F1 | Hamilton: "Fissiamo la data per far partire i progetti nuovi"
Lewis è consapevole che chi ha un margine tecnico può interrompere prima lo sviluppo della vettura vincente per dedicarsi a quella della stagione successiva: "La Red Bull dispone di un vantaggio di cui ho goduto anche io negli anni scorsi. Basterebbe fissare una data, magari il 1 agosto, per allineare tutti alla pari e impedire che in un periodo di budget cap ci possa essere chi può trarre un grande beneficio". Sarcastica le replica immediata di Verstappen che ha bocciato l'idea.
Le conferenze stampa di Lewis Hamilton sono sempre ad ampio raggio. Alla vigilia del Gran Premio d’Austria ha parlato dell’episodio che lo scorso anno lo vide in polemica con il pubblico austriaco (“Non sono venuto qui con le guardie del corpo”) e delle voci in merito alla possibilità dell’arrivo della Bridgestone (“Mi è piaciuta l’era in cui c’era la guerra tra i fornitori di pneumatici. Pirelli ha svolto un lavoro straordinario in termini di sicurezza e siamo arrivati a un punto in cui abbiamo una gomma consistente. Ma Bridgestone è un grande marchio”).
Poi Lewis è entrato nel merito del dominio Red Bull, sottolineando un aspetto curioso e lanciando una proposta concreta su come la Formula 1 potrebbe tutelarsi da un periodo in cui una squadra diventa irraggiungibile da parte della concorrenza.
Secondo Hamilton andrebbe definita una data che fissa il momento in cui le squadre possono iniziare a lavorare sulla monoposto della stagione successiva, poiché le squadre che nella prima parte della stagione si trovano in una situazione di vantaggio tecnico, rinunciano allo sviluppo della vettura puntando sul progetto per la stagione successiva. Cosa sempre accaduta, ma oggi resa ancora più strategica a causa del budget cap.
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG, arriva al circuito del Red Bull Ring
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
“Sono stato davvero fortunato a vivere un momento come quello che Max sta vivendo adesso – ha spiegato Lewis - ma, per come sta andando, credo che la loro superiorità continuerà a confermarsi anche negli anni a venire, e non credo che sia una buona notizia per la Formula 1. Ho goduto anche io di questa situazione e, per esperienza, so che quando hai un tale vantaggio sei cosciente di non avere più bisogno di sviluppare la monoposto, così passi direttamente al progetto successivo. Nell’era del budget cap questo comporta che puoi investire i soldi, che gli avversari spenderanno per sviluppare le loro macchine, mentre tu starai pensando già al tuo progetto futuro”.
“Credo che se ci fosse una data che fissa il momento in cui si può iniziare il progetto della nuova vettura – ha proseguito Hamilton – ad esempio il 1 agosto, nessuno potrebbe portare il vantaggio tecnico di cui gode in una stagione nella successiva. Credo che sarebbe una corsa tra tutti i team per realizzare una monoposto in un tempo uguale per tutti, e forse aiuterebbe ad essere più vicini nella stagione seguente. Potrei sbagliarmi, ma qualcosa deve cambiare, ricordo bene che quando vincevamo i campionati del mondo, potevamo iniziare prima di tutti gli altri”.
Hamilton ha poi citato un caso storico, ovvero quello della Brawn GP. “Nel 2008 la squadra (all’epoca Honda) abbandonò lo sviluppo della monoposto per dedicarsi al progetto della vettura per l’anno successivo. Una scelta che portò ad un grande risultato, visto che nel 2009 quella squadra (passata da Honda a Ross Brawn) fece suo il campionato. Questo secondo me non dovrebbe essere possibile, e credo sarebbe bello nei prossimi vent’anni non avere lunghi periodi in cui una squadra fa il vuoto alle sue spalle, credo che tutti vogliano vedere corse migliori”.
Informato della proposta di Hamilton, Max Verstappen ha commentato in modo elegante ma anche sarcastico. “È una situazione ingiusta? Beh, la vita è ingiusta, non solo la Formula 1. Ci sono tante cose ingiuste, bisogna farsene una ragione”.
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