F1 | Ferrari: feritoie aperte per non ridurre la potenza della PU
Dopo aver ridotto la potenza della power unit l'anno scorso a causa dell'inadeguato impianto di raffreddamento per l'aria rarefatta dei 2.200 metri del circuito messicano, i tecnici del Cavallino hanno varato un cofano motore molto aperto: la priorità non è l'efficienza aerodinamica, ma l'affidabilità. L'obiettivo è guadagnare dei punti sulla Mercedes nella lotta per il secondo posto nel mondiale Costruttori.
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Ferrari nel GP del Messico non considera importante l’efficienza aerodinamica, ma è prioritaria l’affidabilità. Il circuito dedicato ai fratelli Rodriguez si trova nella Capitale su un altopiano che si trova a 2.200 metri di altitudine per cui i tecnici devono fare i conti con l’aria particolarmente rarefatta.
Il raffreddamento della power unit 066/10 e dell’impianto frenante sono stati gli elementi principali tenuti in considerazione nella preparazione della seconda trasferta della triplice dopo Austin: il cofano motore è stato aperto al massimo. Le feritoie per lo sfogo del calore sono solo sei ma hanno branchie molto dilatate.
L’anno scorso la Scuderia era stata costretta a ridurre sensibilmente la potenza del motore perché l’impianto di raffreddamento era inadeguato e la rossa aveva rimediato un weekend deludente: la lezione del 2022 con la F1-75 si spera che sia servita e l’aspettativa è di aver adeguato l’impianto alle effettive esigenze di un circuito che si trova in altura, perché almeno sulla carta la pista con i tre lunghi rettilinei dovrebbe adattarsi alle caratteristiche della SF-23.
Dopo il terzo posto di Carlos Sainz rimediato grazie alla squalifica di Lewis Hamilton e l’esclusione di Charles Leclerc per il pattino troppo usurato come sulla Mercedes, la Ferrari ha l’ambizione di contenere alla Stella il secondo posto nel mondiale Costruttori e, quindi, deve recuperare dei punti sulle frecce nere.
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