MotoGP | Taramasso: "Pressioni? Le squadre sanno cosa devono fare"
Il responsabile della Michelin è tranquillo alla vigilia dell'introduzione delle penalità legate alle pressioni degli pneumatici, perché è convinto che il sistema di rilevazione ora sia funzionante a dovere e che le squadre siano preparate per affrontare al meglio questa nuova incognita.
La pausa estiva è stata lunghissima ed ha permesso a tutti nel paddock della MotoGP di ricaricare le pile. Una tregua fondamentale, visto che questo fine settimana a Silverstone inizia una seconda parte di stagione che si preannuncia estenuante, con ben 12 Gran Premi tutti raggruppati nello spazio di meno di quattro mesi.
Tra le altre cose, si riparte condiverse novità e la più importante riguarda gli pneumatici: a cominciare dal Gran Premio di Gran Bretagna, infatti, inizieranno ad essere applicate le sanzioni per quei piloti che vengono trovati con un valore di pressione inferiore rispetto a quelli indicati dalla Michelin. Dunque, la persona più adatta per farsi introdurre la cosa, ma per presentare l'intero weekend, non poteva che essere il responsabile dell'azienda francese, Piero Taramasso.
"Si riparte e la novità dal lato delle gomme è che ci saranno questi controlli alla fine della Sprint e della corsa della domenica. Il famoso sistema di rilevazione su cui lavoriamo da parecchio tempo sarà ufficialmente in funzione. Tutti comunque sapevano che si sarebbe arrivati a questo punto e il metodo di lavoro ormai è sempre lo stesso da più stagioni. Abbiamo fatto tanti test e non credo che ci saranno problemi: ad Assen, per esempio, nessuno aveva valori inferiori a quelli consentiti, quindi le squadre sanno quello che devono fare. Finalmente quindi si parte con questa novità", ha detto Taramasso a Motorsport.com.
Le penalità legate alle pressioni però non saranno la sola novità...
"Esatto, perché quest'anno ci sposteremo anche di paddock, dal National al Wing. Anche se in ogni caso cambia poco, perché il disegno della pista è sempre lo stesso e va a modificarsi solamente la numerazione delle curve. Inoltre c'è anche una nuova modifica al format, perché solo la seconda sessione del venerdì deciderà i 10 piloti che avranno accesso diretto alla Q2".
Michelin tyres
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Ritieni che quest'ultimo punto cambierà qualcosa nella gestione delle gomme per il weekend?
"Globalmente, non credo che cambierà molto. Darà solo alle squadre ed ai piloti più tranquillità per lavorare di più sul setting nella FP1, proprio perché non ci sarà più la necessità di andare a fare il time attack alla fine. Tutti guadagnano 10-15 minuti per mettere a punto le moto e questo è positivo anche in ottica delle gare".
Probabilmente questa novità arriva anche nel momento migliore, perché permetterà a tutti di essere più "sicuri" sul fronte delle pressioni...
"Esatto. Per me in linea di massima non cambierà molto le cose, ma le squadre avranno modo di prepararsi con più serenità, valutando il comportamento delle varie mescole e delle pressioni, oltre al set-up delle proprie moto. Credo che alla fine si dimostrerà un vantaggio per tutti, quindi è un buon cambiamento".
Cominciamo però a parlare più nello specifico di Silverstone: che tipo di tracciato è dal punto di vista degli pneumatici?
"Diciamo che non è uno dei più esigenti. Come caratteristiche può essere simile ad Assen, perché ci sono tante curve veloci che si susseguono, ma non c'è un grosso stress per le gomme sia all'anteriore che al posteriore. Ma non sai mai cosa aspettarti a livello climatico: nel 2019 c'erano 45 gradi sull'asfalto, mentre nel 2021 ne abbiamo trovati solo 22. L'anno scorso invece erano di nuovo 43. Questo vuol dire che c'è bisogno di mescole che siano in grado di coprire un range molto ampio di temperature, diciamo da 15 gradi fino a 45-50".
Che tipo di scelte avete fatto quindi per il fine settimana del Gran Premio di Gran Bretagna?
"Avendo esperienza, in base ai dati raccolti negli anni passati, all'anteriore abbiamo confermato la soft e la media del 2022: la soft era stata molto utilizzata al mattino, con le temperature basse, mentre la media è quella che è stata montata praticamente da tutti per fare la gara. Visto che in passato nessuno aveva mai scelto la dura, abbiamo deciso di cambiarla e di fare uno step verso il morbido, anche perché l'anteriore non è molto sollecitato a Silverstone, non essendoci staccate troppo violente. In questo caso, sono tutte soluzioni simmetriche".
Piero Taramasso, Michelin
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Per quanto riguarda il posteriore invece?
"Abbiamo due soluzioni asimmetriche, con la spalla destra un po' più rigida. Queste corrispondono alla soft ed alla dura che avevamo portato lo scorso anno. Quindi non ci sono grossi cambiamenti, tenendo conto che nel 2023 erano stati 15 i piloti che avevano scelto la dura, perché aveva lo stesso grip della media, ma offriva più stabilità ed era più costante. Proprio come per l'anteriore, abbiamo scelto le due soluzioni all'estremo per cercare di coprire un range più ampio possibile di temperature".
Essendoci tanti cambi di direzione, per di più ad alta velocità, immagino che la stabilità sia ancora più importante del grip sul tracciato britannico...
"Sì, con una pista con questa configurazione, che ha tanti curvoni veloci ed in sequenza. Poi il grip offerto dall'asfalto è buono, perché è stato rifatto nel 2019, quindi non c'è la necessità di prendersi dei rischi andando su delle mescole troppo morbide".
Abbiamo parlato di temperature, ma anche la pioggia è una variabile importante a Silverstone: basta ricordare che nel 2018 non è stato neppure possibile disputare la gara a causa delle condizioni...
"Sì, è vero che in quel caso non era stato possibile fare la gara perché la pista era impraticabile. Ho dato un'occhiata alle previsioni e sono quelle tipiche della Gran Bretagna per questo fine settimana: basse temperature ed il rischio che la pioggia possa arrivare tutti i giorni. Quindi credo che utilizzeremo le gomme rain, che proponiamo come sempre con la soft e la media. In questo caso avremo un maggior numero di soft proprio tenendo in considerazione il fatto che c'è il rischio di doverle utilizzare con temperature abbastanza basse".
Pneumatici della Michelin
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
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