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Intervista
Formula 1 GP del Giappone

F1 | Leclerc: “McLaren preoccupante se si confermasse in Qatar”

Nonostante i tentativi, a Suzuka la McLaren non è mai stata alla portata della Ferrari. Un dato che non ha sorpreso Charles Leclerc, il quale era ben consapevole che la MCL60 avrebbe ben figurato sulla pista giapponese. Tenendo a mente questi elementi, il monegasco non si è detto preoccupato, ma la situazione potrebbe cambiare se la squadra britannica dovesse confermarsi rapida anche in Qatar.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Nonostante l’ottimismo dopo al termine delle qualifiche del sabato, grazie anche al bel giro di Leclerc che gli aveva permesso di concludere al quarto posto a pochi centesimi dalle due MCL60, in casa Ferrari era chiaro che riuscire a battere la McLaren sulla lunga distanza sarebbe stata un’impresa ardua.

Le previsioni sono state confermate e Ferrari si è dovuta accontentare di un quarto e un sesto posto con i suoi due portacolori. La miglior speranza della Rossa era infatti non tanto quella di battere la squadra di Woking sul puro degrado degli pneumatici, ma provare a sopravanzarne almeno una in partenza per poi tentare di resistere quanto più a lungo possibile giocando anche di strategia.

Tuttavia, allo spegnimento dei semafori Charles Leclerc è stata autore di una partenza a rilento, che Ferrari via radio ha spiegato sottolineando come non si sia trattato di un errore di procedura da parte del monegasco, bensì qualcosa legato ai parametri che si aspettava il team in termini di grip.

Concluso il periodo di Safety Car dovuto ai diversi incidenti nel corso dei primi giri, il monegasco è rimasto a circa un secondo e mezzo da Oscar Piastri, scivolato nel frattempo in terza posizione, quantomeno prima che McLaren decidesse di richiamare l’australiano per passare al primo set di hard. La gomma nuova ha permesso a Piastri di guadagnare diversi secondi aprendo un discreto margine, che poi Leclerc ha provato a richiudere districandosi nel traffico di Alonso e delle due Alpine.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Lando Norris, McLaren MCL60, Oscar Piastri, McLaren MCL60, Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Lando Norris, McLaren MCL60, Oscar Piastri, McLaren MCL60, Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Dopo che le due McLaren si sono scambiate le posizioni tornando alla situazione pre-sosta, la squadra di Maranello ha effettivamente tentato qualcosa di differente a livello strategico, suggerendo a Leclerc di iniziare ad aumentare il ritmo per riportarsi in una finestra utile per tentare un undercut. Tuttavia, Piastri ha reagito prontamente, migliorando a loro volta il passo, a dimostrazione di come il pilota della McLaren con quella gomma hard avesse ancora qualche decimo nel taschino da giocarsi al momento giusto.

È proprio in quel momento che il Ferrarista si è reso conto che le McLaren fossero ormai definitivamente fuori portata: “Oggi abbiamo raccolto il massimo. Ad un certo punto, in realtà, avevo pensato di poter duellare con le McLaren, ma Lando ha iniziato a spingere ed era più veloce di noi. Anche Oscar alla fine dello stint ha iniziato a spingere ed era più veloce di noi. Oggi abbiamo raccolto il massimo che potevamo”, ha spiegato Leclerc.

Nonostante l’ottimo passo mostrato dalle due MCL60 e i progressi nella parte centrale della stagione, il pilota della squadra di Maranello non si dice comunque preoccupato, anche perché era consapevole che la McLaren avrebbe ben figurato a Suzuka, pista che ben si adatta alle caratteristiche della loro vettura. “Sì e no, perché già a Silverstone andavano molto forte, su piste di questo tipo vanno bene. Sappiamo che sono piste che vanno molto con la loro macchina. Vediamo adesso se si confermano in Qatar. Se si confermano, allora diventa un po’ più preoccupante, ma per adesso non sono preoccupato”.

Lando Norris, McLaren MCL60, Oscar Piastri, McLaren MCL60, Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Lando Norris, McLaren MCL60, Oscar Piastri, McLaren MCL60, Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

“Sappiamo che su questa tipologia di piste sono molto veloci, quindi non è una sorpresa. Sicuramente dobbiamo capire perché nel primo settore ad alta velocità siano molto più veloci di noi, indubbiamente ci guarderemo per capire”.

Con le due MCL60 fuori portata, Leclerc ha iniziato a guardarsi alle spalle, più in particolare alla Mercedes di Lewis Hamilton, che si trovava a circa cinque secondi a dieci giri dalla fine. Per quanto avesse quindi un piccolo margine di sicurezza, il monegasco ha comunque provato a sbarazzarsi di George Russell il più rapidamente possibile, dato il timore che potesse giocare di squadra cercando di rallentarlo per farlo avvicinare a Hamilton. In quel breve lasso di tempo, infatti, il sette volte campione del mondo era stato in grado di ridurre il distacco a circa tre secondi. Alla fine ne è uscita una bella manovra all’esterno di curva due, decisiva per tornare a imporre il proprio ritmo.

“Era importante farla in quel momento. Lewis stava spingendo tanto, andava forte, mi aspettavo che facessero gioco di squadra per farlo passare subito. Quindi sapevo che non potevo perdere tanto tempo e avevo gestito anche gli pneumatici prima, quindi mi era rimasta un po’ di gomma. Sapevo che dovevo prendere qualche rischio in più, ma alla fine è stato un bel sorpasso”, ha spiegato Leclerc.

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