MotoGP | Bastianini: "Mi devo ancora cucire addosso questa Ducati"
Enea Bastianini fatica nel venerdì di libere a Silverstone e resta fuori dalla Q2, con il 15° tempo. Anche se ristabilito fisicamente, il pilota Ducati non ha ancora un buon feeling con la sua Desmosedici GP23, che sta pian piano imparando a conoscere.
Il rientro dalla pausa estiva ha portato la MotoGP a Silverstone, dove nella giornata odierna sono andate in scena le prime libere con il nuovo format, che vedeva la lotta per la Q2 solo nel secondo turno. A restare fuori è sorprendentemente una Ducati, quella ufficiale di Enea Bastianini. Il romagnolo, pur essendo nuovamente al 100% dopo il lungo infortunio che gli ha fatto saltare gran parte della prima parte di stagione, non è sembrato a proprio agio né con la moto né sul tracciato inglese.
Il portacolori ufficiale Ducati è rimasto fuori dall’accesso diretto alla fase decisiva di qualifica e domani la strada sarà in salita per provare a recuperare terreno. Tuttavia, non sarà semplice perché il feeling con la sua Desmosedici GP23 non è ancora al meglio: “Speravo meglio, devo dire la verità. Non ho fatto una grande giornata. Nelle FP2 mi aspettavo uno step in avanti, invece non è arrivato. Credo che con la gomma morbida non avessimo fatto la differenza che hanno fatto gli altri. Ho pompaggi un po’ ovunque, ma soprattutto non riesco a tenere la linea in mezzo alle curve e col gas. Quindi devo risolvere questo aspetto”.
Stare lontano dalle gare per diverso tempo, il recupero da un infortunio e la fretta nel dover familiarizzare con una moto nuova restando indietro rispetto alla concorrenza: questo mix ha portato Bastianini a dover recuperare terreno e sta lavorando ora su aspetti che i propri compagni di marca hanno già sistemato: “È un insieme, diciamo che non è semplice, perché vedere che non arrivi subito dove vuoi dà fastidio. È normale, non lo sarebbe il contrario. Però devo accettare questa cosa e andare per gradi, cercare di capire dov’è il problema. È anche vero che questa moto è diversa da quella vecchia, quindi devo cercare di guidare anche io in modo un po’ differente. Però me la devo cucire addosso, perché se no così non sono competitivo”.
Uno degli aspetti che destabilizza maggiormente Enea, è quello di ritrovarsi a lottare con i propri punti forti. O meglio, quelli che fino allo scorso anno erano tali e che ora si sono trasformati in tallone d’Achille: “L’ingresso e la percorrenza erano i miei punti forte, ma adesso non lo sono più, anzi. Sono i miei punti deboli. Ritrovarmi senza il mio punto forte non mi fa fare la differenza al momento. Però le cose stanno così, quindi dobbiamo cercare una soluzione. Tutti gli altri piloti Ducati l’hanno trovata, io ovviamente avendo fatto meno gare ci sto mettendo più tempo. Però sono sicuro che arriveremo a una conclusione”.
Uno dei grandi protagonisti del Gran Premio di Gran Bretagna sarà sicuramente il meteo. La variabile pioggia può giocare un ruolo fondamentale, tuttavia Bastianini preferirebbe si mantenessero le condizioni di asciutto per poter proseguire il lavoro di sviluppo e fiducia da instaurare con la sua Ducati ufficiale: “La pioggia domani? Secondo me è un male perché non posso continuare il mio lavoro. Ma in caso di pioggia, andiamo avanti lo stesso. Cerco di fare il mio meglio…la priorità sarà entrare in Q2”.
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