F1 | Wolff: "L'addio di Lewis? Beffati dal suo contratto corto"
Toto Wolff ha raccontato ai media come si sono svolte le ultime, frenetiche ore in cui Lewis Hamilton ha fatto sapere di voler lasciare Mercedes a fine 2024 per approdare alla Ferrari. A volere il contratto corto è stata la Mercedes, ma questa scelta le si è ritorta contro.
Mentre Lewis Hamilton girava al simulatore di Brackley, a poca distanza Toto Wolff ha risposto ad una serie di domande sulle ultime, animatissime, quarantotto ore. Il colpo è stato accusato, non avrebbe potuto essere diversamente, ma alla fine Wolff ha ammesso che è stata la Mercedes stessa a correre questo rischio.
Quando la scorsa estate è stata offerta a Lewis la possibilità di firmare per una sola stagione (con opzione per il 2026) andando contro le richieste di Hamilton (interessato ad un contratto 2+1) Wolff si è garantito un margine di manovra in un mercato piloti corposo.
C’era però una controindicazione, ed è quella che ha preso forma prima ancora dell’inizio della stagione 2024. Questo, sì, ha preso in contropiede la Mercedes, e Wolff lo ha ammesso. In merito a chi rimpiazzerà Lewis l’impressione è che a Brackley si prenderanno del tempo, difficilmente saranno prese delle decisioni nei prossimi due mesi.
Come è stato l'incontro con Lewis?
“Com'è andata? Facciamo un passo indietro. Quando abbiamo rinnovato il contratto con Lewis abbiamo optato per una scadenza più breve, quindi quanto è accaduto non è una sorpresa, forse lo è il momento. Ci siamo incontrati per un caffè a casa mia a Oxford, poi quando è tornato in sede (questa settimana) mi ha comunicato di aver deciso di correre per la Ferrari nel 2025. Abbiamo avuto una buona ora di conversazione ed eccoci qui”.
Cosa è cambiato nel rapporto con Lewis rispetto al momento dell’ultimo rinnovo, ovvero lo scorso settembre?
“Non so dirlo con precisione, so solo che eravamo molto allineati nel periodo natalizio e ne abbiamo parlato anche in pubblico così come all’interno della squadra. Devi chiedere a Lewis perché ha cambiato idea".
"Lo scenario che mi ha descritto per me è perfettamente comprensibile, aveva bisogno di una nuova sfida, stava cercando un ambiente diverso e questa era probabilmente l'ultima possibilità che aveva. Siamo grandi, sapevamo cosa avrebbe comportato firmare un contratto a breve termine, ma non potevamo impegnarci per un periodo più lungo e lui ha scelto di uscire. Quindi, in un certo senso, rispettiamo il suo cambiamento e la conseguente voglia di passare alla Ferrari per l’ultimo picco della sua carriera. Posso comprendere la sua decisione, magari lanciando un po’ i dadi”.
Fred è un tuo buon amico. Ritieni che sia l’unico team principal in grado far cambiare aria a Lewis?
“Ho un grande rispetto per lui, non solo per il ruolo e la sua storia nel motorsport, ma anche perché è un amico di lunga data. Quando Fred ha accettato l'incarico che gli ha offerto la Ferrari era chiaro che avrebbe fatto il meglio possibile per la squadra".
"Non nutro alcun sentimento negativo nei suoi confronti, siamo qui per provare ad assumere i migliori dipendenti inclusi i migliori piloti, quindi ciò non ha alcun effetto sul nostro rapporto. È una competizione dura, è un ambiente spietato io cerco di fare il meglio per il nostro gruppo, lui fa la stessa cosa per la Ferrari”.
Hai parlato con lui?
“Sì, diverse volte, ci siamo anche coordinati sulle comunicazioni. Parlo spesso con Fred, diciamo che è un po' come nel rugby, ci prendiamo a pugni ma una volta usciti dal campo c’è rispetto. Per quanto riguarda Lewis, chiaramente anche per noi siamo stati sorpresi dal tempismo ma almeno avremo molto tempo per decidere cosa fare per il prossimo anno".
"Non ho dubbi che Fred riuscirà ad avere un ottimo rapporto con Lewis nelle vesti di team principal, su questo non ci sono dubbi. Si conoscono da più di 20 anni, lui ha corso nell'ART e Fred capisce la mentalità dei piloti. Opera in modo molto diverso da me, ma il suo track record è di grande successo”.
Quanto è stato occupato il tuo telefono da ieri? Hai già in mente le varie opzioni per sostituire Lewis?
“Prima dobbiamo lavorare per il nostro obiettivo principale, ovvero la stagione 2024. Abbiamo due ottimi piloti, Lewis che disputerà il suo ultimo anno in Mercedes e George, molto motivato a tornare in macchina. Dobbiamo mettere in pista una monoposto che abbia un passo migliore di quella dell'anno scorso e sappiamo che sarà difficile competere non solo con la Red Bull ma anche con gli altri avversari. Ovviamente, tutte le discussioni su Lewis hanno portato a non parlare abbastanza di George, un pilota che ha il potenziale per essere il prossimo pilota leader della squadra. Appartiene alla generazione, quella di Lando, Leclerc ed altri, e non potrei desiderare un altro leader della squadra quando Lewis se ne andrà, su questo non ci sono dubbi, quindi abbiamo basi solide".
