WEC | Schumacher-Alpine, ecco il podio: "E con la peggior A424!"
In un finale concitatissimo al Fuji, Mick è riuscito a portare la #36 in terza piazza grazie ad un'ottima strategia e ad un passo migliorato nonostante la vettura fosse a suo dire inguidabile.
Podio: #36 Alpine Endurance Team Alpine A424: Nicolas Lapierre, Mick Schumacher, Matthieu Vaxiviere
Foto di: Andreas Beil
La Alpine centra con grandissima soddisfazione il primissimo podio nel FIA World Endurance Championship con la nuova A424 al termine di una 6h del Fuji da vietare ai deboli di cuore tra i tifosi della compagine francese.
Dopo i buonissimi progressi mostrati ad Austin, è arrivato un solidissimo terzo posto, che però fino a 10' dalla fine pareva rovinosamente sfumato. Già in partenza le LMDh gestite dal Team Signatech erano rimasto coinvolte nella carambola innescata alla curva 1 dall'errore di Robert Kubica, perdendo parecchio terreno, ma strada facendo si sono mostrate piuttosto veloci e in grado di risalire la china.
La miglior piazzata nei momenti finali era la #35 di Milesi/Habsburg/Gounon, che però si è ritrovata punita per un incidente di cui parleremo più avanti; questo ha dunque messo nelle condizioni di puntare al podio la #36 di Lapierre/Schumacher/Vaxiviere, anch'essa incappata in una sanzione da scontare per non aver rispettato le bandiere gialle alla terza ora.
Schumacher ha approfittato della Virtual Safety Car/SC delle ultime due ore per raggiungere chi lo precedeva e approfittando pure degli errori e penalità in cui sono incorsi i rivali, a 10' dal termine si è ritrovato dietro alla Porsche-Jota #12, riuscendo a scavalcarla prendendosi il terzo posto.
#36 Alpine Endurance Team Alpine A424: Nicolas Lapierre, Mick Schumacher, Matthieu Vaxiviere, #12 Hertz Team Jota Porsche 963: Will Stevens, Callum Ilott, Norman Nato
Foto di: JEP / Motorsport Images
"Questa volta è stata veramente dura, credo che siamo partiti con la peggior vettura che abbiamo mai avuto quest'anno. Abbiamo lottato molto nel guidarla e non eravamo affatto fiduciosi. La #35 sembrava andare un po' meglio, mentre noi, per qualche motivo, abbiamo faticato un po' di più. E si vedeva comunque nel ritmo rispetto alla #35. Quindi dobbiamo ancora fare un sacco di lavoro a casa, qualche ricerca per capire se, da parte nostra, c'è qualcosa di diverso", ha ammesso Mick, che poi si è lasciato andare ai festeggiamenti dato che era dal 2020 (anno in cui militava in FIA F2) che non calcava un podio.
"Detto ciò, possiamo essere molto soddisfatti del nostro risultato. Anche la #35 era in lizza per la vittoria, il che è pazzesco se pensiamo che siamo solamente al primo anno qui. Abbiamo avuto delle battaglie molto ravvicinate e sto acquisendo maggiore sicurezza su come combattere nel WEC. Non mi aspettavo che fosse così difficile, ma le auto sono piuttosto robuste e sembra di essere tornati ai vecchi tempi dei kart. È stato molto divertente!"
"Il team ha fatto ottime scelte strategiche per tutta la gara e abbiamo mostrato il nostro potenziale. Avevamo due gomme nuove sul lato sinistro, quindi sapevo di avere un vantaggio in termini di pneumatici, era solo questione di tempo prima arrivare al punto giusto. Devo dire che alla fine temevo un po' la Peugeot #93, che aveva un buon passo nell'ultimo stint con quattro gomme nuove, ma abbiamo gestito bene tutto. La squadra ha fatto un ottimo lavoro e credo che possiamo essere molto soddisfatti".
"Era da un bel po' che non salivo sul podio, ero anche un po' spaesato e non sapevo più cosa fare! L'odore dello champagne non è proprio il massimo, ma mi mancava davvero tanto! Sono davvero felice, è un risultato positivo per la squadra e per tutte le persone coinvolte nel progetto. Ci siamo meritati questo podio dopo aver lottato così duramente anche quando tutto ci remava contro. Fortunatamente oggi non è stato così, stiamo andando nella giusta direzione e vogliamo di più. Siamo tutti qui per vincere, quindi continueremo a dare il massimo".
