SBK | Rea: "La Yamaha mi è sembrata più normale dal primo giro"
Il nuovo arrivato in casa Yamaha ha tirato un sospiro di sollievo nei test di Barcellona, nei quali ha finalmente trovato sensazioni positive in sella alla R1 dopo un debutto davvero da dimenticare nel round di apertura di Phillip Island.
I test di Barcellona hanno permesso a Jonathan Rea di tirare un bel sospiro di sollievo. Il debutto in sella alla Yamaha in Australia è stato un vero e proprio disastro: a Phillip Island non ha mai trovato il feeling con la R1, ritrovandosi sempre nelle posizioni di rincalzo e dovendo fare i conti anche con un paio di incideni abbastanza rovinosi.
Il tutto mentre invece il nuovo compagno di box Andrea Locatelli riusciva a battagliare costantemente per le posizioni di vertice. Segno quindi che il potenziale della moto c'è e che era il plurititolato britannico a non riuscire a sfruttarlo. Cosa che da un certo punto di vista ci sta, visto che sta ancora scoprendo una moto nuova dopo ben nove anni in sella alla Kawasaki.
Le cose sono andate decisamente meglio al suo ritorno in pista questa settimana a Barcellona, perché Johnny ha chiuso i test catalani al quinto posto, trovando sensazioni decisamente migliori rispetto a quelle dell'ultima uscita.
Jonathan Rea, Pata Yamaha WorldSBK
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
"Dal primo giro la moto è sembrata più normale. Dopo il Round in Australia i ragazzi sono andati a Milano per analizzare tutti i nostri problemi. Siamo arrivati qui, con tutto quanto sistemato. Abbiamo ancora delle cose su cui lavorare ma adesso sembra un test normale. Possiamo continuare a lavorare giro dopo giro", ha detto Rea.
"Quella a Phillip Island è stata davvero una brutta partenza. Mentalmente siamo partiti da zero ma abbiamo fatto anche dei cambiamenti alla moto. Con la moto ho avuto delle buone sensazioni. Dobbiamo lavorare in alcune aree".
Riguardo a queste aree su cui lavorare per migliorare la R1, ha aggiunto: "Un aspetto su cui voglio davvero concentrarmi è nel provare a generare la trazione con il posteriore. Si tratta di una combinazione tra forcellone, comportamento della moto… è davvero dura indicare dove dobbiamo migliorare su questo aspetto. Ma zero lamentele, ovviamente. Stanno lavorando davvero bene".
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