F1 | Elkann: "La Ferrari si sta muovendo nella giusta direzione"
Il presidente presente a Las Vegas, ha scelto la BBC per rilasciare un'intervista nella quale ha fatto il punto sulla Scuderia. John, dati alla mano, ha voluto testimoniare la crescita della squadra che è stata presa in mano a gennaio da Fred Vasseur come team principal. Parla di una squadra molto più unità che si assume le responsabilità senza cercare di scaricare le colpe. Auspica l'arrivo di tecnici stranieri che possano rinforzare lo staff per dare a Leclerc una macchina per vincere il mondiale.
John Elkann era presente a Las Vegas per seguire di persona il GP Show che Liberty Media ha allestito sulla Strip nella Capitale del Nevada. E il presidente della Ferrari, com’è abituato a fare, ha scelto una sola testata a cui affidare l’intervista esclusiva. È stata la volta del sito della BBC, la televisione britannica. Il numero uno del Cavallino promuove appieno l’attività di Fred Vasseur, il manager francese che è stato chiamato a inizio anno a prendere il posto di Mattia Binotto: “Non potrei essere più felice – ha detto Elkann ad Andrew Benson – perché la Ferrari si sta muovendo al 100% nella giusta direzione, vedendo il cambiamento positivo che sperava”.
Photo by: Erik Junius
Frederic Vasseur, Team Principal Ferrari scherza con Carlos Sainz
E uno degli aspetti che il presidente ha evidenziato è come la squadra sotto la gestione di Vasseur sia "molto più unita, tanto che ci sono persone di incredibile talento che vogliono venire alla Ferrari e questo è un segnale molto forte".
Il presidente Ferrari attribuisce in particolare due meriti al team principal francese: non c’è più la caccia al colpevole quando si commette un errore, ma c’è l’assunzione di responsabilità. Un cambiamento importante per costruire una squadra vincente…
Photo by: Ferrari
John Elkann, presidente Ferrari con Carlos Sainz
"L’assunzione di responsabilità, questo è il nostro pensiero, è molto importante perché è uno dei fattori determinanti che ha permesso ai nostri concorrenti di fare bene. E bisogna aggiungerci agilità, nonostante le loro organizzazioni molto grandi”.
"Tendono ad essere strutture più agili, più veloci nello sviluppo. Fred aveva questi attributi, avendo lavorato nel motorsport per tutta la sua vita professionale e avendo avuto molto successo in diverse categorie. E anche in F1 aveva gestito team più piccoli”, riferendosi più a Sauber-Alfa Romeo che Renault.
“Vasseur, quindi, ha portato con sé la cultura della responsabilità e l’agilità di chi è stato in strutture più efficaci e più agili: questo è sicuramente un aspetto che ci mancava rispetto ai nostri concorrenti più forti".
Photo by: Erik Junius
Charles Leclerc, Ferrari SF-23 in lotta con Max Verstappen, Red Bull Racing RB19
Non solo ma la Ferrari ha vinto la 24 Ore di Le Mans con la 499P e la sensazione che il Cavallino ha dato è che ci sia una sola azienda e che non ci sono divisioni interne, fra la Gestione Sportiva e gli altri reparti.
"Ora abbiamo un'organizzazione molto chiara: siamo un'unica azienda e ci sentiamo molto orgogliosi di esserlo, cosa che abbiamo cercato di incoraggiare soprattutto negli ultimi anni”.
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
Charles Leclerc, Ferrari SF-23
Un altro aspetto indicativo della crescita Ferrari è dato dai pit stop: “Nel 2020 avevamo avuto una stagione davvero brutta e mi aveva sorpreso che avessimo fatto peggio della graduatoria dei pit stop rispetto alla nostra classifica in campionato”.
"Quello era un indicatore della mentalità sbagliata, perché alla fine per vincere si deve essere bravi in tutto. Ed è vero che se non hai una macchina competitiva, il resto non ti aiuterà a vincere, ma se non hai la mentalità giusta è difficile tornare a importi”.
E snocciola altri numeri: nel 2022 i cambi gomma sotto i tre secondi erano stati l’80%, mentre quest’anno sono saliti all’88%. La Scuderia è seconda dietro alla Red Bull nella graduatoria dei pit stop e anche nella lista delle soste più brevi con 1”93 di Leclerc in Qatar, battuto solo dall'1”80 della McLaren con Lando Norris nella stessa gara. Elkann attribuisce il merito al lavoro di Diego Ioverno, il direttore sportivo che ha preso il posto di Laurent Mekies.
Il fatto che Maranello possa tornare appetibile agli ingegneri stranieri può diventare un ulteriore fattore di crescita: "L'importante è avere la migliore squadra possibile: contare su donne e uomini provenienti da nazionalità e background diversi a noi è molto gradito. La nostra identità è molto chiaramente italiana e la spina dorsale della nostra organizzazione è italiana. Ma questo non è in alcun modo uno svantaggio. Al contrario, è una base su cui si possono integrare talenti molto forti provenienti da luoghi diversi".
Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images
La vettura di Carlos Sainz, la Ferrari SF-23 sul carro attrezzi dopo i danni per il tombino
John esalta il lavoro svolto dalla squadra dopo l’incidente con il tombino che distrutto buona parte della SF-23 di Carlos Sainz: "Mi è piaciuta la reazione. Il team è stato veloce: hanno lavorato molto duramente e hanno riparato la macchina, permettendo a Carlos di andare forte in qualifica. Questo è l’atteggiamento che si deve avere e sarà importante per crescere nel 2024.
Il discorso è scivolato su Leclerc e il suo rinnovo…
"Charles è un pilota molto forte che ha un enorme potenziale e non c'è motivo per cui non dovrebbe diventare campione del mondo. Crediamo che i nostri progetti siano buoni e abbiamo un potenziale per andare forte. Dovremo essere in grado di lavorare per convertire il potenziale in risultati reali".
Il Cavallino dovrà fare i conti con una Red Bull e Max Verstappen che sembrano superiori…
"Se dominano, significa che sono davvero bravi e questo è positivo, perché lo sport aspira a spingere per ottenere il meglio, ma se nessuno sembra in grado di recuperare, non va bene. Anche se il campo sembra ora molto più aperto. Nell’ultima gara di Abu Dhabi sono in ballo molte posizioni in classifica e questo è positivo. Più si è competitivi e meglio è".
Per concludere Elkann ha toccato temi sensibili come l’infrazione del budget cap nel 2021 della Red Bull o l’epilogo del campionato ad Abu Dhabi con il titolo che passò da Lewis Hamilton a Verstappen. E il riferimento chiaro pare sia alla FIA…
"Da un lato, ci sono cambiamenti molto rapidi nell'evoluzione delle tecnologie: sappiamo quanto sia importante arrivare a gare a zero emissioni di carbonio. In questo ambito bisogna definire con chiarezza regole e applicazioni”.
"E poi non vuoi che succedano cose come nell’epilogo del campionato 2021 o non vuoi vivere situazioni come quella di Las Vegas, dove vieni penalizzato di 10 posizioni senza avere alcuna colpa. Dal punto di vista normativo vorremmo avere maggiore chiarezza".
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