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MotoGP GP di Thailandia

MotoGP | Martin: "Ne avevo meno, ma ho rigirato la frittata!"

Jorge Martin vince in volata il Gran Premio della Thailandia e accorcia ancora il distacco in campionato da Pecco Bagnaia. Il pilota Pramac battaglia con il campione in carica e Binder, dimostrando però lucidità e intelligenza, oltre alla solita estrema velocità.

Jorge Martin, Pramac Racing

In una delle gare più combattute e spettacolari della stagione, l’incertezza sul vincitore era elevatissima fino alla bandiera a scacchi. Eppure, a Buriram Jorge Martin ha trovato ancora una volta un gran guizzo, riuscendo ad avere la meglio proprio sulla linea del traguardo dopo una battaglia durissima con Brad Binder e Pecco Bagnaia. Il pilota del team Pramac si è aggiudicato anche il Gran Premio di Thailandia dopo aver vinto la Sprint ieri e si è avvicinato così in campionato al leader, ricucendo il distacco a -13 punti. 

In testa alla prima curva, Martin non ha più voluto lasciare il comando, ma se l’è dovuta vedere con un agguerritissimo Brad Binder, che gli è stato attaccato per tutta la gara, sferrando poi l’attacco e consentendo anche a Bagnaia di rientrare nella lotta. Questa è durata fino alla fine della gara e sembrava davvero che tutti e tre i piloti in bagarre potessero avere l’opportunità di vincere a Buriram.  

“Penso che oggi questa gara la vinceva chi la voleva di più”, ha affermato Martin parlando ai microfoni di Sky Sport dopo la gara. “Penso che tutti e tre fossimo uguali come passo, avevamo le stesse possibilità di vincere. Sicuramente, partendo primo ho gestito molto bene la gomma per l’ultimo giro ma comunque Brad era un po’ più forte di noi. Nonostante lui in frenata fosse fortissimo, sono riuscito a chiudere. La verità è che non me l’aspettavi, ma io oggi questa vittoria la volevo e ce l’abbiamo fatta!”.

Jorge Martin, Pramac Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Jorge Martin, Pramac Racing

Su un tracciato complicato e impegnativo come quello di Buriram, era più importante del solito gestire le gomme e stavolta Martin non ha sbagliato. Scelta conforme a quella dei suoi rivali e intelligenza nel saper dosare la potenza. Ecco uno dei segreti per trionfare, ma lo spagnolo sembra aver trovato la quadra per diventare ancora più imbattibile: “Oggi non ho fatto molto una staccata alla morte, ma quando Brad mi sorpassava, riuscivo a frenare di più e a incrociare. Penso che questo non l’avessi mai fatto”.

“Ho trovato un punto di frenata in cui quando volevano passarmi andavano lunghi e credo che questa sia un’arma molto forte per il futuro. Ho trovato una fiducia con la moto che è incredibile, abbiamo fatto una piccolissima modifica da ieri a oggi che mi ha aiutato a fermare meglio la moto. Sono contentissimo, perché oggi non me l’aspettavo”, prosegue. Certo, gestire le gomme non è mai semplice e anche il portacolori Pramac è incappato in un warning per la pressione più bassa rispetto al minimo consentito. 

Uno dei momenti più incredibili della gara è stato il tentativo di sorpasso di Bagnaia, che con una manovra all’esterno ha provato a liberarsi sia di Binder sia di Martin, dovendosi però accodare. Secondo il campione in carica, i due davanti a sé hanno frenato prima, ma il portacolori Pramac è di diverso avviso: “Per me abbiamo frenato normale. Io ho visto il video ma credo che lui avesse la scia di entrambi. Frenando nello stesso punto, è arrivato molto più veloce. Così era un po’ più forte”.

“Quando l’ho visto all’esterno ho detto ‘non può essere!’. Ma quando ti sorpassano all’esterno devi solo lasciare il freno. Poi era il penultimo giro, non potevo lasciare quella posizione! Poi penso che grazie a quello avessi la pista pulita per l’ultimo giro, in cui ho fatto un time attack senza gomme. Ho frenato alla morte!”, racconta Martin.

La vittoria odierna se l’è sudata Martin, che ha avuto due avversari davvero tosti, primo fra tutti Binder: “Oggi Brad stava andando via, ma nel momento in cui si è mosso un po’ uscendo dalla Curva 1 ho detto ‘adesso vado alla 3, arrivo’. Ho preso la scia e ho frenato molto tardi per sorpassarlo e penso che lì abbia avuto la ricarica per spingere. In quel momento ne avevo meno rispetto a tutti e tre, ma sono riuscito a rigirare la frittata e ho vinto!”.

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