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Analisi

F1 | Mercedes: il pilota è troppo avanti, quanti problemi!

Hamilton non ha fatto mistero delle sue difficoltà nel guidare la W14, la monoposto con il posto guida più avanzato: la coraggiosa scelta di progetto era finalizzata ad avere un fondo più lungo, ma il layout varato a Brackley non ha dato i frutti che i tecnici si aspettavano. Cerchiamo di scoprire perché da Imola potrebbero sparire le fiancate "zeropod" che hanno caratterizzato le vettura della Stella nelle ultime due stagioni.

Confronto tra l'abitacolo della Mercedes W14 e quello della Red Bull RB19

Lewis Hamilton in Australia ha parlato in modo chiaro delle difficoltà di guida dovute a una posizione dell’abitacolo troppo avanzata: la Mercedes W14 è l’unica F1 che ha sistemato il pilota così avanti, mentre la Red Bull, che domina il mondiale, ha fatto una scelta drasticamente opposta, con il conduttore più spostato indietro.

A Brackley hanno scommesso sulla possibilità di disporre di canali Venturi più lunghi per creare con il fondo una maggiore downforce, mentre a Milton Keynes hanno fatto un ragionamento diametralmente opposto: allontanare il più possibile le pance dalle ruote anteriori, per evitare che le turbolenze della scia possano sporcare il flusso destinati al fondo.

Si tratta di due scelte di progetto che testimoniano approcci al regolamento delle monoposto a effetto suolo molto diverse, che hanno portato a layout con distribuzioni dei pesi parecchio differenti.

Confronto sulla posizione di guida di Red Bull, Ferrari e Mercedes

Confronto sulla posizione di guida di Red Bull, Ferrari e Mercedes

Photo by: Uncredited

Mike Elliot, direttore tecnico Mercedes, per mantenere un fondo più lungo (che è anche più pesante) si è ingegnato spostando le bocche delle pance più indietro, per allontanare le prese dei radiatori dalla ruota anteriore e, per carenare il cono superiore anti-intrusione laterale, si è inventato un geniale profilo alare separato dalle fiancate che fa da vassoio anche agli specchietti.

La posizione dei retrovisori, infatti, è condizionata dalla collocazione del pilota nel cockpit, mentre il cono anti-intrusione è fissato in un volume che lascia una libertà di soli 50 mm. Diventa più chiaro, quindi, perché la Mercedes abbia scommesso su un concetto rivoluzionario come quello delle “zeropod”. Disporre dell’ala centrale tanto sulla W13 che sulla W14 ha permesso di miniaturizzare le fiancate, avendo incastrato i radiatori in uno scasso del telaio nella zona del serbatoio di benzina.

Dettaglio dell'ala centrale della Mercedes W14

Dettaglio dell'ala centrale della Mercedes W14

Photo by: Giorgio Piola

I vantaggi aerodinamici che avevano visto in galleria del vento dovevano essere tali da giustificare un progetto molto diverso dagli altri, ben consapevoli che la posizione avanzata del pilota nell’abitacolo avrebbe avuto degli effetti anche sulla distribuzione dei pesi, il disegno delle sospensioni e, quindi, sul comportamento dinamico della macchina.

La doppietta della Mercedes nel GP del Brasile ha portato fuori strada i tecnici di Brackley che si sono convinti che, probabilmente, non era sbagliato il layout della vettura e si potevano mantenere i concetti della vituperata W13.

Confronto Mercedes W13 e W14

Confronto Mercedes W13 e W14

Photo by: Giorgio Piola

I fatti, invece, hanno testimoniato che la W14 non risponde alle aspettative della Stella, per cui già nell’inverno era stato varato un piano di revisione della vettura che si vedrà da Imola, sebbene sia stato fatto un tentativo di allontanare le bocche dei radiatori dalla rruota anteriore per avere una minore influenza negativa delle turbolenze.

“Sono seduto più vicino alle ruote anteriori di tutti gli altri piloti. L’abitacolo è troppo vicino all’asse anteriore. Sembra di essere seduti a sbalzo ed è una strana sensazione: almeno io faccio fatica a percepire le reazioni della vettura rispetto a essere al centro della macchina come sempre. Per il futuro dovremo cambiare”.

Ma si parla di 2024, perché a Brackley non hanno né risorse per i limiti del budget cap, né tempo per costruire un nuovo telaio, per cui la macchina di Imola sarà solo un’evoluzione della W14 che è stata pensata per permettere alla freccia nera di girare con un’altezza da terra minore, in modo da produrre un carico aerodinamico maggiore dopo aver risolto i problemi relativi al porpoising, il fastidioso saltellamento in rettilineo.

Aspettiamoci, quindi, che l’ala centrale (che è estraibile e non è parte del telaio) possa essere tolta e cambi il disegno delle pance, rinunciando al concetto “zeropod” (sulla W14 le bocche dei radiatori sono diventate più strette ed alte rispetto alla W13) per andare in direzione di Red Bull e Aston Martin che sotto alle prese di raffreddamento hanno creato un grande scavo che permette di portare un flusso molto energizzato sul fondo.

Red Bull Racing, confronto del passo RB18 e RB19

Red Bull Racing, confronto del passo RB18 e RB19

Photo by: Giorgio Piola

La fiancata della RB19 ha la forma di un grande bargeboard del recente passato e ha il compito di tenere lontane dal corpo vettura le turbolenze della scia anteriore. Adrian Newey si è concesso il lusso di inclinare i bracci della sospensione anteriore verso l’avanti, aumentando il passo della vettura per allontanare la ruota davanti alle pance.

La Mercedes difficilmente potrà andare nella stessa direzione perché l’interasse sembra già vicino al limite regolamentare dei 3.600 mm. E’ molto più probabile che venga rivista la sospensione posteriore per consentire alla W14 un migliore controllo delle altezze.

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