WEC | Porsche gongola: "Provano a fermarci, ma siamo più forti"
E' stato un dominio quasi completo al Fuji per la Casa di Weissach: la vittoria della 963 #6 avvicina Estre/Lotterer/Vanthoor al titolo, nel Costruttori sorpasso su Toyota e tra i privati HYPERCAR festeggia in anticipo Jota. In LMGT3 è iride per Manthey PureRxcing con grande rimonta e strategia.
#6 Porsche Penske Motorsport Porsche 963: Kevin Estre, Andre Lotterer, Laurens Vanthoor
Foto di: JEP / Motorsport Images
E' una Porsche pigliatutto... o quasi quella che ha dato spettacolo in lungo e in largo alla 6h del Fuji.
Al penultimo evento della stagione 2024 del FIA World Endurance Championship le vetture della Casa di Weissach hanno conquistato due vittorie e chiuso i conti in tre classifiche sulle cinque della massima serie di durata.
Chi ancora non ha la certezza dell'iride sono gli ufficiali del Team Penske che in Classe HYPERCAR hanno centrato il secondo trionfo annuale per il trio formato da André Lotterer, Kévin Estre e Laurens Vanthoor, al volante della 963 #6 con cui hanno duellato a lungo contro i rivali per il primato già nel corso delle due ore d'apertura, prima di prendere in mano la situazione saldamente negli ultimi 120'.
Forti di un passo notevolissimo che li ha visti ottenere la media migliore nei tempi sul giro rispetto a tutti, ora i tre portacolori del team tedesco-statunitense si ritrovano con un +35 in classifica piloti sui ferraristi Molina/Fuoco/Nielsen, mentre Kobayashi/De Vries sono scesi a -37 quando in palio alla 8h del Bahrain avremo 39 punti.
La Porsche #6 a lottato prima contro la Cadillac, poi una volta allontanatasi la V-Series.R ha incrociato le armi con la 499P #50, che però nel finale ha pagato il raggruppamento dietro alla Safety Car ritrovandosi sulla stessa strategia degli altri e con un passo nettamente peggiore.
Il finale ha quindi visto la 963 tenere a bada la BMW #15 senza particolari grattacapi, a parte per un lungo di Estre in curva 1 frutto di un piccolo contrattempo piuttosto curioso.
#6 Porsche Penske Motorsport Porsche 963: Kevin Estre, Andre Lotterer, Laurens Vanthoor
Foto di: JEP / Motorsport Images
"Credo che l'aria condizionata abbia creato molta condensa, che finendo sul pedale del freno mi ha fatto scivolare il piede - rivela il francese - Passato quello spavento, è andato tutto bene, a parte quando ho raggiunto la Toyota #8 che probabilmente aveva le gomme fredde dopo la sosta e anche un giro in meno visto che la stavo per doppiare".
"Non voleva lasciarmi passare e mi ha bloccato dappertutto, ho provato il sorpasso, ma mi è tornata davanti; la situazione si è surriscaldata e c'è stato anche un lieve contatto in curva 15".
Detto questo, Estre sottolinea anche che quando si ha un vantaggio bisogna saperlo sfruttare perché gli avversari in questa serie non regalano nulla.
"Non si può contare sulla sfortuna degli altri. Penso che la Ferrari fosse in svantaggio questo fine settimana; non è stata veloce come probabilmente avrebbe potuto essere".
"La Toyota ha provato molte cose, adottando una strategia molto aggressiva e diversa a due ore e mezza dalla fine, con De Vries che ha fatto due stint molto brevi con poco carburante, il che ci ha avvantaggiato".
"Ma poi, con la safety car, credo che abbiano perso parecchio in pista e non siano riusciti a rientrare ai box. A quel punto si è in gruppo e si corrono più rischi. Ma dal nostro punto di vista, li abbiamo messi in questa situazione di rincorrere semrpe, noi sempre davanti e loro che dovevano provare a batterci. Credo che questa sia stata una chiave".
"Sembra che la gente faccia di tutto per ostacolarci, ma credo che quest'anno siamo più forti e in qualche modo non ci riescono, il che è positivo per noi. Questo è ciò che abbiamo fatto molto bene quest'anno come squadra".
