Extreme H: debutto positivo per il prototipo del SUV a idrogeno
Il prototipo dell'auto di Extreme H, serie spinta dall'idrogeno che dovrebbe fare il proprio debutto nel 2025, ha completato con successo il suo shakedown prima di una lunga serie di test specifici che verranno completati il prossimo anno. Il SUV condivide il telaio con l'auto della Extreme E, categoria "gemella" ma completamente elettrica, per cui si è trattato soprattutto di un lavoro di adattamento e di revisione di alcuni componenti. La nuova serie ha colto anche l'attenzione della Federazione e della F1, con la possibilità di arrivare allo status di campionato mondiale FIA nel 2026 se verranno soddisfatti i requisiti.
L'idrogeno è stato a lungo considerato come una fonte di energia "pulita" per la mobilità futura, in quanto l'unico sottoprodotto dopo la reazione è l'acqua. In strada esistono già diversi prototipi, alcuni dei quali anche in commercio, ma anche il mondo del motorsport si sta muovendo per abbracciare questo mondo.
L'Automobile Club de L'Ouest ha nei propri piani l'introduzione della categoria per le vetture a idrogeno nel WEC a partire dal 2026, di cui sono già stati presentati alcuni render per quanto riguarda il progetto Mission H24 e la Toyota GRH2, entrambe con l’obiettivo di prendere parte al campionato Endurance e alla prestigiosa 24h di Le Mans nel 2026.
Prima di quella data, tuttavia, è previsto il lancio della Extreme H. Il fondatore del campionato Alejandro Agag, che per primo aveva condiviso l'intenzione di adottare l'alimentazione a idrogeno in un futuro al lancio della Extreme E nel 2019, ha spinto per la creazione di questa nuova serie spinta proprio dall'idrogeno, la quale dovrebbe fare il proprio debutto nel 2025. Una categoria definita come "un'evoluzione naturale della nostra missione di mostrare le possibilità delle nuove tecnologie nel mondo delle corse per combattere i problemi climatici".
Photo by: ACO
MissionH24 prototype
La vettura, che condividerà il telaio della SUV elettrico con cui i team prendono parte al campionato di Extreme E, ha completato la prima importante pietra miliare del suo sviluppo, avendo effettuato con successo lo shakedown del primo prototipo. In vista del debutto, gli ingegneri lavoreranno su un rigoroso programma di test per garantire che il campionato, il quale prevede gare off-road, sia pronto per il suo inizio tra poco più di un anno. Chiaramente l'obiettivo iniziale era quello di verificare che tutti i sistemi rispondessero come previsto, per cui la macchina è rimasta spoglia anche della carrozzeria.
Alejandro Agag, fondatore e CEO di Extreme E, ha dichiarato: "Completare questo primo shakedown del prototipo Extreme H prima del previsto è un segnale dei forti progressi che stiamo compiendo in vista del lancio di Extreme H nel 2025. Siamo entusiasti di svelare per la prima volta il nostro concept alimentato a idrogeno, che riteniamo sarà rivoluzionario per gli sport motoristici. Si tratta di un primo passo estremamente importante per la transizione verso un futuro entusiasmante a idrogeno e per il lancio del primo campionato mondiale off-road a idrogeno".
Mark Grain, direttore tecnico di Extreme E, ha aggiunto: "I preparativi per il lancio di Extreme H sono ben avviati e il successo del primo shakedown del telaio prototipo per la serie è una tappa fondamentale”.
"È stato un enorme lavoro di squadra e questo primo passo non sarebbe stato raggiunto senza il supporto di Spark Racing Technology, che ha fornito risultati impressionanti. C'è ancora molto lavoro da fare prima del lancio dell'Extreme H nel 2025, ma siamo soddisfatti dei progressi del nostro concetto, che crediamo possa offrire forti livelli di prestazioni e rompere gli schemi in termini di innovazione non solo negli sport motoristici, ma con un potenziale per il futuro della mobilità in generale".
Scrivendo per la rivista GP Racing di Autosport, Pat Symonds aveva sottolineato che le celle a combustibile ad idrogeno sono inefficienti per le corse, poiché generano molto calore e devono funzionare a una temperatura relativamente bassa, senza contare le necessarie precauzioni per lo stoccaggio. Ciò richiederebbe che le auto siano dotate di radiatori molto più grandi, il che non rappresenta un problema per la Extreme H, dato che i SUV della categoria attualmente dispongono già di grossi radiatori per il necessario raffreddamento delle batterie e dei vari componenti, dato che si corre anche in mezzo al deserto.
Tuttavia, proprio la Formula 1 è interessata a questo progetto per il futuro, tanto che assieme alla FIA ha avviato una collaborazione per istituire un gruppo di lavoro congiunto sull'idrogeno. Il gruppo, composto da rappresentanti di tutte e tre le organizzazioni, tra cui Mark Grain, Direttore Tecnico di Extreme E, proprio Pat Symonds, Chief Technical Officer di F1, e Nikolas Tombazis, Direttore della FIA per le monoposto, riunirà le proprie competenze collettive in un'alleanza strategica per valutare gli sviluppi e le potenziali applicazioni dell'idrogeno nell'ambito del motorsport e della mobilità in generale.
All'inizio di quest'anno è inoltre stato stabilito un percorso per far sì che l'Extreme H diventi un campionato FIA a partire dalla sua stagione inaugurale nel 2025, cosa che invece non avviene per la Extreme E, serie ancora a sé stante. Se saranno soddisfatti i requisiti necessari, nel 2026 si potrebbe arrivare addirittura allo status di campionato mondiale FIA, una dicitura che la Formula E ha ricevuto solamente pochi anni fa.
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