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Formula 1 GP d'Olanda

F1 | Red Bull: passo indietro sul fondo di Max per trovare risposte

Red Bull prosegue gli esperimenti. La squadra di Milton Keynes ha infatti riesumato alcune soluzioni di inizio anno per il GP d'Olanda. Il fondo sulla vettura di Verstappen in alcune aree non presenta più le novità introdotte nel corso della stagione. L'obiettivo è ripartire da una base conosciuta alla ricerca di risposte e un miglior bilanciamento

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

La seconda metà di stagione è iniziata con più dubbi che certezze in casa Red Bull, soprattutto perché, dal punto di vista delle performance, l’ultimo periodo non ha visto una RB20 in grande forma rispetto a una McLaren che, gara dopo gara, si sta provando a imporre come riferimento. Il team anglo-austriaco sta ora provando il rilancio, anche facendo un passo indietro su alcune componenti della vettura.

All’inizio del mondiale, la vettura di Milton Keynes sembrava in grado di potersi imporre sui rivali, anche con una certa facilità. Tuttavia, la crescita degli avversari grazie ai vari aggiornamenti introdotti da Miami ha fatto sì che il gap si riducesse, spingendo la Red Bull sempre più alla ricerca del limite, rendendo la macchina molto più difficile da guidare.

Alla vigilia del Gran Premio d’Olanda, Sergio Perez non aveva nascosto che le novità introdotte nel corso di questo campionato sulla RB20 avessero portato il team anglo-austriaco su una strada sbagliata e che la pausa estiva ha dato modo di rianalizzare i dati, in modo da comprendere gli errori commessi. Analisi confermate anche dallo stesso Max Verstappen, il quale non ha negato che le novità introdotte durante la stagione non abbiano dato gli esiti sperati, restituendo solo piccoli passi sul piano delle performance.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Anzi, a questo tema si lega anche alle difficoltà di bilanciamento incontrate negli ultimi GP. Nelle prime gare della stagione, la Red Bull in versione 2024 sembrava essere una vettura più semplice da mettere a punto rispetto a quella dello scorso mondiale. Tuttavia, con il prosieguo del campionato e l’avvicinarsi dei rivali, sono emersi limiti sempre più marcati in termini di bilanciamento, rendendo difficile per i piloti trovare la giusta fiducia nella monoposto.

Max Verstappen spesso è riuscito a compensare le difficoltà di guida mantenendo la Red Bull a galla in un momento delicato del campionato, mentre il suo compagno di squadra, Sergio Perez, ha patito una vettura difficile da bilanciare, entrando in una spirale negativa nonostante un buon inizio di mondiale.

Non è un mistero che Red Bull anche prima della pausa estiva avesse iniziato con gli esperimenti, anche perché in più occasioni il team è stato costretto a buttare nel cestino il lavoro di preparazione fatto in fabbrica al simulatore, dovendo ricominciare la ricerca del setup direttamente grazie ai dati accumulati in pista, di fatto sprecando parte del venerdì. Anche per questo in alcune occasioni la squadra di Milton Keynes è stata in grado di raddrizzare i weekend dopo un inizio difficile, compiendo un salto dal venerdì al sabato.

La configurazione del fondo usata dal solo Verstappen in Olanda

La configurazione del fondo usata dal solo Verstappen in Olanda

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Proprio per ritrovare quel bilanciamento, Red Bull prosegue gli esperimenti: se su entrambe le vetture ora è presente il nuovo cofano motore senza bazooka, riprendendo la carrozzeria che aveva debuttato in Ungheria solo sulla vettura di Verstappen, proprio la macchina dell’olandese presenta una differenza significativa, ovvero il ritorno a un vecchio fondo. Andando ad osservare le monoposto di Perez e del tre volte campione del mondo, infatti, si può notare come su quella olandese siano tornate alcune soluzioni viste ad inizio stagione.

Lo si può notare da alcuni dettagli, come ad esempio dalla zona dello scivolo all’inizio del fondo che, nella parte superiore sotto le bocche dei radiatori, non presenta più quello scalino marcato per direzionare i flussi che era stato introdotto con l’update di Suzuka e poi aggiornato con le successive specifiche. Al contrario, Perez ha girato con quelle che sono le ultime novità, tra cui il fondo che era stato modificato prima della pausa estiva.

A conferma ci sono anche le parole di Helmut Marko al Teelegraf, il quale ha detto che Verstappen sta riutilizzando un fondo rigenerato di inizio stagione, anche se alcuni elementi sono stati modificati e non rispecchiano totalmente l'unità delle prime gare.

La configurazione del fondo usata fino a Spa

La configurazione del fondo usata fino a Spa

Foto di: Erik Junius

L’idea alla base di questo passo indietro è quella di tornare a una base “conosciuta” per iniziare a trovare delle risposte su quelli che sono stati i problemi riscontrati nel corso della stagione dopo l’introduzione degli sviluppi. Come ammesso da Pierre Waché, direttore tecnico della scuderia, vi sono stati anche dei problemi di correlazione dei dati.

Un ragionamento che ricorda quello di alti team: Ferrari a Silverstone aveva rinunciato all’ultimo pacchetto di novità, potenzialmente più spinto in termini di carico, ritornando sulle soluzioni introdotte a Imola per trovare maggior stabilità sui curvoni veloci in attesa dei correttivi. Anche Racing Bulls e Aston Martin avevano seguito lo stesso percorso, rinunciando a quegli aggiornamenti che non avevano portato i risultati sperati, rendendo molto più difficile per i piloti trovare la giusta fiducia nella monoposto. Una dimostrazione di quanto oggi sia difficile portare in pista novità che diano sempre gli esiti sperati.

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