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Formula 1 GP di Singapore

F1 | Ferrari paga il conto degli errori, ma sarebbe stata competitiva

La giornata no nelle qualifiche delle rosse ha condizionato in modo pesante il risultato del Cavallino che resta giù dal podio con Leclerc quinto e Sainz settimo, mentre c'era il potenziale per sfidare la McLaren con una SF-24 che aveva il potenziale per essere la seconda forza in pista. Maranello prepara altri aggiornamenti pre crescere...

Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Foto di: Lionel Ng / Motorsport Images

Il conto da pagare per gli errori commessi sabato è arrivato, puntuale, ventiquattr’ore dopo. Marina Bay, come molti circuiti cittadini, non fa sconti, partire a metà griglia comporta dover affrontare una gara in salita, ed è quanto hanno dovuto fare Leclerc e Sainz per sessantadue giri.

Il quinto posto di Charles ed il settimo di Carlos sono stati il massimo possibile, ed in quest’ottica si spiegano anche i timidi sorrisi visti a fine gara. Il verdetto finale ha consentito alla Scuderia di limitare i danni, i sedici punti sono ovviamente meglio di nulla e non erano scontati prima del via, ma riavvolgendo il nastro e tornando alla vigilia del weekend, non è il bottino che la squadra attendeva.

Quella di Marina Bay era una delle piste inserite alla voce “amiche”, un tracciato sul quale la Ferrari puntava al massimo obiettivo. Sono arrivate, però, due cattive notizie che hanno drasticamente ridimensionato il target: gli errori in qualifica di Sainz e Leclerc, e il potenziale del tandem McLaren-Norris. È realistico pensare che se il sabato sera fosse stato privo di imprevisti la Ferrari avrebbe potuto mettere le sue monoposto in prima e seconda fila, ma è difficile immaginare Leclerc o Sainz davanti a Norris.

Charles Leclerc, Ferrari SF-24, in battaglia con George Russell, Mercedes F1 W15

Charles Leclerc, Ferrari SF-24, in battaglia con George Russell, Mercedes F1 W15

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

La Red Bull era (in questo caso, si) un avversario alla portata, un doppio podio era nel potenziale della Ferrari, ma d’altra parte c’è anche da considerare che la McLaren lamenta l’assenza di Oscar Piastri dalla prima fila.

Al di là delle supposizioni la realtà è ben chiara, la Ferrari è scesa dal podio (per la prima volta dopo la pausa estiva) su una pista che si sposa bene con le caratteristiche della SF-24. Il potenziale della monoposto è emerso nel secondo stint di gara, quando con gomme hard (ed una buona strategia) Leclerc è stato in grado di mettersi sui tempi di Norris, superando Hamilton e agganciando Russell.
“Venerdì eravamo in una forma migliore rispetto alla quinta e settima posizione ottenute oggi – ha ammesso Frederic Vasseur – quindi significa che abbiamo lasciato qualcosa per strada durante il fine settimana. Quando inizi la gara a Singapore in nona e decima posizione sai che è stato sbagliato qualcosa, ed il risultato del fine settimana non è quello previsto”.

“Detto questo – ha proseguito Vasseur – il lavoro fatto in gara è stato buono, il ritmo è stato competitivo. Charles ha avuto un buon avvio, Carlos un po' meno ma poi con la giusta gestione della corsa sono risaliti entrambi”.

Leclerc (che al termine della gara ha ritrattato un po' le dichiarazioni rilasciate ieri dopo le qualifiche) ha ritrovato un’espressione positiva. “Abbiamo massimizzato il nostro potenziale – ha spiegato - il primo stint è stato lungo e un po' frustrante, mi ha richiesto molta pazienza per rimanere calmo dietro alle vetture più lente che avevo davanti. Nel secondo stint le cose sono andate meglio, avevamo un ritmo davvero buono con pista pulita. Ho spinto parecchio ma purtroppo verso la fine della gara, quando sarebbe stato il momento di attaccare George le mie gomme posteriori non erano più nelle migliori condizioni e non siamo riusciti a guadagnare quella posizione. Nel complesso, non è stato il weekend più soddisfacente per noi, ma come squadra possiamo essere orgogliosi di aver cambiato le cose oggi in gara e della quinta posizione che abbiamo portato a casa”.

Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Ora ci sono tre settimane per l’importante trasferta di Austin, dove la Ferrari proverà per la prima volta il funzionamento del pacchetto ‘Monza’ sulle curve veloci. Sulle due monoposto ci saranno anche sviluppi inediti, che in questo momento della stagione saranno determinanti per capire a cosa potranno ambire Leclerc e Sainz.
“Credo che sarà l’ultimo aggiornamento per tutti – ha spiegato Vasseur – le squadra hanno già iniziato lo sviluppo della vettura dell'anno prossimo, ma cerchiamo di fare del nostro meglio per avere piccoli aggiornamenti per la prossima gara. In una griglia così serrata come quella attuale anche il minimo dettaglio diventa importante e può fare la differenza”.

Nel weekend di Singapore la Ferrari ha concesso tre punti alla Red Bull nella classifica Costruttori. Il gap tra le due squadre (34 lunghezze) rende la seconda posizione finale un obiettivo possibile per la Scuderia, così come altri successi di tappa che servirebbero a chiudere con un’onda positiva una stagione vissuta tra alti e bassi. Giocarsela con la Red Bull oggi appare un obiettivo possibile, per dare fastidio alla McLaren servirà qualcosa in più, ovvero ciò che la Ferrari spera di riuscire trovare ad Austin.

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