F1 | Vestappen: “Il titolo non è nelle mie mani con questa RB20”
Verstappen ha ancora 70 punti di vantaggio su Norris, un bottino importante, ma l'olandese è cosciente non solo della crescita della McLaren, ma anche delle difficoltà del bilanciamento della sua auto. Red Bull continuierà gli esperimeti a Monza, ma l'olandese crede che il titolo non sia nelle sue mani con le attuali performance della RB20.
Nove appuntamenti alla fine del mondiale, di cui tre sprint. I 70 punti di vantaggio rappresentano ancora un ottimo cuscinetto per Max Verstappen, che ha fatto di certo della prima di campionato, così come dei punti conquistati nella parte centrale su Lando Norris, il suo strumento migliore per rincorrere il suo quarto titolo iridato.
In questo momento è chiaro che, globalmente, McLaren si è imposta come vettura di riferimento sugli avversari, non solo alla luce di quanto visto in Olanda, ma dell’andamento osservato anche prima della sosta estiva. La MCL38 è diventata competitiva su una vasta gamma di tracciati, per quanto ci siano dei circuiti su cui Red Bull è ancora in grado di dire la sua. Il problema è che la McLaren, globalmente, passo dopo passo sta risolvendo le sue debolezze, mentre la scuderia di Milton Keynes sta compiendo non dei passi avanti, ma dei balzi all’indietro alla rierca di risposte sui problemi.
Già nella prima parte della stagione, infatti, Max Verstappen aveva lamentato di quanto fosse diventato difficile lavorare sull’auto in termini di setup alla ricerca del miglior bilanciamento, così come troppo spesso i setup preparati al simulatore non combaciassero con le indicazioni ricavate in pista. Nella fase centrale del campionato, grazie anche agli errori della McLaren e qualche ottima prestazione, l’olandese è stato in grado di centrare più punti di Norris, ma il timore in Red Bull inizia ad essere che ora questo non basti più.
Max Verstappen, Red Bull Racing
Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images
Quando gli è stato chiesto se avesse paura che il suo quarto alloro iridato fosse a rischio, Verstappen non si è tirato indietro, sottolineando come con le performance di questa RB20, al momento il titolo non è nelle sue mani: “Faccio solo del mio meglio. Se vinco o no, non cambierà la mia vita. Mi piacerebbe vincerlo? Sì, certo, ma non è nelle mie mani con le prestazioni della vettura”, ha detto l’olandese alla vigilia dell’appuntamento di Monza, parlando chiaramente della situazione attuale.
“Cerco solo di fare del mio meglio, cerco di dare un feedback, cerco di renderla più veloce. Se questo sarà sufficiente per la fine dell'anno, non lo so. Ma so che daremo il massimo come squadra per cercare di essere più competitivi di quello che abbiamo mostrato a Zandvoort, perché è stato un fine settimana molto negativo per noi. E partiremo da lì”.
"Mi sto divertendo? Sì. Mi piacerebbe vincere di più? Sì, certo. Sapevo anche che una stagione come quella dell'anno scorso sarebbe stata poco realistica, ma mi aspettavo che sarebbe andata così? Non proprio, ovviamente per come siamo finiti e per come siamo partiti. Quindi ora sta a noi cercare di migliorare, ma so che tutti si stanno impegnando al massimo per farlo. "
Parlando proprio dell’ultima tappa olandese, dove Max ha centrato un buon secondo posto tenendosi alle spalle l’altra McLaren di Oscar Piastri, ancora una volta si sono ripresentati i problemi che hanno rallentato la RB20 durante l’anno, ovvero le difficoltà di bilanciamento. Tuttavia, nel caso specifico di Zandvoort, a complicare ulteriormente la situazione potrebbe essere stato il vento: “Non è stato il weekend migliore per noi per diverse ragioni. Non siamo riusciti a far funzionare la macchina come volevamo. Probabilmente il vento ha reso molto difficile la nostra auto con i problemi di bilanciamento che abbiamo”.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB20
Foto di: Erik Junius
Il vento e la pioggia hanno anche influito sul lavoro di comparazione che Red Bull voleva svolgere nel corso del fine settimana, per quanto sia comunque riuscita a raccogliere dati preziosi durante la gara. Il team di Milton Keynes ha infatti sfruttato la sosta estiva per cercare di comprendere qualcosa di più dai dati della prima parte di stagione e come gli aggiornamenti, definiti sbagliati da Sergio Perez, possano aver influito sul comportamento della macchia.
Per questo Red Bull sta sperimentando, tanto che Max Verstappen è tornato addirittura al fondo con parti di inizio stagione nella speranza di raccogliere dati e comprendere da dove siano nate queste difficoltà sul piano del bilanciamento che, al contrario, non erano presenti nelle prime gare della stagione, tanto che anche lo stesso pilota olandese aveva definito la RB20 più semplice da gestire della RB19. Gli esperimenti continueranno anche qui a Monza, sempre con l’obiettivo di comprendere qualcosa in più su come ritrovare il bilanciamento perduto.
“Naturalmente, oltre alle cose che vogliamo provare in macchina, Monza è molto diversa rispetto a Zandvoort. Quindi dobbiamo tenere sotto controllo anche questo aspetto per prendere le decisioni giuste. Ma sì, stiamo provando molte cose per cercare di migliorare il bilanciamento della vettura”.
Al momento l’attenzione si concentra su due temi separati ma allo stesso tempo legati. Il primo è quello delle performance, connesso anche ai problemi di correlazione di cui Pierre Waché ha parlato prima della sosta estiva, mentre il secondo, quello che preme di più i piloti, è proprio quello del bilanciamento. Con un equilibrio migliore, i piloti avrebbero più fiducia nella vettura e diventerebbe anche più semplice gestire gli pneumatici.
Lando Norris, McLaren MCL38, Max Verstappen, Red Bull Racing RB20
Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images
“Sì, sicuramente alcune cose non sono correlate come volevamo, ma in generale penso che dobbiamo sistemare il bilanciamento generale della vettura, il comportamento, quindi questo è qualcosa che si è insinuato e ora dobbiamo cercare di eliminarlo”, ha spiegato Verstappen, il quale ha sottolineato come le difficoltà di bilanciamento sembrino dovute anche e soprattutto a come funziona la vettura, il che li lascia con una ridotta finestra in termini di setup.
“Credo che sia principalmente colpa della vettura ed è per questo siamo limitati a livello di setup, per cercare di prevenire il problema”.
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