F1 | Cordoli bassi a Monza: per i piloti la pista ha perso carattere
A Monza è stata completata la prima parte dei lavori, quella inerente soprattutto alla pista. Il tracciato è stato riasfaltato, ma sono stati cambiati anche i cordoli, che ora sono più bassi e piatti che in passato: ora sarà più semplice attaccare le curve, ma per i piloti ciò ha fatto perdere all'Autodromo il suo carattere "old school".
Quest’anno Monza è stata completamente riasfaltata, apportando anche alcune piccole modifiche al tracciato, ma che potrebbero avere un impatto significativo. La prima chicane ha visto alcuni ritocchi, soprattutto per un allargamento della sede stradale, ma una delle modifiche più importanti sarà quella che riguarda i cordoli, che sono stati installati ex novo.
Anche se nessuna vettura di F1 ha ancora girato sul tracciato modificato, diversi piloti, tra cui Daniel Ricciardo, sono scesi in pista per la classica camminata pre-weekend, dando un’occhiata alla nuova veste di Monza. Tuttavia, in pochi sono rimasti impressionati dai nuovi cordoli, che sono molto più bassi, piatti e meno tecnici che in passato, quando era fondamentale riuscire ad attaccare queste zone ma senza scomporre troppo la vettura alle alte velocità.
Un aspetto che ha menzionato anche il pilota della Racing Bulls dopo aver visto in mattinata i nuovi cordoli, cosa che non lo ha entusiasmato, perché è come se la pista avesse perso quel sapore “old school” e parte del suo carattere.
Dettaglio del circuito
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
"Hanno cambiato i cordoli. Ho fatto un giro in pista stamattina. Non posso dire di essere molto impressionato perché penso che alcuni elementi abbiano perso un po' del carattere del circuito", ha detto Ricciardo.
"Ovviamente, molti di voi seguono la F1 anche da più tempo di me e forse è solo come pilota, perché la guidiamo e la viviamo. Quindi forse per noi ha senso, non so se ha senso per l'esterno. Ma i cordoli rendono un circuito unico e quando si mettono dei cordoli piatti e simili, si perde qualcosa”.
Ricciardo ha sottolineato come, soprattutto nella seconda chicane, ora avere cordoli così bassi renderà più semplice trovare il limite, mentre in passato il rischio era quello di finire nella ghiaia o contro il muro dopo un’impostazione sbagliata: “Ad esempio, nella seconda chicane, si superava il cordolo e poi c'era una sottile striscia di cemento e poi la ghiaia".
"(In passato) si cercava sempre di far scorrere le gomme su quel po' di cemento e di usare tutta la pista, ma non troppo. È anche piuttosto accidentata, fa parte di Monza. Credo che fosse, non so, una specie di tratto old school. Non l'abbiamo ancora percorsa. Ma la riasfaltatura sembra ottima. L'asfalto è davvero bello. Ma i cordoli mi hanno un po' deluso”, ha aggiunto l’australiano.
Dettaglio del circuito
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Le modifiche apportate ai cordoli includono la Ascari, uno dei tratti più tecnici del tracciato, qualcosa che ha lasciato sorpresi e amareggiati i piloti, che non sono stati consultati per quanto riguarda le modifiche: "Ora è molto piatta. Quindi alla fine, dato che probabilmente possiamo usare molto più cordolo, sarà più larga e più facile da percorrere rispetto al passato", ha detto.
"Quindi forse, non voglio essere negativo, forse questo significa che possiamo seguire più da vicino perché è più facile da percorrere. Ma non lo so. Credo che si sottovalutino ancora i cordoli e quello che danno a un circuito, come cambiano le sensazioni, il carattere, l'approccio. Vedremo domani. Ovviamente mi divertirò a guidare qui. Ma sembra che abbia perso un po' di quel carattere old school che aveva”.
Il compagno di squadra di Ricciardo, Yuki Tsunoda, ha fatto eco ai sentimenti dell'australiano, ma si è detto indeciso se questo possa trasformarsi in un vantaggio per i duelli in pista. "È una pista più liscia, più piatta, con cordoli più piatti. Quindi sembra che Monza abbia perso un po' di carattere, credo. Il che potrebbe essere positivo o negativo, non lo so", ha detto.
"Penso che quella fosse una specie di Ascari, sai, la prima parte di un cordolo che puoi usare in modo aggressivo. Alcune vetture non possono farlo perché non hanno molto carico come le altre e devono fare un compromesso come traiettoria... ma non so come sarà in questa pista, ma vediamo, credo”.
I cordoli della zona dell'Ascari fino allo scorso anno: ora saranno piatti
Foto di: Erik Junius
Anche Kevin Magnussen della Haas ritiene che anche le più piccole modifiche potrebbero togliere qualcosa a ciò che i piloti amano: “Amo questa pista. È una di quelle gare in cui si ha davvero la sensazione di essere in una gara di Formula 1, anche alcune di quelle nuove sono fantastiche, ma sembrano nuove, quasi come la nuova Formula 1 e si ha la sensazione di tornare un po' indietro nel tempo e questo mi piace", ha detto.
"Quindi è una pista molto piacevole e una gara molto divertente e spero solo che la pista sia ancora come Monza, ovviamente penso che lo sarà, ma a volte vengono apportate piccole modifiche alle piste e perdono le loro caratteristiche".
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Alex Albon: "L'ho vista, mi sembra che abbia perso un po' del suo carattere. Credo che alcuni dei cordoli che sono stati messi siano un po' più generici e penso che, in generale, Monza avesse uno stile specifico di pista", ha detto il pilota della Williams.
"È sempre stata sconnessa, ma non era una cosa negativa e i cordoli erano piuttosto unici. Vediamo come va, penso che ci sarà molto da esplorare nelle FP1 e FP2 con questi cordoli, se si possono usare o meno e quanto si possono usare sarà un grande punto interrogativo, ma vediamo".
Dettaglio del circuito
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Lewis Hamilton, nel frattempo, si è riservato di dare un giudizio fino a quando non sarà sceso in pista con la sua Mercedes venerdì mattina. "Non voglio giudicarlo prima di averlo guidato, forse entreremo e sarà la cosa più bella e i cambiamenti più grandiosi di sempre, quindi non voglio giudicare troppo in fretta”.
"In definitiva, ci piaceva molto prima. Per anni è stato super sconnesso in molti punti e questo ha rappresentato una parte enorme del carattere di questo tracciato, anche i cordoli sono stati praticamente gli stessi per oltre 20 anni, quindi si tratta di un grande cambiamento, ma in definitiva è lo stesso tracciato”.
Leclerc ha invece accolto positivamente la riasfaltatura, soprattutto perché con queste vetture sarà ben più semplice affrontare la sfida brianzola rispetto agli ultimi due anni, dato che la generazione di auto a effetto suolo tende a viaggiare molto bassa: “Per quanto riguarda l’asfalto, ad un certo punto devi rifarlo, perché non puoi tenere lo stesso asfalto per sempre. Ad un certo punto presenterà troppi dossi e con le F1 attuali, che girano molto basse, la pista doveva essere riasfaltata, quindi sono a favore”.
“Sui cordoli è vero che alcuni tracciati hanno cordoli storici e, anche se sono stati cambiati, come ad esempio in Canada, hanno mantenuto la stessa identica forma. Ma non ho provato ancora i nuovi cordoli a Monza, magari saranno migliori di quelli che c’erano in passato”, ha aggiunto il Ferrarista.
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