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Formula 1 GP degli Stati Uniti

F1 | Sprint predittiva? Horner: invertire i primi 10 in griglia

Verstappen continua a vincere con la Red Bull, ma il format della gara Sprint non gli piace perché toglie imprevedibilità al GP vero e prorio, dando una cartina al tornasole di quello che accadrà domenica. Hamilton e Leclerc, invece, sostengono il format, e Horner spinge per aggiungere qualche elemento di indecisione come invertire le prime dieci posizioni sulla griglia di partenza o aumentare i punti in palio.

Lando Norris, McLaren MCL60, Carlos Sainz, Ferrari SF-23, Oscar Piastri, McLaren MCL60

Max Verstappen più risultare o meno simpatico, ma in quanto a coerenza è esemplare. Nella conferenza stampa seguita alla sua terza vittoria stagionale in una gara sprint, gli è stato chiesto se ha cambiato idea in merito alla corsa di cento chilometri, da sempre mal digerita dal campione del mondo.
“La adoro, è fantastica – ha risposto Verstappen con una vena ironica sottolineata da un sorriso – ma se volete la mia opinione sui weekend sprint, ribadisco che non ne sono davvero entusiasta. Per quanto mi riguarda trovo fantastico avere una sola qualifica nell’arco del fine settimana, un momento clou in cui metti tutto in gioco. Oggi ho ottenuto la pole position, ma poi pensi che è solo sabato e che ci sono pochi punti in palio”.

Hamilton, Verstappen e Leclerc discutono in conferenza stampa sulla validità della gara Sprint

Photo by: FIA Pool

Hamilton, Verstappen e Leclerc discutono in conferenza stampa sulla validità della gara Sprint

“Oltre a questo – ha proseguito Max – dopo la gara sprint tutti sanno più o meno cosa accadrà domenica, i valori in campo in termini di ritmo sono chiari, e trovo che questo aspetto tolga un po' di pathos in vista del Gran Premio. Se non ci fosse stata la corsa sprint avremmo ancora molti dubbi in vista della gara vera e propria, ed anche chi accende la televisione non avrebbe le idee chiare su come andrà”.

A questo punto è intervenuto Lewis Hamilton: “Max, trovo che tu sia un po' annoiato…”.

“Non è che mi annoio – ha risposto Verstappen - ma se fossi un fan rimarrei semplicemente deluso perché dopo la gara sprint hai la fotografia di quanto accadrà nel Gran Premio. Se non ci sarà nulla di strano, abbiamo tutti l’idea di come andranno le cose, e questo aspetto toglie quella magia di metterti davanti alla televisione senza riferimenti per vedere se quanto visto in qualifica sarà o meno confermato in gara”.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG, controlla la paratia laterale dell'ala anteriore dopo la gara Sprint

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG, controlla la paratia laterale dell'ala anteriore dopo la gara Sprint

Per Hamilton è una questione di ruoli. “Quando insegui la prospettiva cambia – ha spiegato Lewis – per quanto mi riguarda sarà una gara divertente, diciamo che mi piace avere l’opportunità di scendere in pista e provare a spremere tutto dalla monoposto. Poi possiamo chiederci se è un format migliorabile, e credo che ci sia sempre qualcosa di meglio da poter provare, ma per quanto mi riguarda credo che per il pubblico il weekend sprint sia più emozionante, e personalmente mi piace molto il venerdì dei fine settimana sprint anche perché c’è una sola sessione di prove libere”.

“Posso confermare che anche nel mio caso avere a disposizione solo sessanta minuti di free-practice per poi andare subito in qualifica è più stimolante – ha aggiunto Leclerc – trovo che tre sessioni di prove libere siano troppe. Poi ci sono aspetti che si possono perfezionale, in Qatar la gara sprint è stata molto intensa ed emozionante perché eravamo divisi nella scelta delle mescole di pneumatici, chi è andato forte nei primi giri ha pagato nel finale, qui ad Austin però non è stato così”.

La corsa molto lineare di ieri ha messo a dura prova anche Christian Horner. “Forse manca un elemento di indecisione – ha spiegato il team principal della Red Bull – magari potrebbe essere un’idea invertire le prime dieci posizioni sulla griglia di partenza, o aumentare i punti in palio, così da convincere i piloti a prendersi qualche rischio in più. Dobbiamo essere aperti in modo da accettare dei correttivi al formato, ma trovo che il concetto di base sia buono. Poi, nulla vieta di poter provare delle novità al fine di renderlo più emozionante per lo spettatore”.

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