F1 | Red Bull: Newey tira la riga e cerca un doppio vantaggio
La RB20 è sorprendente non solo per l'innovativo impianto di raffreddamento. La sospensione anteriore è disegnata in modo tale che oltre a garantire l'effetto anti dive, evitando l'affondamento del muso in staccata, grazie all'opportuna inclinazione dei bracci riesce a portare un flusso d'aria pulita alle bocche dei canali Venturi.
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
Come ti porto il flusso dove mi interessa? Se si vogliono risposte attendibili bisogna chiedere delucinazioni ad Adrian Newey. Il “genio” che ha concepito la Red Bull RB20 ha ammesso che è stato necessario cambiare il concetto della macchina che l’anno scorso ha vinto il mondiale vincendo 21 delle 22 gare in calendario.
Tutta l’attenzione degli osservatori si è polarizzata sull’innovativo sistema di raffreddamento che lo staff diretto da Pierre Waché ha ripartito in quattro elementi distinti. Parliamo di sistemi che sono modulari e possono essere adeguati a seconda delle esigenze che variano da circuito a circuito.
Red Bull B20: ecco l'innovatovo impianto di raffreddamento a quattro stadi separati
Foto di: Uncredited
Si tratta di soluzioni che sono state sviluppate con due finalità: offrire un grado di maggiore libertà nel definire le forme aerodinamiche e nel contempo controllare il baricentro, per ché il sollevamento delle pance per aumentare l’undercut poteva determinare uno spostamento del peso verso l’alto con un peggioramento della guidabilità della vettura.
Se allarghiamo l’osservazione della RB20 ad altri aspetti interessanti della vettura, non sfugge un’altra caratteristica della monoposto di Adrian. L’inglese nella sospensione davanti ha mantenuto il braccio anteriore del triangolo superiore ancorato al bordo della scocca in alto, mentre l’elemento posteriore è decisamente inclinato ed è infulcrato al telaio molto più in basso.
La prima motivazione è che la Red Bull ha voluto esasperare l’effetto anti-dive: grazie a questo disegno dei cinematismi è possibile controllare il comportamento della “cassa” in frenata. Durante la staccata la RB20 riesce a ridurre il beccheggio, evitando repentine variazioni di altezza, per cui non si accusano improvvise perdite di carico aerodinamico, dando ai piloti la sensazione di avere per le mani una vettura più bilanciata della migliore concorrenza.
Ma a questo aspetto puramente meccanico si associa anche una funzione aerodinamica importante. Il nostro Giorgio Piola ha tirato una riga gialla che congiunge i due bracci superiori della sospensione e se si prolunga la linea tratteggiata si scopre che arriva proprio all’ingresso dei canali Venturi del fondo.
Red Bull RB20: la sospensione anteriore anti dive con funzione anche aerodinamica
Foto di: Giorgio Piola
Newey, quindi, ha fatto in modo che l’aria laminata dalla sospensione generi un flusso pulito destinato al fondo con l’intento di aumentare il carico aerodinamico e, quindi, l’efficienza della RB20: potendo contare su una maggiore downforce prodotta dal corpo vettura, la Red Bull potrebbe permettersi ali meno resistenti.
Per l’ennesima volta abbiamo avuto la dimostrazione che ciascun elemento che compone una sua F1, Adrian pretende che non ci si limiti ad assicurare la funzione primaria, ma gli effetti positivi devono emergere fra più vantaggi da mettere insieme…
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