F1 | Alpine: vettura tutta nuova nel 2024 come ponte per il futuro
Dopo un 2023 che non ha riservato i passi in avanti sperati, il direttore tecnico dell'Alpine, Matt Harman, ha spiegato che la vettura del prossimo anno sarà completamente differente dall'anteriore al posteriore. Così come per altri team, l'obiettivo è quello di ampliare la finestra di funzionamento, aspetto che spesso ha limitato la A523 nel corso della stagione, dando agli ingegneri in pista poco margine per adattare la vettura alle esigenze del tracciato. Tuttavia, la vettura 2024 nascerà anche con l'idea che dovrà affrontare sostanzialmente due anni, dato che nel 2025 le squadre saranno concentrate sulle vetture di nuova generazione.
Gli ultimi mesi hanno rappresentato un periodo di profondi cambiamenti all'interno del marchio francese, i quali dovrebbero portare a un 2024 differente sotto molteplici punti di vista, tra cui una vettura completamente revisionata. Il primo passo è stato quello di riorganizzare la parte dirigenziale con il ricollocamento di Laurent Rossi ai progetti speciali, mentre al vertice della casa francese in qualità di amministratore delegato è salito Philippe Krief, ex Ferrari ed Alfa Romeo.
Oltre alla parte dirigenziale, parte della fase di ristrutturazione interna è stata dedicata anche alla scuderia di Formula 1. A luglio è infatti arrivata la conferma della promozione di Bruno Famin, precedentemente responsabile del reparto Power Unit di Formula 1, nel ruolo di figura di riferimento per tutte le attività nel motorsport.
L’ingegnere si è subito calato nel ruolo, assumendo anche ad interim la conduzione del team nel momento dell’addio di Otmar Szafnauer e del direttore sportivo Alan Permane, che ha così salutato la scuderia dopo oltre vent’anni assieme. Tra i motivi che portarono al divorzio con l'ex Team Principal vi furono delle differenze di vedute in merito agli obiettivi futuri del team, con la dirigenza che richiedeva risultati in tempi brevi.
Photo by: Jake Grant / Motorsport Images
Esteban Ocon, Alpine A523
Nel corso di questa stagione, Alpine ha ottenuto due podi nei weekend dei Gran Premi di Monaco e d'Italia a Monza, a cui si aggiunge il terzo posto ottenuto nella sprint in Belgio. Tuttavia, la squadra francese è scivolata dal quarto al sesto posto nel mondiale costruttori, conquistando inoltre meno punti rispetto allo scorso campionato. Nel 2022, la A522 si era spesso imposta come riferimento della midfield, anche se i tanti problemi di affidabilità ne avevano spuntato il potenziale, soprattutto con Fernando Alonso.
Sapendo di avere tra le mani una buona base, a cui si poteva aggiungere ancora tanto carico e rimuovere diversi chili, in modo da portarla al limite del peso minimo imposto dalla FIA, la speranza era che la monoposto 2023 potesse permettere di avvicinarsi ai top team. In effetti, la A523 nel complesso si è dimostrata una buona vettura, soprattutto nella prima parte di mondiale, in cui si pensava che in determinati appuntamenti potesse arrivare a infastidire anche Mercedes e Ferrari. Tuttavia, tranne rare occasioni, non è mai riuscita ad affacciarsi nelle zone più nobili della classifica, rimanendo ancorata a quella midfield da cui non è riuscita a smuoversi nemmeno quest'anno.
"Credo che a livello aerodinamico siamo stati un po' superati da altre vetture. Dal nostro punto di vista, all'inizio della stagione, abbiamo guadagnato un po' di terreno sulle squadre a cui puntavamo, questo è certo. Ma ci sono stati alcuni team degni di nota che hanno fatto passi da gigante rispetto a noi, e questo è un aspetto da cui abbiamo imparato. In parte ciò ha a che fare con il carico puro sulla vettura, con lo sviluppo puro e con la quantità di carico che siamo stati in grado di mettere sulla vettura", ha spiegato il direttore tecnico dell'Alpine, Matt Harman, sottolineando come durante la stagione non siano arrivati i progressi sperati dal punto di vista aerodinamico.
A pesare è stato anche il noto deficit motoristico, tanto che la monoposto transalpina si è spesso presentata con ali che prevedevano un carico inferiore rispetto ai diretti concorrenti, in modo da compensare il divario in termini di velocità di punta. Per citare un esempio, nelle qualifiche di Abu Dhabi le A523 hanno toccato velocità di punta inferiori a quelle della Red Bull e superiori a quelle della McLaren di soli 4 km/h, nonostante un'ala visibilmente più scarica. Data la coperta corta, questo aspetto ha anche contribuito a rendere più complessa la ricerca della finestra ideale, un altro dei problemi della A523.
