere via d'uscita.
Se Red Bull ha potuto permettersi di correre quasi con un solo pilota la passata stagione, frutto di una RB19 talmente dominante da poter fare il bello e cattivo tempo per l'intero arco del 2023, quest'anno la situazione è molto diversa. McLaren e Mercedes hanno raggiunto le prestazioni delle RB20 e, a volte, hanno fatto meglio. Il Mondiale Costruttori è in pericolo, ma il team principal della Red Bull ha dato una chiave di lettura per capire i perché che hanno portato il team di Milton Keynes a confermare ancora il messicano ex Racing Point.
"Sappiamo di cosa è capace Checo. Sappiamo che all'inizio dell'anno ha ottenuto 4 podi in 5 gare. E se riusciamo a farlo tornare in quello stato di forma... Credo che abbia avuto una mancanza di fiducia e sia finito in una sorta di spirale".
"Abbiamo i due migliori piloti che pensiamo di poter avere sulle RB20, quindi abbiamo tutti i dati di tutti i piloti. Abbiamo tutte le informazioni che ci servono e se avessimo ritenuto che ci fosse qualcosa di meglio, avremmo già apportato dei cambiamenti".
"Crediamo che la macchina che abbiamo sia in grado di difendere i titoli vinti lo scorso anno. Abbiamo fatto primo e secondo nel 2023, abbiamo fatto primo e terzo nel 2022. E ovviamente abbiamo vinto anche nel 2021".
Insomma, Perez è al suo posto per questione di prestazioni... degli altri. Con queste parole, Horner ha sottolineato come sia Yuki Tsunoda che Daniel Ricciardo non siano stati ritenuti adeguati a sufficienza per sostituire Perez. In realtà, soprattutto il giapponese è parso avere tutte le carte in regola per insidiare quello di Perez. Ricciardo si è ripreso proprio in estate dopo un avvio di stagione da dimenticare e sembrava lui l'eletto a prendere il posto di Perez.
Ciò che ha salvato Checo sono stati gli sponsor, i soldi che arrivano nelle casse Red Bull da chi supporta la sua carriera. Il team non lo ammetterà mai, ma stando alle informazioni raccolte da Motorsport.com, il principale motivo per cui Sergio è ancora alle dipendenze di Horner è proprio questo.
"Credo che Checo abbia avuto un po' di tempo per resettare. Speriamo che durante la pausa estiva lo abbia fatto. Sappiamo che ci sono piste in cui ha vinto, come l'Azerbaijan, dove ha vinto sia la Sprint che il Gran Premio nello stesso fine settimana".
"Poi ha vinto un'altra gara fantastica a Singapore l'anno prima contro Leclerc, lo ha fatto in condizioni miste. E' stato molto veloce anche a Monza. Zandvoort non è la sua pista preferita. Quindi, delle 4 gare che lo attendono prima della prossima mini pausa, direi che il Gran Premio d'Olanda è quello più impegnativo", ha continuato Horner.
Il team principal della Red Bull ha poi voluto spegnere le voci sulla potenziale - e reale... - influenza che i promotori del Gran Premio del Messico possono avere avuto nella conferma di Perez in Red Bull.
"Non è una questione legata al suo Gran Premio di casa in Messico, non rimane per quello. E' una questione di prestazioni. Crediamo di avere 2 piloti che riteniamo più capaci di darci i migliori risultati. Se ci fossero stati dubbi, li avremmo cambiati".
"Essere piloti è un'attività sotto pressione e tutti i piloti sanno di esserlo, perché devono ottenere risultati. E questa è la Formula 1 sia nelle parti alte che nelle parti basse della griglia. Sappiamo di cosa è capace Perez".
"Sappiamo cosa sia in grado di fare. Dobbiamo solo riportarlo in quella finestra in cui si esprime al meglio e stiamo facendo del nostro meglio per dargli una macchina che gli dia fiducia".
"Si fa presto a condannare Sergio. Stiamo facendo del nostro meglio per dargli la possibilità di ritrovare la forma. Lui deve fare fronte a tutte le pressioni dei media e dei social media che si accumulano dietro a tutto questo. E' un pilota in grado di riprendersi e noi gli diamo tutto il nostro sostegno. Vogliamo vederlo reagire", ha concluso Horner.
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