F1 | Alfa Romeo: nuova paratia dell'ala posteriore e beam wing
Solo tre squadre hanno portato degli aggiornamenti tecnici nel GP del Qatar e fra queste c'è l'Alfa Romeo che ha lavorato sul posteriore della C43 introducendo un flap nella parte esterna della paratia laterale e ridisegnando i due elementi che compongono la beam wing.
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
Fra le poche squadre che hanno portato qualcosa di nuovo dal punto di vista tecnico c’è l’Alfa Romeo che non riesce a estrarre completamente il potenziale che è contenuto nella C43: anche a Lusail la squadra di Hinwil ha introdotto una novità nel retrotreno, conformandosi a una scelta che altre squadre aveva fatto nei Gran Premi precedenti.
Sulle monoposto di Valtteri Bottas e Guanyu Zhou a metà della paratia laterale dell’alettone posteriore è comparso quel profilo nel lato esterno utile ad aumentare il carico locale, mentre sono stati ridisegnati i due flap che compongono la beam wing: a Doha è stato provato un primo elemento quasi piatto che creava un soffiaggio con la parte terminale dell’estrattore, mentre il secondo elemento era a massima incidenza.
Alfa Romeo C43: la nuova beam wing con i due elementi ridisegnati per Doha
Photo by: Jon Noble
Ricordiamo che il tracciato del GP del Qatar richiede un carico aerodinamico medio-alto e per lo più le squadre sono andate a cercare la massima spinta verticale dopo aver constatato l’assoluta carenza di grip del nuovo asfalto associato alla sabbia del deserto che si deposita sul manto grazie al vento che soffia sempre con una certa regolarità.
L’Alfa Romeo nella Sprint Race di ieri ha colto un decimo posto con Valtteri Bottas che non ha fruttato punti: la squadra svizzera negli ultimi nove GP ha collezionato solo un punto con il finlandese a Monza. Il bottino è decisamente deludente e lo staff tecnico che ora è diretto da James Key non si arrende al penultimo posto, dal momento che la Haas si trova solo due lunghezze più avanti…
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