F1 | Red Bull ultima alla speed trap: Monza è un incubo per Max
La squadra campione del mondo non ha deliberato un pacchetto aerodinamico specifico per Monza e la RB20 è risultata la monoposto più lenta sui rettilinei. I vincoli di budget cap e i limiti di sviluppo al CFD e in galleria condizionano pesantemente il team di Milton Keynes che, nel frattempo, non è più il punto di riferimento tecnico.
Red Bull Racing RB20, confronto tra ali posteriori, GP d'Italia
Foto di: Giorgio Piola
Cosa sta succedendo alla Red Bull? La squadra che ha dominato le prima quattro delle cinque gare 2024 è in crisi. Max Verstappen non vince da cinque GP e a Monza, tempio della velocità, la RB20 è solo settima in griglia di partenza con il tre volte campione del mondo con un distacco di quasi sette decimi, mentre gli avversari top (McLaren, Mercedes e Ferrari) erano raccolti in poco più di un decimo.
Il crollo di prestazione è stato sconcertante perché la squadra di Milton Keynes è entrata in difficoltà proprio sui terreni dove dominava. Verstappen si è lamentato dei problemi di bilanciamento della sua vettura, ma analizzando le velocità massime alla speed trap di Monza emerge chiaro che la RB20 soffre l’eccessiva resistenza all’avanzamento.
Red Bull RB20: ecco l'ala con il flap a mezzaluna visto a Spa ma alteriormente tagliato per Monza e senza nolder
Foto di: Giorgio Piola
Poca efficienza e troppo drag. Un aspetto antitetico alla filosofia della squadra. E sorprende come i tecnici di Red Bull hanno cercato di ridurre il carico posteriore togliendo anche il nolder al flap mobile che era già stato ulteriormente trimmato rispetto alla stessa versione che si era vista a Spa-Francorchamps.
Se la Ferrari ha deliberato un vero e proprio “pacchetto Monza” per i lunghi rettilinei brianzoli, se la Mercedes ha introdotto un’ala specifica per lo Stradale, la Red Bull ha evidentemente sbagliato le sue scelte specie nell’ala posteriore.
Se tralasciamo l’Aston Martin di Fernando Alonso che, grazie a una scia, è arrivato a toccare i 353,5 km/h, diventa interessante scoprire che Max Verstappen e Sergio Perez risultano rispettivamente penultimo e ultimo con 347,2 km/h e 346,8 km/h, mentre il Lando Norris ha registrato 349 km/h. Va detto che la differenza con il poleman non è stata eclatante perché la McLaren ha avuto un po’ di derating prima della staccata alla Prima Variante, ma i numeri diventano importanti nel confronto con la Ferrari di Charles Leclerc più veloce di 6 km/h alla Prima Variante e alla Roggia e a 5 km/h prima dell’Ascari.
La Red Bull, pare per ragioni di budget cap, avrebbe deciso di non investire in un’ala specifica per Monza, confidando di poter utilizzare la configurazione con il flap a onde visto a Spa-Francorchamps. Una scelta strategica decisamente sbagliata, quanto meno per la qualifica, che almeno in parte ha penalizzato le prestazioni di Max. In realtà la squadra di Milton Keynes comincia anche a risentire delle limitazioni del lavoro al CFD e in galleria del vento, per cui devono essere fatte delle scelte che possono condizionare lo sviluppo della RB20.
Red Bull RB20 comparazione dell'ala anteriore: a sinistra quella di Monza
Foto di: Giorgio Piola
Non deve stupire, quindi, l’aver visto l’ala posteriore con il flap tagliato a mezzaluna, una soluzione che non ha pagato. Nel tentativo di trovare un buon bilanciamento la Red Bull ha adeauato anche il flap anteriore con un disegno simile e come ala davanti è stata scelta quella con il regolatore dell’ultimo elemento posto verso la paratia laterale.
La squadra di Milton Keynes, abituata a centellinare le modifiche solo quando gli avversari si avvicinavano, non ha mai dedicato particolari attenzioni a un pacchetto per Monza, ma in futuro è possibile che questa strategia possa essere cambiata, specie se ai problemi di velocità massima si sono aggiunti quelli di bilanciamento. In FP3 abbiamo visto spostare della zavorra nel muso della RB20 nella speranza di trovare un equilibrio che Verstappen sta vanamente cercando da qualche gara…
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