F1 | Mercedes W15: cambio più corto e abitacolo più indietro
James Allison, direttore tecnico di Brackley, ha buttato nel cestino i concetti di Mike Elliott. La nuova freccia nera avrà un layout senza estremizzazioni: ci saranno le fiancate e il fondo non sarà così lungo come in precedenza per limitare l'insorgere del porpoising, perché il retrotreno sarà più compatto e molto rastremato. Hamilton sarà accontentato con un posto guida più arretrato. La Stella conta di ridurre sensibilmente il gap dalla Red Bull, migliorando la prestazione anche nel giro secco.
Quale sarà il margine di miglioramento delle monoposto 2024 rispetto a quelle dello scorso anno? Le voci del paddock parlano di circa 5 decimi, un salto importante per macchine che nascono a parità di regolamento tecnico e di gomme che non cambiano. Le informazioni arrivano da squadre diverse, segno che l’obiettivo può essere raggiungibile, tenuto conto che le vetture avranno un’evoluzione che andrà verso la convergenza delle soluzioni più prestazionali.
L’epoca degli esperimenti sembra definitivamente conclusa, la tendenza è quella di sviluppare concetti che permettano di estremizzare idee che hanno dato dei risultati importanti. La Mercedes ha abiurato la F1 senza pance, dovendo mettere a casa il direttore tecnico, Mike Elliott, ostinato sostenitore di un concetto troppo estremo per funzionare su tutti i circuiti del mondiale, e ha dovuto richiamare alla tolda di comando un James Allison che ha dovuto rimotivare un gruppo di lavoro che esce da due anni di vacche magre dopo una sequenza record di successi.
La W15 rappresenterà una rottura con quanto la Stella ha offerto nei primi due anni delle monoposto a effetto suolo. A Brackley dovranno dimostrare di sapere realizzare una macchina che, quanto meno, riuscirà a stare davanti a quelle delle squadre clienti: nella prima metà del campionato era l’Aston Martin AMR23 a precedere le frecce nere, mentre nella seconda parte della stagione era la McLaren MCL60 ad aver messo il naso davanti a livello di prestazione pura.
Insomma, a parità di motore realizzato a Brixworth, due squadre su tre clienti (la Williams ha meno risorse per entrare in lizza) se la sono giocata con quella ufficiale. Nel 2024 la Mercedes vuole riprendersi il ruolo che le spetta, anche se la classifica del mondiale Costruttori ha sancito che è stata proprio la Stella a essere il Costruttore più vicino all’imprendibile Red Bull.
Photo by: Giorgio Piola
Mercedes W14: i punti salienti di una macchina sbagliata che ha adottate le pance dal GP di Monaco
Ma a far paura sono i 451 punti che la Mercedes deve recuperare dalla squadra di Milton Keynes che ha chiuso i 22 GP dello scorso anno con uno score di 860 punti, vale a dire il record assoluto nella storia della F1.
La domanda che si pone Allison è una sola: quale sarà il margine di crescita della creatura di Adrian Newey? Se il genio inglese saprà evolvere la sua RB20 al pari degli avversari, la Red Bull sarà ancora imprendibile. Christian Horner prevede un 2024 più serrato, dando per scontato che non vedremo ripetere le 21 vittorie del 2023 (19 di Max Verstappen e 2 di Sergio Perez), ma l’ambizione è di siglare il poker mondiale con il pilota olandese.
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14
A Brackley c’è ottimismo nella speranza di ridurre il gap dalla Red Bull: intanto la W15 non avrà alcun legame progettuale con le deludenti W13 e W14. Allison ha rimesso le cose a posto: l’abitacolo tornerà a essere più indietro e Lewis Hamilton non avrà più la sensazione di guidare a sbalzo sulle ruote anteriori. I tecnici della Stella, infatti, hanno deciso di accorciare la scatola della trasmissione che era la più lunga della griglia, per proporre un layout più consono alle attuali vetture a effetto suolo.
Elliott aveva scommesso su un retrotreno lungo per avere un diffusore con maggiore superficie in grado di generare più carico aerodinamico con il corpo vettura, pensando di poter usare ali con una minore incidenza. La Mercedes, invece, ha accusato una maggiore sensibilità al porpoising rispetto ad altre monoposto e il non disporre di fiancate, almeno nella prima versione della W14, aveva reso il fondo troppo sensibile alle turbolenze della scia della ruota anteriore, disturbando l’efficienza del marciapiede nella zona di bassa pressione.
Adrian Newey aveva scoperto nel 1994 sulla Williams FW16 di Ayrton Senna che le pance troppo lunghe potevano determinare lo stallo del fondo di una macchina che era tornata alle sospensioni passive, mentre era stata pensata per quelle attive. L'inglese aveva notato che a certe velocità produceva un forte saltellamento con improvvise perdite di carico che erano state limitate adottando un fondo e fiancate più corte. Le modifiche erano arrivate dopo la morte di "Magic" a Imola per la rottura del piantone, ma certamente, Adrian alla Red Bull ha fatto tesoro dell'esperienza maturata a Didcot.
Photo by: Giorgio Piola
Il retrotreno della Mercedes W14 sarà completamente rivisto sulla W15
La nuova Mercedes, quindi, avrà il pregio di ridistribuire le masse e proporrà un retrotreno più compatto, senza rivoluzioni, perché la sospensione manterrà lo schema pull rod senza andare a copiare i concetti push rod della Red Bull: il cambio più corto sposterà più indietro il motore e, quindi, l’abitacolo, allontanando le bocche dei radiatori dalla ruota anteriore.
L’esercizio di pulizia e riordino dei concetti su basi che certamente funzionano dovrebbero rimettere le frecce nere nella condizione di affacciarsi con maggiore frequenza davanti: Lewis Hamilton ha firmato un contratto di un anno, più uno di opzione, dopo aver avuto le rassicurazioni da Allison che quest’anno non ci sarebbero più stati salti nel buio. L’inglese è a secco di vittorie dal 2021 e l’attesa si sta facendo troppo lunga per un pilota che ha ancora l’ambizione di puntare all’ottavo titolo mondiale, quell’alloro che si era visto scippare ad Abu Dhabi tre anni fa…
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