Podio: #6 Porsche Penske Motorsport Porsche 963: Kevin Estre, Andre Lotterer, Laurens Vanthoor
Foto di: Andreas Beil
Lotterer si è invece levato un peso dallo stomaco che resisteva da ormai troppi anni, come spiega il tedesco: "Sono felicissimo di aver ottenuto questa vittoria al Fuji, mi era stata negata alcune volte ai tempi dell'Audi, quindi era da sempre un mio grande desiderio portarla a casa".
"Ringrazio i miei super compagni di squadra: Laurens ha gettato le basi e poi sono subentrato io, l'auto andava benissimo e siamo riusciti a mantenere un buon ritmo. Ho avuto solo un piccolo problema con la Ferrari #50, che si stava difendendo molto bene, quindi ho dovuto rischiare per passarla. Ma poi tutto è filato liscio".
"Credo che il bello di questa squadra sia che riusciamo a fare il meglio con quello che ci viene proposto, il nostro ingegnere e tutti gli altri sono davvero ben preparati con tutti gli scenari da scegliere sempre quello giusto. Lo abbiamo visto nel corso della stagione, anche quando abbiamo dovuto lottare dalle retrovie e questo dimostra la nostra forza".
Vanthoor è doppiamente felice perché sul podio si è ritrovato accompagnato dal fratello Dries, pilota BMW in seconda piazza: È emozionante perché si tratta di un Mondiale e non credo che accada spesso vedere due fratelli sul podio. È il sogno di una carriera e credo che a casa, mio padre, mia madre, mia sorella e tutti gli altri siano felici, qualcuno ha anche pianto. E' sicuramente un momento speciale, che credo entrambi ricorderemo per molto tempo".
"Abbiamo avuto una buona macchina in gara, eravamo stati prudenti ad Austin Interlagos perché sapevamo di dover gestire il vantaggio da leader del campionato. Ma qui abbiamo pensato che potesse essere un buon fine settimana per noi, quindi lo abbiamo sfruttato cercando di guadagnare. Per fortuna sono riuscito a superare rapidamente le due Toyota, cosa molto importante per la nostra lotta per il titolo. Poi abbiamo avuto una buona macchina e una buona strategia e siamo riusciti a raggiungere la testa della corsa".
#5 Porsche Penske Motorsport Porsche 963: Matt Campbell, Michael Christensen, Frederic Makowiecki, #83 AF Corse Ferrari 499P: Robert Kubica, Robert Shwartzman, Yifei Ye
Foto di: JEP / Motorsport Images
Le 963 erano oggettivamente molto forti, tant'è che entrambe le ufficiali avrebbero potuto essere tranquillamente almeno in Top5 se non fosse stato per l'incidente che al via ha visto la #5 di Frédéric Makowiecki venire travolta dalla Ferrari #83 guidata da Robert Kubica, dovendo rientrare ai box per le riparazioni.
Rimanendo nello stesso giro del leader, il francese ha cominciato la risalita con pazienza e anche i suoi compagni Michael Christensen e Matt Campbell hanno beneficiato di un bel passo che - unito ad un paio di Safety Car - gli ha consentito di rientrare nella partita.
L'australiano ha però dovuto fare i conti con la Toyota di Kamui Kobayashi, che nell'ultima ora lo ha speronato e colpito nel testacoda, mandando la #5 definitivamente K.O. con tanti rammarichi.
"Abbiamo lottato per risalire dopo la battuta d'arresto iniziale, ma siamo stati colti di sorpresa da una Virtual Safety Car. Poi un contatto con una Toyota ci ha messo completamente fuori gara. È stata comunque una giornata stellare per il team, con la vittoria della vettura gemella e la riconquista della leadership nel campionato Costruttori. Ora pensiamo al Bahrain", ha detto Campbell.
Come detto, in classifica Costruttori la Porsche è tornata leader, ma gli avversari rimangono comunque a tiro perché Toyota si ritrova a -10 e Ferrari a -27, il che tiene aperti tanti scenari possibili per l'ultima tappa di Sakhir.
"Questa è stata sicuramente una delle migliori gare che abbiamo disputato finora con la 963: la strategia è stata perfetta e i pit-stop sensazionali", afferma Urs Kuratle, Direttore del programma ufficiale LMDh.
"Ora siamo di nuovo in corsa per il Mondiale perché abbiamo aumentato il nostro vantaggio nella classifica piloti e siamo tornati al primo posto nel Costruttori. Peccato per la nostra vettura #5: è stata tamponata due volte e abbiamo dovuto ritirarla in anticipo".
