F1 | 24 GP solo con 3 power unit? La Ferrari non abbocca all'amo
Non è stata la FIA a voler imporre l'uso di sole tre power unit nel campionato che propone 24 GP in calendario: a imporsi sarebbero state Honda e Mercedes, convinte di mettere in difficoltà la Scuderia, visto che lo 066/10 ha una vita di 6 mila km e quest'anno bisognerà arrivare a 7,5 mila km. A Maranello, piuttosto, che rimettere al banco il 6 cilindri cercando l'affidabilità, sembrano preferire programmare il campionato con quattro PU. Meno rischi e meno costi, ma non solo...
La colpa è sempre della FIA, ma sappiamo tutti che non è così. In F1 Commission non era passata la proposta di mantenere le quattro power unit nel mondiale 2024, sebbene il calendario si allunghi quest’anno a 24 Gran Premi, due in più dello scorso campionato. Tanto più che proprio nella scorsa stagione c’era stata la deroga a utilizzare quattro unità per 22 gare, dal momento che erano state introdotte sei Sprint Race.
È vero che il regolamento scritto tre anni fa prevedeva che si sarebbero utilizzati solo tre motori, ma è altrettanto vero che l’obiettivo, con le power unit “congelate” nello sviluppo, era di limitare i costi per liberare risorse sulla ricerca dei propulsori 2026, per cui, raggiunta l’affidabilità per coprire l’annata con quattro sei cilindri, era meglio mantenere uno status quo che avrebbe facilitato il lavoro di tutti.
A sentire le indiscrezioni, invece, sarebbero state Honda e Mercedes a scegliere di ridurre a tre le unità disponibili, evidentemente nella consapevolezza di mettere in difficoltà Ferrari e Renault sul piano dell’affidabilità. Lo 066/10 curato da Enrico Gualtieri, specie dopo un diverso utilizzo del sistema ibrido da metà stagione in poi, ha dimostrato di essere un motore competitivo ed efficiente. I tecnici del Cavallino, lavorando di fino, sono riusciti anche a limitare la perdita di potenza a fine vita che aveva caratterizzato certe PU negli anni scorsi.
Photo by: Franco Nugnes
Enrico Gualtieri, capo dei motoristi Ferrari, con Roberto Boccafogli, responsabile della comunicazione della Scuderia
La partita tattica giocata dai giapponesi e dalla Stella è stata quella di cambiare le carte in tavola, allungando l’esistenza dei motori a 8 GP, un intervallo mai raggiunto nella storia della F1, sperando di mettere in difficoltà chi, come la Ferrari, aveva programmato una durata delle PU di 6 mila chilometri, mentre nel 2024 si dovrà arrivare ad almeno 7,5 mila chilometri.
Nel paddock c’è chi ritiene che sia una mossa pensata anche per rallentare lo sviluppo del motore 2026 del Cavallino, pare nato bene stando ai primi test al banco, ma l’effetto è che tutti dovranno fare i conti con diversi dati di affidabilità. Ma se l’obiettivo era quello di rompere gli equilibri, sarà interessante vedere le strategie che adotterà ogni Costruttore per affrontare la stagione 2024.
Fondamentale sarà la vita che ciascun motore n.1 riuscirà a portare a termine: è pensabile che la prima unità venga utilizzata nei primi 5 weekend, per poi diventare il motore da utilizzare solo nelle prove libere con delle mappature decisamente meno estreme per allungarne la durata. A quel punto si capirà come potrebbe andare la stagione, visto che i propulsori sono identici a quelli del 2023.
La mossa tentata da Honda e Mercedes sortirà degli effetti? È da vedere, perché è nostra sensazione che la Ferrari voglia programmare il campionato 2024 con quattro motori, proprio come l’anno scorso, preferendo pagare una penalità in griglia per completare il poker, piuttosto che correre il rischio di rompere una PU in gara, tanto più che ci sono piste che permettono più di altre la possibilità di costruire delle rimonte.
L’idea, infatti, è di non rimettere lo 066/10 al banco, occupando celle destinate al motore 2026 per trovare i valori di affidabilità necessari a coprire i 7,5 mila chilometri, ma è meno costoso definire un campionato con quattro PU da subito. La partita a scacchi con gli altri Costruttori è già iniziata. La vincerà chi ha fatto la prima mossa, o ci sarà chi sarà costretto a rivedere i propri piani bellicosi in corso d’opera?
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