F1 | Domenicali: "2 GP in Italia? Trattiamo, ma servono elementi"
Negli ultimi mesi si è parlato attivamente della possibilità di continuare ad avere due Gran Premi in Italia, continuando ad avere sia Imola che Monza in calendario anche in futuro. Tuttavia, Stefano Domenicali ha tirato il freno a mano sulla trattativa, sottolineando come servano elementi e nuovi investimenti per mantenere la Formula 1 nel nostro Paese. Ad esempio, i lavori a Monza che avrebbero dovuto iniziare dopo il GP non sono ancora cominciati, il che spinge Liberty Media a valutare con attenzione le mosse per il futuro.
Proseguono i lavori per mantenere due appuntamenti di Formula 1 in Italia, sia sul piano contrattuale che su quello dell'ammodernamento delle strutture, uno dei punti critici secondo Liberty Media, che ha chiesto intervenuti rapidi utili ad arrivare al rinnovo dell’accordo. Sia Monza che Imola hanno bisogno di intervenuti specifici, alcuni già in corso, mentre altri devono ancora cominciare, ma si tratta di una delle condizioni poste da Stefano domenicali per proseguire insieme in futuro.
Per quanto concerne la pista lombarda, gli interventi più immediati riguardano la costruzione di nuovi sottopassi e ulteriori percorsi per facilitare il deflusso del pubblico, oltre a una riasfaltatura del tracciato con materiali all’avanguardia a cui si aggiungerà la sistemazione dei cordoli. In un’intervista rilasciata circa un mese fa, Angelo Sticchi Damiani, il Presidente dell’Aci, si era detto fiducioso che questi lavori possano essere conclusi in tempo per la gara del prossimo anno.
Tuttavia, secondo quanto spiegato dall’amministratore delegato della Formula 1, il quale è in costante contatto con gli organizzatori del Gran Premio, i lavori che avrebbero dovuto iniziare subito dopo l’evento di settembre non hanno ancora preso il via. Il completamento dei lavori di rifacimento rappresentano un elemento fondamentale nelle contrattazioni con Liberty Media, soprattutto per arrivare a firmare il rinnovo entro fine 2024, come si augura l’Aci. Quella dei sottopassi e del rifacimento dell’asfalto sarebbe solo la prima parte del progetto di ammodernamento dell’autodromo, perché in futuro si prevede anche la realizzazione di una nuova copertura dei box e di nuove tribune che dovrebbero sostituire quelle smontabili.
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Stefano Domenicali, CEO, Formula 1
“Il tema è cercare di mantenere il passo con i tempi. C’è bisogno di continuare ad investire senza guardare alla storicità di quello che è stato fatto fino ad adesso. Tutto sta nel capire se c’è la volontà del nostro Paese di investire nella F1 come piattaforma sportiva, promozionale e di business, perché la F1 ormai non può essere più gestita a livello privato”, ha spiegato Domenicali parlando alla trasmissione La politica nel pallone di Rai Gr Parlamento.
“Tutti i Paesi in cui siamo presenti investono direttamente per far crescere, in questo caso è il nostro Paese che deve fare una scelta precisa. C’è bisogno di investire. Noi purtroppo siamo da un lato un Paese straordinario, dall’altro quando si parla di infrastrutture sportive, vengono fuori tanti limiti che devono essere superati per dare la possibilità al nostro Paese di ospitare non solo due, ma anche un Gran Premio per il futuro, perché questo diventa fondamentale”.
“Stiamo trattando [per il rinnovo], ma abbiamo bisogno di elementi attivi su cui poter portare avanti questa trattativa, perché senza fare certe cose, non se ne può parlare. Sento spesso il presidente Sticchi Damiani e so quindi che l’Aci ne è ben consapevole. Ma siamo a dicembre e i lavori che a Monza dovevano cominciare subito dopo il GP non sono ancora iniziati, dovrebbero iniziare speriamo presto. La mia è una spinta costruttiva, perché le burocrazie interne non possono fermare i progetti”.
Photo by: Steven Tee / Motorsport Images
Stefano Domenicali, Amministratore Delegato di Formula 1, si dirige verso il camper Pirelli
Le parole di Domenicali sono significative, perché rappresentano un appello al mondo della politica, aspetto che già lo stesso Sticchi Damiani aveva sottolineato nella sua precedente intervista, rimarcando come, ad esempio, la regione dovesse ancora sbloccare il contribuito ordinario destinato ai lavori di ammodernamento dell’impianto. Inoltre, l’esborso economico per mantenere i due eventi in futuro andrà ad aumentare e, con gli attuali costi, è impossibile coprire le spese del Gran Premio con il solo ricavato dalla vendita dei biglietti.
Al contrario, la situazione per Imola sempre più semplice da sbloccare, in parte perché, come disse un mese fa lo stesso Sticchi Damiani, l’appuntamento emiliano rappresenta un modello da seguire. I lavori per la nuova copertura dei box e la struttura del Paddock Club rinnovata dovrebbero essere ultimati per la prossima primavera. Tuttavia, ciò che ha sottolineato Domenicali è come gli organizzatori del Gran Premio abbiamo sfruttato l’occasione avuta nel 2020 per realizzare un evento che è entrato a far parte del calendario.
“Nel 2020 [durante il periodo Covid], Imola ha avuto e ha sfruttato un’opportunità straordinaria: si è fatta trovare pronta a una chiamata inaspettata. La tragedia dell’alluvione non ci ha permesso di correre quest’anno Non vediamo l'ora, quindi, di farlo di nuovo".
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