F1 | Alpine: nel 2024 nuovo software per recuperare più energia
In vista della nuova stagione, Alpine sta lavorando per omologare un nuovo software che dovrebbe aiutare a migliorare la gestione dell'energia della Power Unit. L'unità della casa francese, infatti, recupera meno energia rispetto ai rivali: secondo Bruno Famin, la nuova strategia dell'ibrido aiuterà a ridurre il gap dagli avversari, ma non permetterà di chiudere completamente il divario, dato che a livello hardware non sono permessi grossi interventi come da regolamento.
Sin dall’introduzione delle unità ibride nel lontano 2014, la Power Unit Renault non ha mai brillato come i suoi concorrenti, confermandosi un punto debole per la squadra francese sia dal punto di vista della potenza pura che dall’affidabilità. Nonostante il congelamento in vigore dal 2022, dietro le quinte gli ingegneri sono ancora al lavoro sulle attuali unità e Bruno Famin ha confermato che in vista della nuova stagione Renault sta lavorando su un software aggiornato che dovrebbe aiutare sul piano della gestione dell’energia, uno dei punti deboli dell’ E-Tech 2023.
Compiendo un passo indietro, questo è anche uno dei motivi che nel 2018 ha portato alla separazione della Red Bull dalla casa transalpina a favore delle Power Unit Honda, mossa che si è poi rivelata centrale nella conquista dei titolo mondiali ottenuti nelle ultime tre stagioni.
Anche McLaren, che aveva visto in Renault un’ancora a cui aggrapparsi a fine 2017 dopo il turbolento divorzio dal costruttore giapponese, ha poi scelto di abbandonare il motorista francese per appoggiarsi nuovamente a Mercedes, con cui tra l’altro ha recentemente firmato il rinnovo fino al 2030. Con l’addio di Honda, i costruttori hanno deciso di congelare le Power Unit dal 2022 in poi, in modo da poter dare la possibilità a Red Bull e AlphaTauri di mantenere la stessa unità senza grosse modifiche.
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Esteban Ocon, Alpine A523
Tuttavia, per la Renault si è trattato di un momento spartiacque, perché si è trovata a far fronte a una situazione di netta inferiorità rispetto ai propri avversari, ma con l’obiettivo di dover fare dei concreti passi in avanti nell’arco di poco tempo. In vista del 2022 gli ingegneri di Viry-Châtillon compiendo dei tangibili miglioramenti, che in effetti hanno aiutato l’unità francese ad avvicinarsi a Mercedes, Ferrari e Honda, seppur tutt’ora rimanga un gap che rappresenta un deficit nella rincorsa verso le zone più nobili della classifica.
“Fino al 2021 eravamo piuttosto distanti e di questo ne sono piuttosto sicuro perché nel 2021 ero ancora alla FIA e avevo i dati di tutti. Nel 2022 eravamo ancora un po’ dietro, ma più vicini [rispetto al 2021]. Per il 2022 abbiamo lavorato su più fronti, con una macchina completamente nuova anche per integrare al meglio la Power Unit nella vettura. Le persone dicono che tra Enston e Viry-Châtillon non c’è una buona collaborazione, alcune volte è vero, altre no, alle volte funziona molto bene, la Power Unit in questo caso è stata pensata per avere una miglior integrazione con la vettura, in modo da dare maggior spazio per lo sviluppo aerodinamico”, ha raccontato Bruno Famin, figura che, sin dal suo arrivo nell’anno passato, ha scalato le gerarchie interne di Alpine.
Famin aveva fatto parte della Federazione sino al 2021, quantomeno fino a quando la casa francese non gli ha offerto la possibilità di essere nominato direttore esecutivo responsabile dello sviluppo della PU, soprattutto in chiave futura verso il 2026. Tuttavia, in seguito al rimpasto dirigenziale avvenuto a metà 2023, all’ingegnere francese è stato affidato il ruolo di Team Principal ad iterim, che mantiene tutt’oggi. Quindi, pur non essendo stato presente nel momento in cui gli ingegneri hanno concepito il progetto per la Power Unit 2022, ne ha seguito i progressi.
Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images
Spesso nel 2022 le Alpine hanno dovuto concludere anticipatamente la gara a causa di problemi di affidabilità
Nel corso della passata stagione l’Alpine ha spesso patito di seri problemi di affidabilità, dovuti in gran parte a dei malfunzionamenti della pompa dell’acqua, un componente poi modificato in vista del 2023: “Anche se non è l’unità migliore della griglia, abbiamo continuato a spingere sulle performance, anche con il rischio di avere dei problemi di performance, come successo l’anno scorso purtroppo. Abbiamo avuto dei problemi con alcune componenti, che non sono proprio legate al motore in sé, ma si trattava della pompa dell’acqua che non si trovava nel posto giusto e non era sufficientemente grande”.
“Ciò causava dei problemi, per questo ci siamo dovuti ritirare molte volte a causa di perdita di liquidi e della pressione dell’acqua. Ma lo abbiamo sistemato modificando e spostando la pompa dell’acqua. Quest’anno non abbiamo avuto problemi durante le gare”, ha aggiunto Famin. In effetti, tranne rari casi, come l’Azerbaijan, Alpine non ha riscontrato particolari problemi lato Power Unit quest’anno. Vi sono state dell’occasioni in cui si sono visti dei ritiri o degli stop in pista, ma più per componenti accessori che provengono da altre aziende, come nelle libere del Canada, o per perdite d’olio e guai legati al cambio.
Dietro le quinte gli ingegneri sono ancora attivi sulle attuali unità, soprattutto a livello software, su cui si possono fare degli interventi. È proprio su questo tema che stanno lavorando in Renault per migliorare la fase di recupero dell’energia, su cui ci sono ancora dei segnali di difficoltà rispetto agli avversari più diretti, che riescono ad essere più efficienti.
“Ovviamente continuiamo a migliorare la Power Unit. È vero che, generalmente parlando, non la possiamo modificare l’hardware [la parte fisica], ma una volta all’anno possiamo modificare il software. Si può omologare un software all’anno e stiamo lavorando duramente per omologare un nuovo software per la stagione 2024”.
“Il software ci aiuterà a migliorare la gestione dell’energia. Chiaramente buona parte delle performance di queste unità così complesse arriva direttamente dall’ICE [il motore termico], ma molto dipende anche dall’energia che sei in grado di recuperare e rilasciare via l’MGU-K. Su questo aspetto abbiamo delle carenze chiare, recuperiamo meno energia rispetto ai nostri avversari. Ci stiamo lavorando, non saremo in grado di chiudere il gap, ma lavoreremo comunque sulla gestione dell’energia per avvicinarci”, ha aggiunto Famin.
Tuttavia, di là del lavoro del software, gran parte delle risorse sono già state investite sulle future Power Unit 2026, su cui i costruttori hanno già iniziato a lavorare da metà 2022 quando sono stati comunicati ufficialmente i regolamenti: ““Abbiamo già deciso di destinare tutte le nostre risorse sulle Power Unit 2026. Conosciamo le regole delle nuove unità da luglio 2022, quando sono state pubblicate ufficialmente. Tutti i costruttori stanno lavorando sulle nuove Power Unit da quel momento, destinando poi maggiori risorse man mano. Noi stiamo già dedicando le nostre risorse già alla prossima generazione”.
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