F1 | McLaren: il test di Imola utile al rilancio di Woking
Lando Norris e Oscar Piastri si sono alternati al volante della McLaren MCL35 M, vale a dire la monoposto che nel 2021 aveva colto il quarto posto nel mondiale Costruttori, vincendo con Daniel Ricciardo il GP d'Italia a Monza. L'australiano ha chiuso la sessione nel pomeriggio alternando gomme da 13 pollici di diverse mescole. La monoposto era strumentata per cui è facile che si sia cercata una comparazione con la galleria del vento per verificare che adesso la correlazione sia stata trovata per davvero.
La McLaren ha concluso la due giorni di test privati all’Enzo e Dino Ferrari con i due piloti titolari che si sono alternati al volante della MCL35M, vale a dire la monoposto del 2021, ultima del regolamento che ha preceduto l’avvento delle macchine a effetto suolo.
Questa mattina è stato il turno di Lando Norris, mentre a chiudere i lavori è toccato a Oscar Piastri: per entrambi i piloti si è trattato di una buona occasione per effettuare un buon allenamento in vista del GP dell’Emilia Romagna in programma a Imola il 21 maggio.
I conduttori di Woking hanno avuto l’opportunità di tornare al volante di una vettura papaya dopo il GP d’Australia, in attesa che arrivi l’appuntamento sul cittadino di Baku fra tre settimane. Andrea Stella, comunque, non ha programmato la trasferta in riva al Santerno solo per offrire a Norris e Piastri un’opportunità di training.
La McLaren è molto probabile che abbia svolto un accurato lavoro di raccolta dati con la vettura che due anni fa aveva vinto il GP d’Italia a Monza con Daniel Ricciardo e che aveva conquistato il quarto posto nel mondiale Costruttori dietro ai tre team top (Red Bull, Mercedes e Ferrari).
Oscar Piastri, McLaren MCL35 M, nel test di Imola
Photo by: Davide Cavazza
Il team principal di Orvieto non aveva fatto mistero che il team aveva perso la correlazione fra la galleria del vento e la pista, tant’è che la MCL60 che ha iniziato la stagione 2023 ha raccolto punti importanti a Melbourne che l’hanno portata all’improvviso al quinto posto del campionato Costruttori, ma le prestazioni della vettura non sono ancora quelle che a Woking si aspettano in attesa dei pacchetti di novità che cominceranno a vedersi a Baku.
La sensazione, quindi, è che la McLaren abbia sfruttato una macchina di cui conosce tutti i dati per effettuare un confronto pista – sistemi di simulazione per validare la ritrovata piena funzionalità del wind tunnel. Un passaggio importante, strategico per riprendere il cammino nell’evoluzione della MCL60.
Altrimenti non si spiega perché i piloti abbiamo utilizzato gomme (ovviamente da 13 pollici) di mescole diverse per run brevi da 5-6 giri. Sul lato destro del cofano motore i tecnici McLaren avevano montato una camera utile a controllare il comportamento degli pneumatici e registrare delle informazioni.
Tanto Piastri quanto Norris si sono resi disponibili a fare selfie e firmare autografi quando hanno lasciato l’Enzo e Dino Ferrari soddisfatti per il lavoro portato a termine.
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