F1 | Stella: "Dicono che le pance non contino tanto? Pinocchio!"
Andrea Stella, team principal della McLaren, dice la sua sull'importanza delle pance sulle vetture a effetto suolo che stanno correndo in Formula 1.
Uno dei principali motivi di interesse della prima metà della stagione 2023 di Formula 1 è stata legata ai cambiamenti di filosofia e di concetto delle proprie monoposto fatti da alcuni team, specialmente quelli più in difficoltà dopo le prime gare. Tra questi spiccano i nomi di Ferrari, Mercedes e McLaren.
Tutti e tre, per motivi differenti, si sono trovati a inseguire o, addirittura, molto più indietro del previsto. Per questo nel corso dell'anno sono arrivati pacchetti evolutivi rivoluzionari dal punto di vista concettuale.
La Ferrari ha abbandonato il concetto in-wash delle proprie pance. Mercedes, invece, ha proprio fatto spuntare le pance stesse dopo aver provato il concetto size-zero nel 2022 e averlo colpevolmente ripetuto all'inizio di questa stagione sulle W14. McLaren, invece, per via della preparazione della nuova galleria del vento e a una ristrutturazione dell'organigramma tecnico era partita con una MCL60 quasi fanalino di coda dopo aver conteso il quarto posto nel Mondiale Costruttori ad Alpine sino a pochi mesi prima.
Tanti hanno scelto di seguire il concetto di pance studiate e realizzate dal gruppo di lavoro diretto da Adrian Newey. Il concetto downwash delle pance delle RB18 prima e delle attuali RB19 ha fatto scuola e ha costretto quasi tutti - meno la Haas - a convergere in quella direzione.
Eppure diversi team che hanno apportato quel tipo di modifiche alle rispettive monoposto hanno tentato di minimizzare gli effetti portati dal cambiamento di filosofia delle pance, nonostante queste siano state incisive nel miglioramento delle prestazioni. Si ritiene infatti che il modo in cui le pance aiutano il flusso d'aria a passare sopra e intorno alla vettura e al fondo sia assolutamente fondamentale per le prestazioni.
A tal proposito Andrea Stella, team principal della McLaren, ha detto la propria asserendo che le modifiche alle pance abbiano fatto e stiano facendo la differenza: "Se c'è qualche squadra che dice che la carrozzeria e le pance non hanno effetto nei regolamenti attuali, allora ci sono alcuni nasi lunghi, in stile Pinocchio".
"Ogni aerodinamico, dalla simulazione alla galleria del vento, fino ai dati misurati in pista, sa che le due cose lavorano insieme. E' un'ulteriore dimensione che rende interessante questa attività, perché in realtà vediamo quanta varietà abbiamo raggiunto dal punto di vista della forma delle pance e del modo in cui queste interagiscono con il fondo".
"Ora sembra che tutti i team stiano convergendo verso la stessa direzione e credo che questo processo possa continuare sempre di più in futuro".
Stella è convinto da tempo che, sebbene i fondi delle monoposto attuali di F1 sia importante per le prestazioni, l'efficacia della zona inferiore delle macchine può essere aumentata notevolmente con il giusto design delle pance.
Una pancia larga aiuta a innescare il flusso d'aria per sigillare meglio il fondo, in modo simile a quanto facevano le minigonne nella precedente era dell'effetto suolo per aumentare la deportanza. Parlando dei vantaggi delle pance realizzate dalla Red Bull, Stella ha detto: "Non parlerei semplicemente di deportanza. Direi che le pance sono larghe. Credo che sia il concetto principale che sembra interagire molto bene con il fondo, perché le pance, in parole povere, agiscono un po' come minigonne".
"Dal punto di vista aerodinamico, le pance ampie favoriscono l'aspirazione nel fondo. E' questo il concetto di cui sembra non si possa fare a meno se si vuole massimizzare l'aspirazione nel fondo e il carico sulla vettura. Ed è chiaro che tutti stiano convergendo in questa direzione", ha concluso il team principal della McLaren.
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