"Credo che il suo punto debole sia stata la necessità di operare in una finestra molto ristretta. E se si va su un circuito che presenta una particolare condizione dell'asfalto o altro, allora possiamo ci siamo ritrovati in una posizione in cui è tutto più difficile. A quel punto i piloti non si divertono con la macchina", ha spiegato il direttore tecnico Matt Harman. Così come altre vetture, anche la A523 ha dimostrato di poter estrarre carico quando gira molto bassa, ma per farlo ha bisogno anche di un reparto sospensivo molto rigido, qualcosa che si era già visto nelle prove pre-campionato in Bahrain.
Con una finestra così ridotta, dove non sempre si può girare particolarmente bassi, questo aspetto può influenzare in maniera importante le performance della vettura. Non si tratta di un problema solo aerodinamico, ma anche meccanico, perché serve un sistema sospensivo che aiuti a gestire al meglio questa necessità. "Questo è uno dei punti deboli al momento, il fatto che [la finestra] sia piuttosto stretta. Dobbiamo quindi allargarla un po'. Pensavamo di averla allargata abbastanza in questa stagione, ma evidentemente non è stato così. Quindi è su questo che stiamo lavorando [per il futuro]".
Nonostante la scuderia abbia portato numerose novità tecniche durante la stagione, soprattutto a livello di fondo, carrozzeria e ali anteriori, gli ingegneri hanno compreso che lo sviluppo della vettura attuale non avrebbe riservato grandi passi in avanti utili a ribaltare la classifica. Per questo motivo si è poi deciso di lavorare in anticipo in chiave 2024 con modifiche definite significative.
"Non abbiamo fatto bene come con la A522", ha Harman quando gli è stato chiesto da Motorsport.com di parlare del percorso di sviluppo della vettura di quest'anno.
Photo by: Giorgio Piola
Alpine A523, dettaglio tecnico
"Penso che abbiamo fatto una grande stagione [nel 2022]. Quell'anno penso che ogni volta che abbiamo toccato lo sviluppo della vettura, abbiamo messo carico, e abbiamo anche tolto un sacco di peso dalla macchina [con il limite di peso minimo raggiunto in inverno]. Quindi c'erano molte prestazioni da ottenere. Ma ora diventa sempre più complicato e bisogna entrare sempre più nei dettagli".
"E questo significa che dobbiamo essere un po' più attenti a come investire il nostro denaro. Per questo motivo non credo che quest'anno abbia avuto lo stesso successo avuto con la A522. Per questo motivo che la nuova vettura sarà completamente nuova, dalla parte anteriore a quella posteriore".
Come altre squadre, anche per Alpine il 2024 rappresenterà un anno chiave, soprattutto perché andrà ad influenzare due stagioni. Data la scelta di fermare lo sviluppo delle vetture 2026, il 2025 rappresenterà un campionato di transizione, in cui i team si concentreranno soprattutto sulla progettazione delle monoposto di nuova generazione. Proprio per questo, è molto probabile che le auto usate nella stagione 2024 vedranno una seconda vita, venendo poi parzialmente riutilizzate anche per il 2025: "Penso che lo vedrete su tutta la griglia di partenza, perché la vettura deve durare per un paio d'anni [2024 e 2025] intanto che noi guardiamo al futuro [alle vetture 2026]".
Il fatto di ritrovarsi in una situazione di classifica con ben poco a cui aspirare ha spinto l'Alpine a valutare i piani per il futuro. La squadra francese è infatti stata tra le prime a portare la monoposto 2024 al simulatore, tanto che i piloti ufficiali hanno avuto la possibilità di dare dei feedback agli ingegneri già a partire da settembre, quindi in anticipo sulla tabella di marcia. Dati anche i numerosi impegni del calendario che lasciano poco spazio ad altre attività, soprattutto per quelli oltreoceano, generalmente il lavoro al simulatore per l'anno successivo con i piloti ufficiali prende il via attorno a novembre.
Photo by: Alpine
Il simulatore della Alpine. Lo sviluppo della vettura 2024 è iniziato in anticipo.
Non è un caso che Alpine abbia deciso di sfruttare gli ultimi appuntamenti del mondiale come una sorta di banco di prova per il futuro. Ad esempio, in Messico sia Pierre Gasly che Esteban Ocon hanno completato alcune prove specifiche con dei pezzi sperimentali in vista della prossima stagione.
"Sapevamo di non essere dove volevamo con la vettura di quest'anno, sapevamo che i nostri sviluppi si stavano un po' fermando sulla macchina a causa delle limitazioni che avevamo", ha aggiunto Harman. Quando sai che stai per arrivare a quel punto, è meglio che tu capisca dove sei nel campionato, pensi a te stesso dicendo 'andiamo avanti', e noi siamo andati avanti abbastanza velocemente".
"Dal punto di vista meccanico, abbiamo iniziato a lavorare sulla macchina dalla settimana 45 del 2022 [da inizio novembre]. L'aspetto meccanico, in termini di telaio e di equipaggiamenti, per togliere quanto più peso possibile dalla vettura, sono stati avviati molto presto. È una cosa che facciamo regolarmente, ma probabilmente [questi lavori] non erano mai iniziati così presto".
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