F1 | Dubbi Aston: sulla vettura di Stroll ha ceduto l'ala posteriore
Durante la gara di Suzuka, Lance Stroll è stato costretto al ritiro dopo che i meccanici hanno riscontrato la rottura dell'ala posteriore. Un danno che ha preoccupato gli ingegneri, che hanno poi chiesto via radio al compagno di squadra, Fernando Alonso, di minimizzare per quanto possibile l'uso dei cordoli, in modo da evitare vibrazioni che potessero portare a cedimenti inaspettati.
Come già sospettava alla vigilia del weekend, il fine settimana giapponese dell’Aston Martin non ha rivelato grandissime soddisfazioni, anche se Fernando Alonso è sicuro che la corsa avrebbe potuto assumere uno scenario differente con una diversa strategia.
L’ottavo posto conquistato con lo spagnolo, con quattro importanti punti per la classifica, utili a contenere la rimonta della McLaren, che negli ultimi appuntamenti ha ridotto considerevolmente il distacco per la lotta alla quarta posizione nel mondiale costruttori.
Il risultato di Alonso si contrappone però al ritiro di Lance Stroll, ma comunque davvero in lizza per una posizione nella top ten già delle qualifiche. Dopo una ventina di giri, infatti, il canadese, che era partito sulla soft, si trovava dietro alle due AlphaTauri a circa una decina di secondi dalla zona punti. Tenendo poi a mente il possibile ritorno delle due Alpine sulla lunga distanza, che disponevano di un assetto abbastanza scarico, così come la singola sosta pianificata per Esteban Ocon.
Lance Stroll, Aston Martin AMR23
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Tuttavia, solamente qualche tornata più tardi, Stroll è stato costretto al ritiro, anche se inizialmente non era stata ben precisata la motivazione, dato che non si vedevano danni apparenti sulla vettura. Dopo la corsa, il Team Principal ha spiegato che il ritiro del canadese è stato dovuto a un problema all’ala posteriore, che ha causato un po’ di apprensione nei box.
“Avevamo un problema all'ala posteriore, che ci preoccupava, e lo abbiamo portato a controllare. E abbiamo deciso che era molto più sicuro fermarsi”, ha infatti spiegato Mike Krack nelle interviste. Un problema che ha coinvolto anche Fernando Alonso, seppur non direttamente. Infatti, nel momento in cui Stroll è stato costretto a parcheggiare la vettura ai box, i meccanici hanno svolto delle analisi preliminari, riscontrando delle fratture negli elementi in carbonio che compongono l’ala posteriore.
Un problema che, secondo Krack, non si era mai verificato prima dell’appuntamento di Suzuka, e questo ha generato qualche preoccupazione all’interno del garage.
Aston Martin AMR23, dettaglio tecnico
Photo by: Giorgio Piola
Per questo, qualche giro più tardi il team si è aperto via radio per comunicare ad Alonso della rottura che si era precedentemente verificata sulla macchina di Stroll, suggerendo di evitare, per quanto possibile, di passare sui cordoli. L’obiettivo era quello di evitare vibrazioni che potessero mettere ulteriormente sotto stress i componenti: “Fernando, per informazione abbiamo riscontrato la rottura dell’ala posteriore sull’altra vettura. La nostra macchina sembra okay da quanto possiamo vedere dai dati, ma se puoi, cerca di usare al minimo i cordoli”.
Utilizzare meno i cordoli significa anche perdere costantemente qualche centesimo al giro, soprattutto su una pista come Suzuka dove spesso i piloti tendono a sfruttare quanto più possibile la pista per trarre il maggior vantaggio. Un esempio è la percorrenza della Spoon, dove spesso alcuni piloti, a seconda degli stili di guida, sfruttano molto il cordolo nella prima parte del curvone, così come attaccando la chicane conclusiva prima di immettersi sul traguardo.
Alla vigilia del weekend, sulla Aston Martin si era visto un sensore per verificare le flessioni dell’ala posteriore posizionato sopra il monopilone.
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