F1 | Tsunoda: "Il legame AlphaTauri-Red Bull serviva già 3 anni fa"
Yuki Tsunoda ha accolto positivamente la notizia che nei prossimi mesi si intensificherà il rapporto tra AlphaTauri e Red Bull, in modo da dare nuova linfa alla squadra faentina. Tuttavia, secondo il giovane giapponese, questo legame rafforzato tra le due scuderie avrebbe dovuto essere già sperimentato tre anni fa, prima del cambio regolamentare introdotto nel 2022.
Da diversi anni il futuro dell’AlphaTauri è oggetto di notevoli speculazioni, le quali si sono intensificate durante questa stagione a causa dei risultati deludenti del team. Dopo un 2022 in ombra e le numerose promesse degli ingegneri nella pausa invernale, Franz Tost e Helmut Marko si aspettavano qualcosa di più dalla scuderia faentina, la quale non ha però raggiunto gli obiettivi sperati.
Per questo, negli ultimi mesi è stato deciso di riorganizzare la struttura dirigenziale e tecnica della squadra. La novità più importante è sicuramente quella dell’addio di Franz Tost e dell’arrivo, ancora da definire per quanto riguarda i tempi, di Laurent Mekies come nuovo Team Principal, a cui va aggiunto l’ingresso di Peter Bayer in qualità di amministratore delegato.
Helmut Marko ha confermato che è stata presa la decisione di mantenere all'interno del gruppo l'AlphaTauri, ma il fulcro delle operazioni si sposterà nel Regno Unito, più vicino alla casa madre Red Bull, dove attualmente il team ha già dei tecnici. Ciò consentirà al team di continuare a potenziare il reparto a Bicester e di migliorare la sinergia con la Red Bull, potendo così anche contenere i costi. Tuttavia, la sede principale rimarrà a Faenza, dove la squadra dispone delle proprie strutture.
Yuki Tsunoda, AlphaTauri
Photo by: Red Bull Content Pool
A parlare di queste novità è stato uno dei due piloti del team, Yuki Tsunoda, il quale ha spiegato il percorso che ha portato al cambio di direzione tecnica. Dopo un 2022 deludente, Red Bull aveva deciso di dare ancora fiducia alla scuderia garantendo un periodo di tempo in cui, però, si richiedevano progressi importanti. Miglioramenti che non sono arrivati, spingendo la casa di Milton Keynes a una profonda revisione della struttura dirigenziale e tecnica di AlphaTauri: “Sicuramente, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni che abbiamo visto negli ultimi due anni, non erano proprio al livello che volevamo, soprattutto l'anno scorso. Quindi penso che probabilmente abbiamo pensato di dover cambiare qualcosa”.
“Ci avevano dato la possibilità di lavorare per un altro anno, ma la situazione non è migliorata molto, quindi penso che sia una buona cosa avere una connessione molto più stretta tra Red Bull e AlphaTauri. Probabilmente avrebbe dovuto essere così già tre anni fa. Ma in ogni caso. Sono piuttosto ottimista. Penso che una maggiore collaborazione con Red Bull dovrebbe essere complessivamente migliore”, ha raccontato il giapponese.
L'orientamento è chiaro: basarsi quanto più possibile sul lavoro completato dalla Red Bull, ovviamente nei limiti imposti dal regolamento. Marko ha inoltre rivelato che l’ampia riorganizzazione si estenderà anche alla dicitura AlphaTauri, con il team che cambierà nome in seguito all’arrivo di nuovi sponsor. Tsunoda ha spiegato che, nonostante fosse chiaramente a conoscenza delle novità in termini di organizzazione tecnica e dirigenziale, in realtà non era stato informato del cambio di nome. “Come nome non so cosa succederà, l'ho appena sentito. In realtà, è stata la prima volta che ho visto che cambierà, quindi non mi influenzerà molto, credo. Quindi vediamo come va”.
Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04
Photo by: Red Bull Content Pool
Tra gli aspetti positivi di questa stagione c’è proprio lo stato di forma del giovane nipponico, il quale si è distinto per qualche bella prestazione, raggiungendo in più occasioni la zona punti nonostante una AT04 che non si è dimostrata particolarmente veloce. Essendo il pilota di maggior esperienza all’interno della squadra dopo l’addio di Pierre Gasly, Tsunoda si è dovuto assumere maggiori responsabilità: “Direi che mi sento più a mio agio. E direi che la mentalità è un po' diversa, come se avessi un obiettivo più chiaro di ciò che devo fare e sapessi qual è il mio ruolo preciso nella squadra”.
“Per Nyck è il primo anno in Formula 1, mentre io sono al terzo anno in questa squadra. Quindi so di poterli aiutare più di un altro pilota nella scelta della direzione da prendere e mi sento più responsabile. Allo stesso tempo mi diverto a vivere questo tipo di situazione. E posso dire che la squadra conta su di me più dell'anno scorso. Quindi ne sono felice. Mi sento responsabile, questo mi rende ancora migliore, con una mentalità più forte in gara, un approccio migliore, una preparazione migliore, quindi sono contento di questo”, ha aggiunto Tsunoda.
Il giapponese ha anche svelato che nelle ultime settimane ha parlato in più occasioni con Helmut Marko, il quale si è detto soddisfatto delle prestazioni del giovane portacolori dell’AlphaTauri: “Abbiamo conversato costantemente e finora è molto soddisfatto della performance, quindi è molto contento”.
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