WEC | Harakiri Toyota: "Troppi errori e penalità, colpa nostra"
Nella gara di casa le GR010 si sono rese protagoniste per incidenti e punizioni che alla fine vedono arrivare al traguardo solamente la #8, perdendo terreno nella classifica piloti con la #7 quando manca solo il Bahrain da affrontare.
#7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Nyck de Vries
Foto di: Andreas Beil
La Toyota esce dalla 6h del Fuji leccandosi le ferite, ma rimanendo ancora in lizza matematica per i titoli del FIA World Endurance Championship.
Non è stata assolutamente la gara di casa che si aspettavano i giapponesi, con le GR010 Hybrid che hanno prima mostrato i muscoli da metà gara in poi, prima di fare letteralmente... harakiri!
A lungo in lizza per il podio, combattendo contro i rivali per recuperare posizioni e vedendo avvicinarsi la possibilità di prendersi un trofeo, sia la #7 che la #8 hanno commesso errori costati carissimo.
Nel caso della prima, la bella gara di Kobayashi/Conway/De Vries è andata alle ortiche per un raro quanto pesantissimo erroraccio del nipponico, che in lizza con la Porsche #5 di Matt Campbell non ha alzato il piede alla staccata della curva 3 per resisterle e finendo con il colpirla per due volte, rompendo la sospensione posteriore e parecchie altre cose irriparabili nell'immediato.
#7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Nyck de Vries
Foto di: JEP / Motorsport Images
"E' sicuramente colpa mia, ma è stata una gara molto difficile. La seconda Safety Car ci ha messo in difficoltà. Dopo di che ho cercato di lottare con la Porsche #5 per un paio di giri, ma la nostra mancanza di velocità in rettilineo era evidente, così Matt ha cercato di sorpassare nelle prime tre curve", spiega Kobayashi, che si è visto anche comminare un Drive Through (sospeso fino al termine della stagione) per l'incidente provocato.
"All'interno della terza variante abbiamo affrontato la curva nello stesso momento; ho capito che ci saremo toccati, ho provato ad evitarlo, ma non ci sono riuscito perché ero sul cordolo interno. Purtroppo abbiamo avuto una seconda toccata mentre andavamo in testacoda e i danni erano troppo gravi per essere riparati".
"Per il campionato, dovevo provarci; ripensandoci, forse ho fatto male, ma c'era anche il rischio di arrivare molto più indietro perché vetture come BMW e Alpine erano davvero veloci, in generale tutte le LMDh erano migliori come passo e gestione delle gomme, e lo si è visto nelle ultime due ore. Non era certo la nostra giornata e mi dispiace per i nostri tifosi di casa che ci hanno sostenuto così tanto. Speriamo di tornare forti per l'ultima gara in Bahrain".
#15 BMW M Team WRT BMW M Hybrid V8: Dries Vanthoor, Raffaele Marciello, Marco Wittmann, #7 Toyota Gazoo Racing Toyota GR010 - Hybrid: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Nyck de Vries
Foto di: Andreas Beil
Kobayashi e De Vries si presenteranno a Sakhir con 37 punti da recuperare a Estre/Vanthoor/Lotterer, vincitori con la loro Porsche #6 e ad un passo dal titolo, quando in palio restano 39 punti nel gran finale.
In Toyota, se non altro, rimane aperta la speranza per il Costruttori dato che almeno la #8 di Buemi/Hartley/Hirakawa ha portato a casa una decima posizione, magra consolazione al termine di una corsa che ha visto anche loro penalizzati con un Drive Through alla penultima ora per non aver lasciato spazio alla 963 leader che la stava doppiando, fra l'altro col giapponese che ha rifilato una ruotata ad Estre.
"Oggi è stata tutta colpa nostra, c'è poco da discutere e non possiamo lamentarci. Chiaramente eravamo troppo distanti e siamo venuti a contatto pure con la Porsche #5 mostrandoci troppo aggressivi", ha ammesso il Direttore Tecnico, David Floury, che poi ammette quanto sia stata sofferta questa gara dal punto di vista prestazionale, visto che il passo medio delle 'nere' TGR è risultato attorno ai +0"3 nel momento in cui Kobayashi ha avuto una vettura più scarica di benzina, avendo optato per anticipare la penultima sosta.
"Non siamo mai stati in lotta e in generale ci è mancata la prestazione. In termini di tempo sul giro, eravamo più lenti dei nostri principali concorrenti. Se si guardano Porsche, Cadillac, BMW e Alpine sono tutte chiaramente più veloci. Quindi la nostra posizione naturale era intorno alla nona o decima piazza".
"Abbiamo cercato in tutti i modi di trovare qualcosa per guadagnare una posizione e alla fine ci è stato tolto un podio. Dopo due ore e mezza, abbiamo capito che se non avessimo provato qualcosa, non avremmo avuto alcuna possibilità e saremmo stati completamente fuori gara. Abbiamo deciso di dividere le strategie tra le due vetture per assicurarci che una delle due potesse avere una occasione. Ma purtroppo la Safety Car si è rivelata negativa per entrambe".
A Floury poi non è andata giù la penalità inflitta ad Hirakawa per la ruotata rifilata alla Porsche di Kévin Estre mentre il francese si apprestava a doppiare il giapponese.
"È chiaro che con una bandiera blu si incorre in una penalità se la si ignora per due settori. La prima volta ci è stata segnalata alla curva 8, poi Estre ha spinto fuori Ryo alla curva 15, nonostante avesse lo spazio per passare, eppure il colpo lo abbiamo preso, e pure una penalità. Vorrei capire, perché chiaramente non l'ho vista nella stessa maniera dei commissari. E in questa stagione sta diventando una cosa abbastanza frequente".
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