"Non potrei essere più orgoglioso di tutto il team Porsche Penske Motorsport: abbiamo avuto una giornata straordinaria ed è fantastico che la nostra #6 sia riuscita a vincere. Siamo in testa in entrambe le classifiche prima del Bahrain. Per l'equipaggio #6 portare a casa la vittoria in Giappone è stato uno sforzo incredibile".
Podio Coppa WEC: #12 Hertz Team Jota Porsche 963: Will Stevens, Callum Ilott, Norman Nato
Foto di: JEP / Motorsport Images
Jota fa il bis tra i privati
Scendendo nell'ordine, transitando sotto la bandiera a scacchi al quinto posto generale il trio formato da Norman Nato, Will Stevens e Callum Ilott ha regalato alla Jota il titolo tra le squadre private della Classe HYPERCAR.
L'equipaggio della Porsche #12 ha lottato a lungo per tutta la gara risalendo la china e riuscendo non solo a battere la AF Corse nella rincorsa al trofeo, ma anche a riscattare l'opaca prova di Austin, ricca di problemi e inconvenienti che l'avevano costretto ad alzare bandiera bianca.
"Dopo essere partiti dal 16° posto, le cose sono diventate un po' caotiche nel primo giro e poi ci siamo fatti strada fino al 5°; non male per un fine settimana in cui non eravamo così forti, soprattutto su un singolo giro. Dopo aver sofferto nelle ultime due gare, questo risultato ci ha fatto guadagnare punti utili per il campionato", commenta Nato.
Sam Hignett, fondatore di Jota, esulta: "Considerando la nostra posizione dopo le qualifiche, è stato un risultato fantastico: la strategia degli ingegneri e la dedizione dei piloti ci hanno permesso di ottenerlo. Siamo felici di essere diventati Campioni per la seconda stagione consecutiva".
#92 Manthey Purerxcing Porsche 911 GT3 R LMGT3: Aliaksandr Malykhin, Joel Sturm, Klaus Bachler
Foto di: JEP / Motorsport Images
Mantehy PureRxcing nella storia LMGT3
Il primo campionato LMGT3 se lo porta a casa la Manthey PureRxcing, incorniciando alla perfezione la giornata di gloria Porsche.
Pareva una formalità ormai il titolo centrato grazie alle ottime prestazioni di Joel Sturm, Alex Malykhin e Klaus Bachler, di gran lunga i più forti per tutto l'anno, almeno fino ad oggi.
E infatti, anche per via di una Qualifica piuttosto negativa, la risalita è stata ancor più bella, con Malykhin bravissimo a gestire le gomme dopo essersi mostrato preoccupato al sabato sul rendimento della propria 911 #92, gravata anche della zavorra aggiuntiva che impone il regolamento del Success Ballast.
Sturm e Bachler hanno completato l'opera attaccando a testa bassa fino ad arrivare al podio e quando ormai il piazzamento pareva buona cosa in vista dell'ultima gara in Bahrain, un incidente che ha colpito la Porsche #91 di Manthey EMA sua diretta rivale, unito alle posizioni perse per una tamponata ricevuta da parte della BMW #31 di WRT ha spalancato le porte alla compagine tedesco-lituana per stappare lo champagne del titolo in anticipo.
#92 Manthey Purerxcing Porsche 911 GT3 R LMGT3: Aliaksandr Malykhin, Joel Sturm, Klaus Bachler
Foto di: JEP / Motorsport Images
"Sono felicissimo e ringrazio tutti i membri del team per aver reso possibile questo risultato; un'ottima decisione strategica ci ha catapultato in testa all'inizio della gara e alla fine, avevamo proprio un bel passo, anche se la vettura non era la più veloce a causa dei 40 kg di peso in più", dichiara Bachler.
"Grazie a una prestazione senza errori, abbiamo vinto il Mondiale con il secondo posto prima del finale di stagione. Per me, personalmente, si è avverato un sogno. Ora me lo godrò e festeggerò".
Nikolas Raeder, AD di Manthey, esulta: "Sono estremamente orgoglioso della squadra! Ancora una volta abbiamo girato una gara a nostro vantaggio con un'ottima strategia e zero errori, perché non eravamo i più veloci in pista".
"Anche i tre piloti della #92 hanno fatto un lavoro perfetto. Il finale di stagione in Bahrein sarà emozionante per noi, perché possiamo ancora conquistare il secondo posto con la #91. Questo naturalmente completerebbe le cose in modo splendido. Sarebbe un'ottima conclusione per noi!".
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