F1 | Verstappen: "Al momento entrambi i titoli sono irrealistici"
Max Verstappen non si è nascosto al termine del Gran Premio d'Italia concluso al sesto posto e ha parlato senza mezzi. Per l'olandese, con le attuali performance della RB20 entrambi i titoli mondiali sono irrealistici, nonostante al momento il tre volte iridato abbia ancora 62 punti di vantaggio in classifica. Serve un cambio di rotta.
Il weekend di Max Verstappen a Monza forse rappresenta l’immagine perfetta della situazione attuale in casa Red Bull, perché il sesto posto finale è un risultato deludente, figlio di un weekend dove la RB20 ha sofferto gli ormai cronici problemi di bilanciamento. Tuttavia, al di là del sesto posto, c’è molto di più da raccontare e l’olandese lo sa, perché è consapevole che, con una Red Bull che sta faticando a tenere il passo della McLaren, le prossime tappe potrebbero rivelarsi ancora più complesse.
Al termine del Gran Premio d’Italia, infatti, il tre volte iridato è stato molto chiaro, spiegando come non solo il costruttori ormai sembra quasi compromesso, dato che la McLaren è a soli otto lunghezze dalla vetta, ma anche il mondiale piloti sembra sempre più difficile da raggiungere.
Anche in questa gara, infatti, Verstappen ha accusato un passivo di più di trenta secondi dalle MCL38, che aumenta a ben 37 secondi se paragonato con la Ferrari di Charles Leclerc, vincitrice in casa. Una situazione difficile da digerire, soprattutto perché i problemi che ora stanno affliggendo la RB20 sono di quelli di cui Verstappen si era lamentato già in tempi non sospetti. Ora, però, il vantaggio sugli avversari si è completamente dissolto e quella che poteva sembrare una cavalcata si è trasformata in una strenua difesa che nemmeno l’olandese sa se riuscirà a portare a termine.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB20
Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images
Partendo dalla gara, chiaramente Verstappen non è soddisfatto, sia perché crede che la sua strategia non sia stata particolarmente ottimizzata, sia perché ha avuto un problema alla Power Unit che lo ha rallentato. Infatti, dopo una trentina di giri anche lo stesso Max è stato avvisato via radio del problema alla sua Power Unit e il fatto che avessero dovuto tagliare potenza, ravvisando per qualche momento anche delle difficoltà nel caricare la batteria.
“È stato piuttosto noioso, eravamo troppo lenti. Il pitstop, ovviamente, mi è costato un po'”, ha detto Max, che nel primo pit ha visto una sosta lenta da sei secondi e mezzo a causa delle difficoltà con la posteriore destra.
“Anche il motore non ha funzionato a pieno regime per la maggior parte della gara, perché abbiamo avuto un piccolo problema. E credo che anche dal punto di vista della strategia avremmo potuto fare un lavoro migliore per essere almeno un po' più competitivi nella lotta o altro. Non avrebbe cambiato la posizione, ma credo che non abbiamo fatto la nostra gara ottimale”.
Verstappen ha detto che non ha il rammarico di essere partito sulla hard, ma più per il modo in cui la Red Bull si è approcciata alla gara, come se avesse corso più sulla difensiva sperando di fare una sosta o che una Safety Car al momento giusto potesse salvare la situazione, mentre poi ha virato sui due pit stop senza ottimizzarli.
Max Verstappen, Red Bull Racing, in Parc Ferme dopo la Qualifica
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Chiaramente il fatto che Lando Norris abbia centrato solo un terzo posto aiuta, perché il britannico ha recuperato otto punti contro un bottino che avrebbe potuto essere sostanzialmente più cospicuo. Ma l’olandese guarda avanti e crede che gli attuali 62 punti di vantaggio potrebbero non essere sufficienti per centrare il mondiale, soprattutto considerando che Red Bull non sembra trovare risposte ai problemi di bilanciamento che stanno affliggendo la vettura nonostante i tanti esperimenti che hanno visto Max tornare su un fondo mix tra parti vecchie e nuove.
"Al momento, entrambi i campionati non sono realistici", ha dichiarato senza mezzi termini Verstappen.
"Ho detto molto e ora spetta al team apportare molte modifiche alla vettura, perché in pratica siamo passati da una macchina molto dominante a una macchina inguidabile nel giro di sei-otto mesi. Per me è una cosa molto strana e dobbiamo davvero stravolgere la vettura. Per come siamo messi al momento, siamo messi male dappertutto, quindi abbiamo bisogno di molti cambiamenti", ha aggiunto l’olandese che ripete ormai le stesse cose da diverse mesi. A peggiorare la situazione è il fatto che alcuni problemi fossero stati già sottolineati in tempi non sospetti.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB20
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Quando gli è stato chiesto se la mancata vittoria del poleman Norris rappresentasse un aspetto positivo, naturalmente Verstappen ha accolto positivamente il fatto che l’inglese non abbia centrato il bottino pieno, ma ciò non è il fatto che lo preoccupa davvero, preferendo guardare alla situazione all’interno del proprio team: "In un certo senso sì, ma non è così che mi piace guardare al campionato. Dobbiamo partire dalle nostre fortune e oggi e tutto il weekend è stato molto negativo.
Sabato la Red Bull ha avuto un colloquio decisivo per esaminare le modifiche che dovrà apportare alla sua RB20 nelle prossime settimane, con Verstappen che ritiene di non avere più nulla da dire dopo aver messo in guardia la squadra sul comportamento della sua vettura da diversi mesi a questa parte.
"Era chiaro a tutti cosa dovevamo fare. È solo che ora dobbiamo invertire la rotta. Non è facile farlo molto rapidamente. L’obbiettivo è di renderla di nuovo più guidabile. La macchina è inguidabile. Abbiamo un enorme problema di bilanciamento e questo, ovviamente, non solo su un giro, ma anche in gara".
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