F1 | Sainz duro: "La GPDA non conta: il nostro contributo nullo"
Lo spagnolo è molto critico con la FIA: "Abbiamo appreso della situazione sulle gomme sabato mattina dai media, nessuno ci ha informato delle decisioni che erano state prese. Evidentemente il nostro contributo non è considerato importante come dovrebbe essere!".
Non si sa ancora niente. Sono in corso le valutazioni da parte della FIA sul da farsi, dopo l'analisi dei dati della Pirelli che ha lavorato tutta la notte per raccogliere utili informazioni sul comportamento delle gomme alla conclusione dei 19 giri della Sprint Race.
La comparsa di ben tre safety car ha peso meno problematica la situazione nella gara corta, per cui sarà anche più difficile fare delle previsioni, anche se, per esempio Leclerc, era partito con un treno di soft che aveva già coperto sei giri nelle qualifiche.
La Ferrari, così come tutte le altre squadre, attenderà la scelta di FIA e Pirelli in merito alla gestione delle gomme nei 57 giri di gara in programma oggi. Se ci sarà l’imposizione di effettuare almeno tre soste, non è detto che per la Scuderia sarà una cattiva notizia.
“Se è necessario per la sicurezza allora dovremo farlo – ha commentato Sainz – ma eravamo qui nel 2021 (quando emersero per la prima volta problemi legati ai cordoli) e ci sono stati due anni di tempo per risolvere il problema, ma per qualche motivo la FIA ha insistito con questo disegno dei cordoli che sta danneggiando le gomme".
"In più abbiamo appreso della situazione sabato mattina dai media, nessuno ci ha informato delle decisioni prese. Come GPDA non siamo contenti della situazione, speriamo che la collaborazione inizi a migliorare perché apprendere dalla stampa di decisioni legate alla sicurezza vuol dire che il nostro contributo come piloti non è considerato importante come dovrebbe essere”.
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