Krack avverte su piani per la sprint: "F1 non deve perdere suo DNA"
Il Team Principal dell'Aston Martin ha espresso la sua opinione sulle ultime modifiche volute da Liberty Media in merito al nuovo format per la sprint race, che potrebbe vedere l'introduzione di una seconda sessione di qualifiche. Krack ha suggerito che, per quanto la F1 stia andando incontro a un'evoluzione, non deve perdere il suo DNA.
Da qualche anno a questa parte, la Formula 1 ha avviato un processo di rinnovamento per tentare di attirare nuovo pubblico e incrementare la spettacolarità dello sport. Per questa ragione Liberty Media ha sviluppato il format della sprint race, il quale prevede una seconda gara nel weekend ma su una distanza ridotta rispetto alla classica corsa della domenica.
Un’idea che ha creato sentimenti contrastanti, tra chi ha apprezzato e chi, più legato alla tradizione, ha bollato l’idea come fallimentare, anche perché toglie parte di quella sensazione di attesa che si vene a creare durante il fine settimana. Ciononostante, la Formula 1 ha deciso di puntare e spingere forte su questo nuovo format, aumentando il numero di appuntamenti da tre a sei.
Il primo Gran Premio con la sprint race sarà il prossimo, in Azerbaijan, idea che ha lasciato molti Team Principal perplessi data la natura del circuito che spesso porta a incidenti piuttosto importanti, sia dal punto di vista dei costi che dei tempi per le riparazioni.
“Sono nervoso per una sprint a Baku perché non c'è abbastanza tempo per riparare un danno grave, perché subito dopo lo sprint ci sono i coprifuoco e la mattina hai solo tre o quattro ore per riparare la macchina se è molto danneggiata. Quindi c'è un rischio elevato, ma è lo stesso per tutti e credo che a Baku non sia così difficile sorpassare”, ha spiegato Mike Krack, Team Principal dell’Aston Martin.
Al di là delle scelte in merito ai luoghi in cui disputarla, per la sprint di Baku ci dovrebbero essere ulteriori novità con l’introduzione di una seconda sessione di qualifica.
Questa modifica andrebbe a modificare anche la preparazione del Gran Premio, con i team che avrebbero solo una sessione di prove libere il venerdì mattina, quando la pista è generalmente meno indicativa, mentre la seconda sessione, comunque attualmente con modifiche limitate a causa del Parc Fermé, sarebbe eliminata per favorire una seconda qualifica.
Mike Krack, Team Principal, Aston Martin F1
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
In questo modo si andrebbero a diversificare le qualificazioni per la sprint e per la gara principale con due griglie di partenza potenzialmente differenti. Tuttavia, non tutti sembrano apprezzare i continui tentativi di Liberty Media di revisionare il format, tra cui Max Verstappen, il quale non aveva risparmiato critiche sull’idea di ridurre il numero di sessioni di prove libere.
Anche Krack ha espresso la sua opinione sul tema avvertendo che, per quanto compresa la necessità della Formula 1 di evolversi, il rischio è che proseguendo su questa strada si finisca per snaturalizzarla eccessivamente.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB18, Charles Leclerc, Ferrari F1-75, Carlos Sainz, Ferrari F1-75, George Russell, Mercedes W13, e il resto delle auto della Sprint race
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
“Penso che la F1 debba evolversi in generale, ma anche che debba mantenere il suo DNA. Ci sono state discussioni costruttive su come raggiungere questo obiettivo, perché è necessario comprendere gli interessi di tutte le parti interessate, cosa che noi facciamo”.
“Ma abbiamo anche tempi molto stretti per quanto riguarda i regolamenti, la disponibilità degli pneumatici, il chilometraggio dei motori e tutto il resto. E tutti questi aspetti devono essere presi in considerazione per cercare di trovare un compromesso ragionevole. E forse a un certo punto bisogna anche mettere da parte l'interesse di un singolo team e guardare al quadro generale”, ha aggiunto il Team Principal dell’Aston Martin.
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