F1 | Leclerc: "L'obiettivo è il secondo posto nel Costruttori"
Charles non si illude e guarda al futuro prossimo della Ferrari con grande pragmatismo: "Non ci aspettavamo che la Red Bull faticasse così tanto a Singapore, così come non ci aspettavamo di essere noi così veloci. Ovviamente spero che possa arrivare una bella sorpresa anche questo fine settimana, ma credo che la RB19 tornerà davanti, mentre noi ce la giocheremo con McLaren e Mercedes”. Secondo il monegasco il target del Cavallino deve essere il posto d'onore nella classifica dei team.
Charles Leclerc spera che il weekend ‘no’ della Red Bull a Singapore possa avere un bis, l’unico scenario in cui ritiene possibile puntare ad una sua vittoria di tappa. Di concreto, secondo Charles, c’è l’obiettivo del secondo posto nella classifica Costruttori, un traguardo importante considerando le difficoltà che la Ferrari ha dovuto affrontare ad inizio stagione.
Leclerc ha confermato il passo avanti fatto dalla squadra dopo Zandvoort, importante ma non ancora sufficiente per poter puntare al successo senza aiuti da parte della Red Bull. In merito al suo ruolo di ‘scudiero’ di Sainz nel weekend di Marina Bay, ammette che non è stato facile, ma anche che tutto era ben chiaro già prima delle qualifiche.
La Ferrari si è confermata competitiva a Monza e Marina Bay, due circuiti molto differenti per caratteristiche. Cosa c’è da aspettarsi qui a Suzuka?
“In questa stagione è molto difficile prevedere le prestazioni di qualsiasi squadra, ci sono grandi cambiamenti al variare delle piste. Non ci aspettavamo che la Red Bull faticasse così tanto a Singapore, così come non ci aspettavamo di essere noi così veloci. Ovviamente spero che possa arrivare una bella sorpresa anche questo fine settimana, ma credo che la Red Bull sarà davanti, mentre noi ce la giocheremo con McLaren e Mercedes”.
Sembra però che nelle ultime gare abbiate trovato qualcosa in più...
“Dopo Zandvoort abbiamo una buona conoscenza della nostra vettura. Alcune prove che abbiamo fatto in Olanda sono state molto utili per tutta la squadra e ne abbiamo avuto la conferma nei weekend successivi. Credo sia stato un passaggio importante per capire meglio il nostro pacchetto e soprattutto per gli sviluppi futuri. A breve termine non penso che questo ci aiuterà a lottare sempre per la vittoria, ma almeno saremo in grado di massimizzare un po' di più il nostro pacchetto. Con la Mercedes e la McLaren ce la giochiamo sul filo dei centesimi, quindi dobbiamo essere al massimo ogni fine settimana”.
C’è qualche preoccupazione in più considerando che questo weekend si torna alle mescole più dure?
“No, non credo penso che questo giocherà un ruolo significativo nella nostra competitività, non sono preoccupato per le gomme dure”.
Charles Leclerc con Esteban Ocon nel paddock di Suzuka
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Di solito la lotta per il secondo posto non è un confronto che tiene banco. Ma visto che è uno dei pochi verdetti ancora da scrivere, ritieni che per la squadra sarebbe una piccola vittoria riuscire a concludere la stagione al secondo posto considerando le difficoltà che avete avuto ad inizio campionato?
“Lo scorso anno siamo arrivati secondi nella classifica Costruttori, quindi l’obiettivo in questa stagione era provare a vincere, ma dopo le prime gare abbiamo capito che questo target non era realistico, la Red Bull si è confermata in una categoria a parte. Quindi sì, guardando a questa stagione il massimo che possiamo ottenere è il secondo posto e faremo di tutto per riuscirci. Sarà dura perché la Mercedes è molto vicina in termini di prestazioni, sarà un finale di stagione entusiasmante. È un peccato che questo confronto sia per il secondo posto e non per il primo”.
Lo scorso fine settimana Max in qualifica è finito sotto investigazione per due episodi. Sei stato sorpreso dalle decisioni dei commissari sportivi di non infliggergli penalità sulla griglia di partenza? Hai dei dubbi sulle modalità di giudizio?
“Sì, sono rimasto un po' sorpreso, soprattutto in merito all’episodio in pit lane poiché potrebbe dare il via a comportamenti simili in futuro. Ma abbiamo un canale aperto con la FIA, ci confrontiamo su tutti i dubbi che emergono nei weekend di gara, e ne parleremo al briefing di domani”.
La vittoria di Carlos a Singapore ha cambiato qualcosa nel modo di comportarvi come compagni di squadra?
“Beh, ha dato una grande spinta al team, soprattutto dopo la prima parte di stagione che abbiamo avuto. Ovviamente per me è stato difficile, ma se me lo aveste chiesto quattro o cinque gare fa avrei risposto che la Red Bull avrebbe vinto tutti i Gran Premi in calendario, quindi per sperare in un successo c’era da farsi trovare pronti per cogliere un’occasione, ammesso che si fosse presentata".
"A Singapore non erano effettivamente al top della forma, e la Ferrari ha fatto un lavoro incredibile trovandosi al momento giusto nel momento giusto. E anche Carlos ha fatto un ottimo lavoro. La vittoria è stata una grande iniezione di fiducia per la squadra, sono due o tre gare che sappiamo di essere in crescita, stiamo lavorando nella giusta direzione. Con Carlos credo che abbiamo sempre lavorato bene, era chiaro già prima delle qualifiche che chiunque si fosse trovato in prima posizione avrebbe potuto contare sull’aiuto di chi era alle spalle. Abbiamo fatto un buon lavoro, e sono davvero felice che la squadra abbia potuto vincere. E questo mi motiva ancora di più per provare a vincere un Gran Premio prima della fine della stagione”.
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