F1 | Imola e Monza: un progetto insieme per salvare i due GP
Marco Panieri, Sindaco di Imola, e Paolo Pilotto, Sindaco di Monza, hanno deciso di collaborare nel tentativo di salvare due GP di F1 in Italia, anziché iniziare una pericolosa guerra fratricida nella speranza che si possa mantenere un appuntamento nel calendario 2026. L'iniziativa è lodevole e Domenicali è pronto a sostenerla: il Governo sarà disposto a sostenere un progetto che esce dalla dimensione di due città e due territori, ma si apre a una sfida che coinvolgerebbe il Paese senza campanili.
Se dovesse succedere lo dovremmo chiamare davvero un… miracolo italiano. Monza e Imola che non si fanno la guerra nella speranza di salvare una delle due gare nel calendario della Formula 1 dal 2025, ma, anzi, hanno deciso di collaborare insieme nel tentativo, non scontato, di mantenere il doppio appuntamento tricolore fino al 2030.
Un sogno che potrebbe diventare realtà, se una volta tanto verranno lasciate da parte divisioni e campanili, per avviare un progetto che non porterà a una guerra intestina di sopravvivenza, ma a una sinergia che dovrebbe ridurre i costi e consentire la permanenza dei GP nel Tempio della Velocità e all’Enzo e Dino Ferrari per altri sette anni, dando la possibilità di programmare degli investimenti in un tempo utile a trasformare i due storici impianti italiani in tracciati in grado di rispondere alle esigenze della F1 moderna.
Quando giovedì siamo entrati nel paddock di Monza, l’aria che si respirava era quella di una nazione che cercava di mettere in sicurezza un Gran Premio dal 2026 in avanti, nella consapevolezza che l’Italia non avrebbe potuto permettersi il GP d’Italia e quello dell’Emilia Romagna con la revisione che Liberty Media intende portare al fee: si parla di 30 milioni di dollari per ciascuno appuntamento. La sensazione era chiara: un GP vive, l’altro muore. Monza manteneva il GP d’Italia e, magari, Imola otteneva il prolungamento al 2026 del contratto, visto che l’alluvione aveva impedito la disputa della gara di quest’anno.
Il clima, però, è cambiato nel weekend e lo scenario si è aperto verso una prospettiva più positiva. Stefano Domenicali, presidente e CEO di F1, ha messo sul tavolo la pregiudiziale economica, ma non ha escluso che l’Italia potesse ancora avere due GP nel calendario, sebbene il promotore del Circus avrebbe richieste per soddisfare almeno una trentina di appuntamenti in una stagione.
Insomma la concorrenza è molto forte e finanziariamente più ricca, tanto più che oggi la F1 ha ritrovato un’attrattività a livello mondiale che ne ha fatto lo spettacolo sportivo più seguito a livello globale. Liberty, quindi, potrebbe puntare al massimo guadagno e l’apertura a tre GP negli Stati Uniti lo dimostra (Miami, Austin e Las Vegas), ma Domenicali non è uno sprovveduto e sa quanto sia importante avere una base di appuntamenti storici che mantengano vivo il DNA della Formula 1, per cui si è aperta una porticina per tentare il miracolo e puntare non al lascia, ma al raddoppia.
Carlos Sainz, Ferrari SF-23, al GP d'Italia finito sul podio
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Il punto di partenza è stato che il Sindaco di Imola, Marco Panieri, e quello di Monza, Paolo Pilotto, non si sono presentati alle trattative di rinnovo uno contro l’altro, ma con l’idea di un progetto unitario. Una rivoluzione se guardiamo al passato, fatto di guerre e divisioni politiche molto forti. E a tutto questo si aggiunge un altro denominatore comune che è L’ACI Italia, da quest’anno organizzatore dei due eventi.
“La sfida è proseguire una storia che stiamo già vivendo – spiega Panieri – è evidente che i due GP non rappresentano più solo le due città o due Regioni, ma la dimensione è diventata quella dell’intero Paese. È una sfida, quindi, che deve essere raccolta da tutti e noi amministratori locali ci siamo già messi all’opera iniziando una collaborazione strategica molto importante”.
Ma per arrivare dove? Perché trovare una copertura di 30 milioni l’anno per due gare sarà molto difficile, tanto più che semplicemente con la biglietteria nessuno dei due appuntamenti può sperare di chiudere con un attivo già alle condizioni attuali. E allora non rischia di diventare un’operazione ad altissimo rischio finanziario?
“L’anno scorso – aggiunge Panieri – avevamo affidato alla JFC l’analisi delle ricadute di un GP e gli studi hanno dimostrato che il GP a Imola genera un indotto di 270 milioni”. Per semplificare possiamo dire la spesa moltiplicata per oltre dieci. L’idea, quindi, è quella di fare un gioco di squadra, allargando le opportunità per garantire un’operazione di visibilità che non deve essere solo di un territorio ma di un intero Paese.
Giorgia Meloni, primo ministro italiano, nel paddock di Monza con Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI Italia
Photo by: Franco Nugnes
E, allora, si può ben capire la presenza di Giorgia Meloni nel paddock domenica e di Matteo Salvini sul podio. La Presidente del Consiglio è stata ospite dell’Hospitality di F1, mentre il vice premier ha parlato con le varie parti coinvolte nel progetto due GP. A livello governativo nessuno ha preso delle posizioni ufficiali, ma è evidente a tutti che l’Italia dovrà adottare una strategia simile a quella degli altri Paesi che investono in F1 per trarre una visibilità planetaria.
“Il Governo – chiude Panieri – ha una grande possibilità: decidere se accompagnare una grande progetto di squadra dove non vince una singola realtà, ma vince l’intero Paese”.
Matteo Salvini, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, riceverà la delega per seguire la fattibilità dei due GP in Italia: il vice premier è consapevole delle grandi opportunità e delle difficoltà che l’operazione prevede. La grande opportunità è di promuovere il Paese su una piattaforma capace della massima visibilità: con due appuntamenti in calendario sarebbe possibile incentivare sia la presenza turistica da noi, sia l’esportazione del Made in Italy. Una partita tricolore da giocare tutti insieme, una volta tanto senza divisioni.
Stefano Domenicali a Monza ha incontrato chi lavora a salvare i GP di F1 di Imola e Monza
Sappiamo che i due impianti devono essere finanziati per effettuare i lavori di ammodernamento, come sappiamo che l'Autodromo di Monza può essere partner fondamentale per aiutare a salvare il Parco colpito da due uragani che hanno abbattuto migliaia di alberi. E Imola con il GP può contribuire alla ripartenza di un territorio che ancora soffre per l'alluvione. Le storie si incrociano, così come le opportunità. Sapremo coglierle? Lo vedremo cosa potrà essere stanziato nella Legge di bilancio. E come si sarà capito chiaramente non si parla di salvare solo le gare di F1: questa volta c'è molto di più nella scommessa...
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