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Formula 1 GP del Qatar

F1 | Apple vuole i diritti tv per 2 miliardi di dollari l'anno

BusinessF1, il periodico specializzato nell’analisi finanziaria del Circus, ha lanciato la notizia secondo cui l'azienda di Cupertino avrebbe fatto un'offerta a Liberty Media per acquisire in esclusiva i diritti televisivi globali dei GP. Ovviamente il promotore non commenta l'indiscrezione, anche se la sola pubblicazione della notizia ha prodotto un aumento del titolo della F1 del 10% al NASDAQ dove è quotata. Apple vuole portare i GP sulla propria piattaforma streaming o sarebbe pronta a subappaltare alle tv?

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Lando Norris, McLaren MCL60, Oscar Piastri, McLaren MCL60, Carlos Sainz, Ferrari SF-23, Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Sergio Perez, Red Bull Racing RB19, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, the rest of the field at the start

La notizia è di quelle che fanno rumore, e non potrebbe essere altrimenti. È bastata l’indiscrezione (lanciata da BusinessF1, un periodico specializzato nell’analisi finanziaria della Formula 1) per scatenare l’interesse: la Apple sarebbe interessata ad acquisire in esclusiva i diritti televisivi globali del campionato mondiale di Formula 1, per l’incredibile cifra di due miliardi di dollari a stagione.

Trattandosi di un’azienda che vanta un fatturato annuale che supera i 240 miliardi di dollari, l’indiscrezione appare credibile, ed il commento più comune è stato “se vogliono, possono farlo”. A seguire la seconda valutazione è stata “...sarebbe un’offerta irrinunciabile”.

Potenzialmente è possibile, Apple potrebbe effettivamente permettersi un’operazione di questa portata, e per Liberty Media sarebbe molto difficile rispondere ‘no’, visto che si tratta di una cifra che raddoppierebbe quanto incassa oggi complessivamente dalla vendita dei diritti televisivi nel mondo.

Altra cosa, però, è quanto beneficio possa trarre la Formula 1 da un accordo del genere. Indubbiamente ci sarebbe l’incasso immediato, ma di fatto Liberty Media cederebbe ad Apple il controllo di un asset fondamentale per chi detiene i diritti commerciali, ovvero la gestione degli accordi che regolamentano l’arrivo delle immagini nelle case degli appassionati in tutto il mondo.

Oggi ogni mercato è trattato in modo differente. Nei paesi dove la Formula 1 è una realtà consolidata i prezzi per chi vuole accaparrarsi i diritti televisivi sono mediamente alti, mentre nelle nazioni in cui c’è ancora bisogno di costruirsi una ‘fan base’ gli accordi sono stilati sulla base di cifre più basse. A guidare il tutto c’è il buon senso, si spreme dove c’è la possibilità di farlo, altrimenti diventa un autogoal.

Nell’ipotetico scenario che vedrebbe Apple proprietaria dei diritti televisivi mondiali, la prima domanda sarebbe “come li gestirebbe?”, “ci sarebbe un subappalto?”, “Con quali criteri?”. E se invece il colosso di Cupertino puntasse davvero sullo streaming della propria piattaforma TV, che ne sarebbe della visibilità complessiva della Formula 1?

In futuro lo streaming sarà probabilmente più solido e verrà accettato a livello globale, ma oggi il mercato è ancora acerbo per pensare ad una visione esclusivamente via-internet. Bisogna guardare non solo all’Europa o agli Stati Uniti, ma valutare tutti i mercati. Recentemente Apple ha acquisito i diritti della MLS, il campionato di calcio statunitense, stipulando con la federazione un accordo da 250 milioni di dollari all’anno per una durata complessiva di dieci stagioni.

L’arrivo di Lionel Messi nell’Inter Miami ha innescato un vero e proprio ‘boom’ di interesse, e con esso un notevole aumento di abbonamenti alla piattaforma AppleTV+, ma parliamo comunque del mercato statunitense. Fuori dagli USA i numeri sono insignificanti.

Altra cosa è la Formula 1, contesto nel quale ogni nazione da un suo taglio al racconto, con integrazioni che personalizzano il prodotto finale allo scopo di rispondere alle esigenze del proprio paese.

Lo sa bene anche Liberty Media, ma al momento nessuno ha commentato i rumors, e probabilmente non lo farà neanche in futuro. C’è però anche chi sostiene come un probabile interesse di Apple verso la Formula 1 (manifestato anche in passato) possa comunque avere risvolti utili, indipendentemente dall’esito di una trattativa che di fatto non è neanche iniziata.

Sarà anche solo un’indiscrezione, destinata magari a sfumare nel dimenticatoio, ma un effetto lo ha già innescato, visto che nella giornata di ieri il titolo Formula 1, quotato al NASDAQ, ha guadagnato oltre il 10%, recuperando in poche ore metà della perdita accusata a partire dal mese di giugno.

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