Podio: terzo posto #36 Alpine Endurance Team Alpine A424: Nicolas Lapierre, Mick Schumacher, Matthieu Vaxiviere
Foto di: JEP / Motorsport Images
Lapierre aggiunge: "Stiamo migliorando di gara in gara e lo abbiamo confermato anche oggi. Ci stiamo avvicinando gradualmente al passo dei migliori team e nelle ultime tre gare abbiamo avuto un'affidabilità straordinaria. La squadra ha fatto un buon lavoro, con decisioni strategiche oculate e soste azzeccate nei momenti giusti. Anche se abbiamo ancora molto lavoro da fare per il futuro, ci sono molti punti positivi".
Sorride anche Vaxiviere: "Sono soddisfatto del nostro risultato e tutto il merito va alla squadra dopo oltre un anno di sviluppo e duro lavoro dietro le quinte. Continuiamo a migliorare a ogni gara e ottenere il primo podio nella nostra stagione di debutto è un risultato notevole. Non farà che rafforzare la nostra motivazione a puntare ancora più in alto in futuro".
#35 Alpine Endurance Team Alpine A424: Jules Gounon, Ferdinand Habsburg-Lothringen, Charles Milesi
Foto di: JEP / Motorsport Images
Come dicevamo prima, ci sono invece parecchi rammarichi dall'altra parte del box perché in realtà la Alpine meglio piazzata fino a poche ore dalla fine era stata la #35 di Milesi/Habsburg/Gounon, a lungo in Top5 e in odor di podio fino a quando Milesi non è stato protagonista di una tamponata ai danni della Corvette #81 durante una complicata fase di doppiaggio.
Con la Z06 di TF Sport andata in testacoda, il Drive Through è stato inevitabile e la A424 si è ritrovata mestamente a centro gruppo, con il transalpino che ce l'ha messa tutta per riagguantare almeno il settimo posto sul traguardo.
"Purtroppo è stata colpa mia, ma non potevo fare nulla perché la Corvette continuava a zig-zagare sinistra-destra e io non capivo dove stesse andando, così ho cercato di girare all'esterno. Sfortunatamente si è spostata all'ultimo e l'ho colpita; alla fine è colpa mia e dobbiamo accettare la penalità, anche se è un po' dura da digerire per quello che è successo perché questo errore ci è costato il podio", racconta Milesi, che fra l'altro è stato a +0"3 dalla Porsche vincitrice in termini di media sul giro realizzando pure la tornata più veloce in gara della Classe HYPERCAR.
"Avevamo un buon passo fin dall'inizio del weekend. Siamo riusciti a tornare in nel gruppo di testa con una macchina davvero forte, addirittura migliore di quella di Austin. La #36 è salita sul podio, il che è positivo per tutti i membri del team e ci dà ancor più fiducia. Speriamo di poter ottenere un podio anche noi, manca una gara e dobbiamo continuare a lavorare per trovare ulteriori miglioramenti per il futuro".
#35 Alpine Endurance Team Alpine A424: Jules Gounon, Ferdinand Habsburg-Lothringen, Charles Milesi
Foto di: JEP / Motorsport Images
Il Team Principal, Philippe Sinault, commenta: "Nelle ultime gare, questo progetto è stato caratterizzato da una buona crescita e questo podio la conferma. Fin dai primi giri al Fuji eravamo in lizza e le sei ore di gara sono state molto combattute, con una battaglia costante tra ottimi piloti in rappresentanza di tutti i Costruttori presenti".
"Non siamo stati risparmiati alla partenza, cadendo vittima di una collisione, ma il nostro ritmo ci ha mantenuto concentrati e motivati. Grazie al talento dei nostri piloti, al potenziale della vettura e al duro lavoro del team, siamo riusciti a ottenere questo bel risultato, che premia l'impegno di ogni membro della squadra, compreso Paul-Loup che era a casa!"
Bruno Famin, Vice Presidente di Alpine Motorsports, chiosa: "La 6 Ore del Fuji evidenzia gli incoraggianti progressi compiuti dal team. Fin dall'inizio del progetto abbiamo affrontato quest'anno come una stagione di apprendimento, che sta cominciando a dare i suoi frutti dopo le prime sette gare".
"Tuttavia, non tutto è ancora perfetto. Abbiamo fatto un passo avanti lottando per la prima volta nella parte finale, ma c'è ancora molto lavoro da fare e passi da compiere. Il nostro obiettivo è quello di continuare a imparare ed estrarre il nostro potenziale in tutte le aree nei prossimi mesi".
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