F1 | Sainz: "Nel 2024 vorrei una Ferrari veloce alla domenica"
Lo spagnolo ringrazia la Scuderia per l'eccellente lavoro svolto a Singapore che lo ha portato alla vittoria. Carlos si è gustato il successo, ma ora pensa al Giappone: "Essere riusciti a disputare un weekend come quello di Singapore ci ha fatto vivere una bellissima sensazione. Ma detto questo, non sarei sorpreso se vincessero tutte le restanti gare in calendario”. I difetti della rossa non sono spariti: "Spero che la monoposto 2024 possa garantirci una finestra più ampia, per essere veloci in gara”.
Nell’arco di due settimane Carlos Sainz è diventato l’uomo del momento. Un ruolo ampiamente previsto per chi sarebbe riuscito a spezzare la striscia vincente della Red Bull, ma il pilota della Ferrari ci ha messo di più, un tocco di intelligenza tattica che andrà in archivio insieme alla sua seconda vittoria in Formula 1.
Per Sainz quella di Marina Bay potrebbe essere stata l’unica opportunità di vincere nel 2023 per chi non guida una Red Bull, con il suo solito pragmatismo Carlos ha ammesso che non sarebbe sorpreso se Verstappen e Perez dovessero fare bottino pieno fino alla bandiera a scacchi di Abu Dhabi.
E con lo stesso pragmatismo ha confermato di sperare una monoposto 2024 ben diversa rispetto all’attuale, una macchina che possa essere protagonista sia in qualifica che in gara, scenario nel quale la SF-23 latita ancora. Per questo esalta il lavoro svolto a Singapore da tutta la squadra, capace di gestire perfettamente tutte le scelte fatte da venerdì mattina alla bandiera a scacchi, permettendo così di vincere un Gran Premio senza poter contare sulla monoposto più veloce.
Carlos Sainz, Scuderia Ferrari, entra nell'hospitality di Suzuka
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Le ultime gare ti hanno visto esprimere un livello di competitività più alto. Ora ci sarà da confermarsi su questi standard.
“Lo spero, almeno questo è l'obiettivo. Ho già vissuto in Formula 1 l’esperienza di essere in un buon periodo, e credo sia importante tenere la testa bassa e cercare di mantenere lo slancio, Singapore è alle spalle ora la concentrazione è tutta su Suzuka”.
La monoposto nelle ultime gare è migliorata sul fronte guidabilità o si adatta di più al tuo stile di guida?
“Non credo che nel comportamento della monoposto sia cambiato nulla di fondamentale rispetto all'inizio della stagione. La macchina non è ancora eccezionale in alcune aree, ma è molto buona in altre, e ci sono state alcune piste come Monza e Singapore sulle quali si è adattata molto bene, mentre a Zandvoort, Silverstone e Miami è stato molto difficile guidare".
"Resta ancora (la SF-23) una macchina complicata, l'unica cosa che posso dire è che abbiamo lavorato molto per cercare di trovare un setup corretto e probabilmente non l'abbiamo ancora trovato. Per questo ogni fine settimana ci sono sensazioni diverse al volante, qualcosa di diverso per provare a sfidare me stesso, provare a sfidare la macchina per metterla in un posto un po' diverso. E sembra che funzioni, sembra che continuiamo a trovare soluzioni che ci permettono di poterci esprimere ad un passo migliore in termini di velocità e tempo sul giro”.
Carlos Sainz festeggia con il team Ferrari la vittoria di Singapore
Photo by: Ferrari
Quanta fiducia ti dà essere stato il pilota che ha interrotto la striscia Red Bull?
“Sono molto orgoglioso di lavoro che ho fatto e di ciò che è riuscita a fare tutta la squadra, perché la Red Bull era ad un livello così alto da sembrare imbattibile. Essere riusciti a disputare un weekend come quello di Singapore ci ha fatto vivere una bellissima sensazione. Ma detto questo, non sarei sorpreso se vincessero tutte le restanti gare in calendario”.
A Singapore avete disputato il weekend perfetto. Non avevi la macchina più veloce, ma hai fatto bene tutto il resto. La squadra non ha commesso errori e tu hai gestito magnificamente la gara. Lo possiamo vedere come un passo avanti di tutto il lavoro del team?
“Sì, e credo che dobbiamo dare merito a tutta squadra. Ok, ho fatto il mio lavoro con il DRS e con la gestione del passo, ma tutto il resto è stato svolto molto, molto bene. E credo ancora che non avessimo la macchina da corsa più veloce a Singapore, ma nonostante questo siamo comunque riusciti a vincere, a conferma dell’ottimo lavoro che abbiamo fatto. Quindi credo che dobbiamo esserne orgogliosi e dare il giusto riconoscimento a tutta la squadra, ora dobbiamo continuare a lavorare su questa spinta e mantenerla fino al prossimo anno”.
Nelle piste che affronterete da qui alla fine della stagione, vedi dei circuiti sui quali potreste esprimervi come a Singapore?
“Non sono sicuro, almeno se ci basiamo solo sulle caratteristiche delle piste. Nessuno dei tracciati che dovremo affrontare assomigliano a Singapore o Monza, considerando anche che sono due circuiti estremi. C'è forse in parte il Messico, ma su quel circuito l'anno scorso siamo stati davvero pessimi. Quindi è impossibile dirlo in questo momento, ma ripeto, è molto, molto difficile dire quali circuiti potrebbero adattarsi bene con le nostre esigenze, la tendenza ad essere veloci in qualifica e a faticare un po’ in gara sarà sempre presente”.
Se oggi si disputasse nuovamente il weekend di Zandvoort, credi che sareste nella stessa posizione di un mese fa?
“Di sicuro non potremmo puntare a vincere! Per il resto è difficile dirlo oggi, ma ci sono alcune caratteristiche di certe piste, come quella di Zandvoort, che non andranno mai bene per la nostra monoposto”.
Ci sono altri indizi in merito alla monoposto 2024?
“Ci sono alcuni aspetti di messa a punto che potrebbero essere implementati nella vettura del 2024, ma francamente spero che la prossima monoposto possa confermare caratteristiche completamente diverse dall’attuale. È vero che la SF-23 quando si tratta di un giro con gomme C5 può essere molto veloce, ma è anche vero che in gara, compresa anche quella di Singapore, non eravamo niente di speciale, l’usura e il degrado delle gomme erano ancora li. Spero che la monoposto 2024 possa garantirci una finestra più ampia, una maggiore opportunità non solo di essere veloci in certe circostanze, non solo in qualifica, ma anche e soprattutto la domenica”.
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