"George è un ragazzo veloce, talentuoso e intelligente, dobbiamo solo fare la scelta giusta per il secondo pilota, ma non voglio mettermi fretta. Poche settimane fa siano stati firmati alcuni contratti che avremmo potuto valutare come opzioni interessanti, ma la tempistica non la decidiamo noi. In un certo senso mi è sempre piaciuto il cambiamento perché offre opportunità, ricordo quando abbiamo dovuto affrontare la situazione di Nico (Rosberg) anche li ci siamo trovati davanti ad una situazione inaspettata da un momento all'altro. Forse ci sarà un'opportunità per fare qualcosa di audace”.
Lewis ha espresso qualche opinione in merito alle maggiori chance di raggiungere l’ottavo titolo con la Ferrari?
“Ha detto che sentiva il bisogno di un cambiamento, e posso capirlo. Siamo insieme da 12 anni, non so se altri piloti siano mai stati così a lungo con una squadra, abbiamo raggiunto un enorme successo e abbiamo condiviso la nostra opinione quando abbiamo deciso di firmare quel contratto a breve termine, lasciando delle opportunità aperte per lui e per noi. In un certo senso sapevamo che una delle possibilità fosse quella di vedere Lewis firmare un contratto a lungo termine con la Ferrari come ultima chiamata della sua carriera".
"Non abbiamo parlato se l’opportunità fosse migliore lì o da noi, perché non credo che si possa dire. Alla fine, è il pilota di maggior successo, abbiamo vissuto un periodo ed un viaggio sensazionale insieme, e questo è qualcosa che rimarrà nei libri di storia e anche nei libri di storia della Mercedes. Ma noi siamo il team Mercedes di Formula 1, siamo il miglior marchio automobilistico al mondo, una squadra con una lunga tradizione e posso promettervi che costruiremo un altro ciclo di successo, con vittorie e campionati del mondo negli anni a venire. Poi guarderemo sempre indietro a questo periodo molto, molto bello con Lewis sulla Mercedes”.
Sembri molto calmo, quanto è stato scioccante il momento in cui Lewis ti ha dato la notizia?
“In un certo senso, la Formula 1 e le mie esperienze professionali precedenti mi hanno reso pronto alle sorprese. Mi sono confrontato tante volte nella mia vita con i cigni neri. Ripeto: sapevamo che poteva essere un anno, potevano essere due; sapevamo che sarebbe finita al più tardi alla fine del 2025. La sorpresa è stata l’aver sentito le voci solo un paio di giorni prima, ma volevo aspettare la colazione che avevamo programmato, e cioè mercoledì mattina, quando mi ha dato la notizia".
"Io e Lewis siamo sempre stati molto schietti, quindi una volta che ha detto 'questo è quello che sto cercando di fare', non ho provato a convincerlo del contrario, ma ho subito guardando avanti: “OK, come gestiremo le comunicazioni? Cosa è meglio per la squadra? E come possiamo fare in modo che il 2024 possa essere una buona stagione senza imbarazzi?”.
Lewis ha già guidato la vettura al simulatore?
“Si, oggi”.
Ti aspettavi che ciò potesse accadere prima?
“Alla fine sì, perché ogni pilota sogna un giorno di indossare una tuta rossa e di guidare una macchina rossa. Ne abbiamo discusso molte, su quanto sarebbe stato emozionante farlo un giorno. Ma nel corso degli anni siamo giunti alla conclusione che restare alla Mercedes e portare a termine il lavoro qui è qualcosa di cui essere orgogliosi. Ma capisco la voglia di cambiamento, che si tratti della Ferrari o di un altro team”.
Per quali motivi la scorsa estate avete scelto di firmare un contratto a breve termine?
“Quando abbiamo deciso sapevamo perché lo stavamo facendo, la volontà era quella di lasciare aperte opzioni a lui e allo stesso tempo a noi. Alla fine del 2024 molti piloti saranno disponibili, diciamo che potenzialmente avrebbero potuto esserci delle opportunità. Se quanto accaduto questa settimana fosse avvenuto ad inizio anno ci sarebbero state più opportunità, ma è quello che è. Ora dobbiamo guardare al futuro e cercare la migliore combinazione con George”.
Avete parlato anche con Peter Bonnington (ingegnere di Lewis): temete possa lasciarvi?
“Penso che questa sia una discussione che avremo nei mesi a venire. Ho già parlato con Bono, e quando l’ho informato mi ha risposto se fosse il 1 aprile…”.
Hai citato la possibilità di lanciarsi in scelte coraggiose. Vuol dire che potrebbe essere valutata anche la candidatura di Kimi Antonelli o ritieni sia uno scenario prematuro?
“Kimi è con la Mercedes da quando aveva 11 anni, e sta confermando un percorso di crescita di grande successo. Credo che la cosa più importante oggi sia che si concentri sulla F2, qualsiasi altro pensiero sul futuro non saranno d’aiuto nell’impegnativa stagione che lo attende. Non ha ancora 18 anni, quindi preferirei non iniziare alcuna speculazione su ‘Kimi che andrà in Formula 1’”.
Credi che Lewis possa vincere il suo ottavo titolo mondiale anche senza di te?
“C'è una parte di me che ricorda come Lewis dovrebbe già avere un ottavo titolo perché gli è stato portato via. Quindi se dovesse fare centro nel 2024 sarebbe una cosa grandiosa. Guardando al futuro, beh, preferirei veder vincere la nostra squadra”.
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