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Analisi

F1 | Red Bull: incredibile, anche la RB19 aveva un difetto!

Max Verstappen nel 2023 ha vinto 19 Gran Premi totalizzando il più alto numero di punti iridati della storia, eppure l'asso olandese ha avuto modo si sottolineare che nella creatura di Adrian Newey c'era un difetto: la RB19 non era troppo competitiva nelle curve lente. A Milton Keynes cercheranno di migliorare questo aspetto o avranno il timore di rompere lo straordinario equilibrio di macchina tutto fare? Gli avversari si augurano di ridurre il gap per attaccare la supremazia dell'olandese.

Red Bull Racing RB19 vista intera, GP del Qatar

In inverno tutte le squadre di Formula 1 possono verificare attraverso i dati che arrivano dalle simulazioni quanto ampio sia il passo avanti fatto del nuovo progetto rispetto al precedente. I riscontri a volte portano ottimismo in vista della stagione che si appresta ad iniziare, in altri casi può suonare un campanello d’allarme.

In quest’ultimo scenario un esempio arriva dalla McLaren, ritrovatasi lo scorso inverno alle prese (nel mondo virtuale) con una monoposto che non permetteva passi avanti. Dopo una rapida riflessione il progetto fu abbandonato e scattò una corsa contro il tempo che diede poi vita alla vettura che ha esordito nel Gran Premio d’Austria.

Normalmente, però, i progressi ci sono, ma anche nel caso in cui i numeri prospettino un grande passo avanti, resta sempre un punto interrogativo che nel caso dell’inverno in corso è uno solo: quanto sarà cresciuta la Red Bull?
“Per quanto riguarda noi cambieremo il 95% dei componenti della monoposto – ha dichiarato recentemente Frederic Vasseur – ma alla fine sarà una questione di decimi, e siamo coscienti che se miglioreremo di un margine più ampio rispetto ai nostri avversari sembreremo bravi, ma se qualcuno tra i team rivali riuscirà a far meglio allora tutto verrà ridimensionato”.

Frederic Vasseur, Team Principal Ferrari

Photo by: Ferrari

Frederic Vasseur, Team Principal Ferrari

Una prima risposta arriverà dall’esito dei test pre-campionato ma soprattutto dal Gran Premio del Bahrain, che darà il via alla stagione 2024. È indubbio che l’attenzione di Ferrari, Mercedes, McLaren e Aston Martin (sulla carta gli avversari diretti della Red Bull) sarà su cosa riuscirà a fare la nuova monoposto realizzata da Adrian Newey ed il suo staff tecnico, sarà la RB20 a definire il benchmark con cui dovranno confrontarsi gli avversari.

Il motto generale in un periodo di stabilità tecnica è “evolvere” e non “rivoluzionare”, ma il timore che Red Bull possa stupire ancora non è del tutto svanito. Recentemente Max Verstappen ha parlato di quali sono gli obiettivi con cui è partito il progetto RB20, target non certo misteriosi e legati a quelli che sono stati i (pochi) punti deboli della RB19.

“Sui circuiti cittadini non siamo stati nelle migliori condizioni – ha spiegato Max – intendo cordoli, dossi e curve lente. Non è un grande problema, ma in quest’area possiamo fare meglio. La RB19 non assorbiva gli urti come alcuni dei nostri avversari, e di conseguenza nelle curve lente la nostra macchina semplicemente non era così dominante come in quelle veloci”.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

Photo by: Jake Grant / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

Quello della Red Bull è un problema che in tanti vorrebbero avere, ovvero la sfida di migliorare una vettura quasi perfetta, ma un piccolo rischio nel toccare un equilibrio impeccabile alla fine esiste. Come confermato dallo stesso Verstappen, il vero segreto della RB19 è stato proprio l’equilibrio generale. Soprattutto nella parte finale del mondiale la McLaren si è avvicinata molto nei tratti ad alta velocità, così come la Ferrari nei circuiti cittadini. “Ma la nostra macchina è un tuttofare”, ha commentato Max, ed è ciò che serve per poter dominare una stagione che si disputa su più di venti piste differenti.

C’è anche un altro aspetto che sarà molto importante da verificare nel venerdì del Gran Premio del Bahrain, quando si disputeranno le prime qualifiche stagionali. Nel 2023 il lavoro della Red Bull è stato concentrato soprattutto sulla resa della monoposto a serbatoi pieni, sacrificando la resa ottimale in qualifica. “Soprattutto nelle fasi iniziali di gara l'area di lavoro della vettura in termini di mappa aerodinamica è molto diversa da quella della qualifica – ha confermato Verstappen - la nostra monoposto è stata molto versatile, ma non ci ha permesso grandi exploit nel giro veloce”.

Ecco alcuni particolari che hanno reso  quasi imbattibile la Red Bull RB19

Photo by: Giorgio Piola

Ecco alcuni particolari che hanno reso quasi imbattibile la Red Bull RB19

Resta però una variabile fondamentale per chi vuole sperare di far emergere i punti deboli della Red Bull, ed è il margine di base rispetto agli avversari. Verstappen ha sottolineato quelli che per lui sono stati i punti meno ottimali del progetto 2023, ma per chi osserva dall’esterno è difficile cogliere il senso di parole pronunciate da chi è stato in grado di vincere 19 Gran Premi nell’arco di una stagione.

In realtà quanto detto da Max è sensato, perché anche nei suoi momenti di debolezza gli avversari della Red Bull non sono stati in grado di cogliere l’opportunità (l’unica eccezione è stato il Gran Premio di Singapore). Questo perché il gap di base accusato da Mercedes, Ferrari, McLaren e Aston Martin si è confermato talmente ampio da non permettere il sorpasso anche laddove la RB19 non si è trovata nel suo terreno di caccia ideale.

La risposta più attesa, che arriverà dall’avvio di stagione, sarà proprio quella relativa al posizionamento in termini di gap gli avversari diretti della RB20. Se il margine nell’ordine del decimo o due, allora probabilmente ci sarà la possibilità di infilarsi nelle crepe che di volta in volta potrebbero diventare visibili, altrimenti resteranno piccole criticità di cui continuerà ad accorgersi solo Verstappen.

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