F1 | Blitz Mercedes, ma è Red Bull che detta il passo sulla rossa
Le due sessioni di prove libere del GP del Bahrain hanno mostrato un grande equilibrio con distacchi ridottisimi. L'uno due Mercedes con le soft non è misurabile, mentre dall'analisi dei long run emerge un quadro che vede ancora il team campione del mondo davanti a tutti, con Ferrari, McLaren e la Stella che sono molto vicine.
È stato un venerdì interessante quello visto oggi sul circuito di Sakhir. Più che la simulazione di qualifica (con Hamilton e Russell in prima e seconda posizione) a tenere banco sono stati i long-run completati nella seconda parte della sessione FP3.
Lewis Hamilton, Mercedes F1 W15
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
La classifica in sé non sembra proporre verdetti sorprendenti, Max Verstappen davanti a tutti con Sergio Perez in scia. Il più scontato dei pronostici. Ma da un’analisi più approfondita sono emerse delle indicazioni meno scontate, che saranno oggetto di immediata verifica già domani.
Tutti hanno provato il primo stint di gara che sarà affrontato con gomme soft, quindi una variabile è stata azzerata. Anche la distanza percorsa è stata pressocché la stessa, con run da 12 a 15 giri, rendendo il confronto più attendibile.
In un run di 14 giri Verstappen ha ottenuto il tempo medio di 1’36”715, un decimo in meno di Perez (1’36”819) e due della sorpresa di giornata, Oscar Piastri. Il ritmo dell’australiano della McLaren ha un po' stupito, così come la performance generale di tutti i motorizzati Mercedes.
“Forse alcuni dei nostri avversari hanno alzato un po’ il motore in termini di velocità massima – ha commentato Verstappen – ma ci siamo concentrati solo su noi stessi. Oggi ci siano stati alcuni piccoli problemi di bilanciamento tra l’asse anteriore e il posteriore, ma niente di grosso”.
Oscar Piastri, McLaren MCL38
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
L’1-2 della Red Bull è comunque stato confermato. Secondo diverse squadre la seconda forza dovrebbe essere la Ferrari, nonostante il rendimento con le C3 non sia ancora ideale. Piastri e le due Mercedes si sono confermate molto veloci nel primo settore, ovvero due tratti rettilinei su cui oggi ha soffiato un forte vento contrario. In queste condizioni qualche cavallo in più diventa un grande aiuto. Verstappen, che nella simulazione di qualifica non è andato oltre la quinta posizione, non ha dubbi: “Non sono preoccupato, anche se credo che in qualifica saremo molto vicini. Sui long-run sono più tranquillo”.
Carlos Sainz, Ferrari SF-24
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Il gap tra le due Ferrari e la Red Bull è stato quello ipotizzato al termine dei tre giorni di test della scorsa settimana. Oggi si è assestato sui 4 decimi (1’37”125 il tempo medio di Leclerc, 1’37”269 quello di Sainz) mentre sul giro veloce Sainz ha ottenuto il quarto tempo assoluto, con un decimo meglio di Verstappen. “È stata una giornata di prove libere più impegnativa rispetto a quelle che avevamo avuto durante i test – ha commentato Carlos - perché il forte vento ha reso più difficile avere prestazioni costanti. Ovviamente non conosciamo i programmi dei nostri avversari, ma a livello di competitività direi che siamo dove ci aspettavamo di essere”.
Leclerc è scivolato in nona posizione dopo una sbavatura nella simulazione di qualifica, completando poi un buon long-run. Charles ha espresso ancora qualche dubbio sui valori in campo, rimandando alle prime classifiche ufficiali di domani. “È ancora difficile definire il nostro livello di competitività – ha spiegato – abbiamo ancora parecchio lavoro da fare, specie in termini di bilanciamento. Sono curioso di vedere in quale posizione ci troveremo domani”.
George Russell, Mercedes F1 W15
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
La curiosità sarà soprattutto sulla Mercedes, emersa oggi in modo importante dopo essere stata un oggetto un po' misterioso nei test pre-stagionali. Più che i tempi sul giro a convincere sulla bontà degli esiti di giornata sono stati i volti sorridenti e soddisfatti di Hamilton e Russell. “Calma, ci stiamo lasciando trasportare dall’entusiasmo – ha commentato George – ma devo dire che il ritmo nella simulazione di qualifica sembrava davvero ottimo, anzi, dobbiamo ancora capire perché fosse così buono. Abbiamo apportato alcune modifiche rispetto al test e ha superato le aspettative”.
Con il primo set di soft gli ingegneri della Mercedes hanno commesso un errore nel settaggio dell’altezza della monoposto di Russell, visibilmente ‘strisciante’ per grossa parte della pista. Tornato ai box i tecnici hanno allineato il valore con quello della vettura di Hamilton, rimettendo le cose a posto.
“Alla fine, quello che conta davvero è il long-run – ha spiegato George – e Max sul ritmo gara è ancora davanti. Ma c’è un bel gruppo alle spalle della Red Bull, io, Lewis, Fernando, Lando e le due Ferrari. Avremo la possibilità di dire la nostra”.
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