Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Edizione

Italia Italia
Commento
Formula 1 GP di Las Vegas

F1 | GP di Las Vegas: ha da passà a nuttata

Non c'è dubbio è l'appuntamento delle contraddizioni dove tutto e il suo contrario trovano leggittimità: la terza gara americana fa discutere per la prevalenza che lo show ha preso sullo sport, ma le distorsioni più grandi non dipendono da Liberty Media, quanto dalla FIA che è vittima delle sue stesse regole: come è pensabile mandare in pista i piloti nel pieno della notte e come è pensabile che Sainz debba pagare le colpe che non sono né sue, né della Ferrari.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Come si dice, ha da passà a nuttata. I piloti sono andati a letto dopo aver concluso alle 4:00 l’unica sessione di prove libere che ha detto qualcosa, visto che dopo dieci minuti del primo turno si sono chiusi i battenti per la Ferrari di Carlos Sainz sventrata da un tombino che si è scoperchiato nel lungo rettilineo della Strip, mentre lo spagnolo stava transitando a 320 km/h. Un severo Max Verstappen ha bollato il GP di Las Vegas con un “99% di spettacolo e 1% di sport”. E l’avvio dell’appuntamento del mondiale più atteso ha dato quella sensazione, ma sarebbe ingeneroso attribuire colpe al promotore che potrebbero ricadere, invece, su chi doveva vigilare. E ci riferiamo alla FIA e alla sua modalità recente di dare l’omologazione a un circuito nuovo.

Las Vegas ci ha offerto una presentazione degna di un’inaugurazione delle Olimpiadi: lo show non ha tradito le aspettative e lo stesso tracciato fra gli alberghi della Capitale del Nevada, pur senza qualità tecniche, è meno peggio di quello che sembrava. Non faceva il freddo rigido che il Circus si aspettava e il grip dell’asfalto è stato maggiore delle previsioni che i team avevano fatto nel deliberare le vetture al simulatore.

Questo venerdì 17 poteva trasformarsi in una giornata molto difficile per la storia della F1, caratterizzata dal tombino (sono più di cento quelli che sono stati controllati e sigillati dopo l’incidente di Sainz) e, quindi, da un disastro per l’immagine e, invece, si è finito per parlare di macchine e piloti, con due Ferrari davanti a tutti alla conclusione di una sessione che, una tantum, è tornata a essere di 90 minuti.

L’accensione dei motori ha spazzato via un po’ di polemiche. E questo è stato certamente un bene, anche se è lecito chiedersi se sia giusto tenere impegnati i “cavalieri del rischio” fino a notte fonda con tutto il pubblico sulle tribune che è stato mandato a nanna, senza che avesse potuto godere dello spettacolo per il quale aveva pagato un biglietto. C’erano vincoli di sicurezza e orari da rispettare, ci mancherebbe. Ma siamo arrivati al paradosso, come se lo show dovesse essere solo televisivo.

La vettura di Carlos Sainz, Ferrari SF-23, viene riportata ai box su un camion dopo i danni causati da un tombino allentato

Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images

La vettura di Carlos Sainz, Ferrari SF-23, viene riportata ai box su un camion dopo i danni causati da un tombino allentato

Le monoposto hanno girato e le cose si sono messe sui binari giusti. Ha fatto impressione, però, la sottolineatura del collegio dei commissari sportivi che nell’applicare la penalità di 10 posizioni in griglia di partenza a Carlos Sainz per la sostituzione della batteria (è stato usato il terzo esemplare quando il regolamento 2023 ne concede due) a seguito del crash causato dal tombino. Gli steward hanno impiegato un paio di ore nel cercare una soluzione per non sanzionare la Ferrari, ma si sono dovuti attenere alle regole che non consentivano alcuna deroga alle norme. Per l’ennesima volta abbiamo avuto una dimostrazione lampante della necessità di buttare a mare il codice attuale, per riscrivere da zero tanto le regole sportive che quelle tecniche. Era un impegno del presidente Ben Sulayem che si è perso per strada e, invece, deve essere una priorità non solo per la F1.

A livello tecnico l’ora e mezza ha detto poco: la Ferrari, ancora una volta, si è presentata pronta al debutto in pista, con un assetto aerodinamico più scarico degli altri: la SF-23 ha fatto valere i 7 km/h in più letti sui lunghi rettilinei, ma domani anche le squadre come la Red Bull, che ha puntato ad ali più cariche per sicurezza, temendo poco grip dell’asfalto freddo al primo giorno, si adegueranno e la partita per la pole position sarà un po’ meno scontata. La Rossa con lunghi rettilinei e curve lente ha trovato le condizioni ideali per fare bella figura, ma gli avversari non staranno a guardare…

Leggi anche:

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente F1 | Leclerc: "Giornata promettente, siamo forti sul giro secco"
Prossimo Articolo F1 | Sainz? Condannato per non aver commesso il fatto!

Top Comments

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Edizione

Italia Italia