Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Edizione

Italia Italia
Ultime notizie
MotoGP GP del Qatar

MotoGP | Marini: “Soft? Scelta corretta, capisco bene le gomme”

Luca Marini ha chiuso il Gran Premio del Qatar in terza posizione partendo dalla pole. Non rimpiange però la scelta fatta in termini di scelta di gomme, avendo optato per una morbida andando in controtendenza rispetto ai piloti di testa.

Luca Marini, VR46 Racing Team

Sembrava tutto ben apparecchiato per una grande festa a Lusail, eppure Luca Marini deve attendere ancora un po’ prima di festeggiare la vittoria. Già, perché sabato aveva conquistato una stratosferica pole position che preannunciava una domenica incredibile. A salire sul gradino più alto del podio è stato Fabio Di Giannantonio, ma il portacolori Mooney VR46 si ritiene comunque soddisfatto del weekend, dove ancora una volta le gomme si sono rivelate cruciali.

Il pilota di Tavullia ha infatti compiuto una scelta in controtendenza rispetto ai piloti che lo circondavano in griglia, montando una morbida all’anteriore. Se in una fase della gara sembrava che questa scelta fosse completamente sbagliata, alla bandiera a scacchi si è rivelata esatta. Già, perché nel saper gestire al meglio la soft davanti, Marini è salito sul terzo gradino del podio, dietro solo ai due imprendibili Di Giannantonio e Bagnaia.

“La scelta della soft era fatta perché partivo in pole”, ha spiegato Marini ai microfoni di Sky Sport chiarendo il motivo della scelta. “Di solito parto abbastanza bene e l’obiettivo era quello di partire primo e cercare di andare via, sperando che Pecco e Martin si dessero fastidio e cercare di aprire un piccolo gap. Invece Pecco ha fatto una partenza incredibile, La mia partenza è stata molto buona, ma Pecco è stato impressionante. C’è da dire che loro hanno qualche device extra e lui, giustamente, l’ha sfruttato al meglio”.

“Dietro di Pecco mi si è scaldata molto velocemente la gomma davanti ed è arrivato l’allarme dell’over temperatura”, ha rivelato il pesarese. “Oggi c’erano due o tre gradi in più, per mia sfortuna, quindi ho sofferto un po’ all’inizio. Cercavo di non stare in scia nel dritto, di prendere aria fresca per gestire la gomma davanti e ho gestito tutto il tempo, perché sapevo che sarei potuto andare forte fino alla fine. Peccato aver perso tanto tempo con Alex Marquez e Brad Binder, perché abbiamo buttato via cinque giri in cui abbiamo girato pianissimo, ma quando mi sono liberato di loro, Pecco e Fabio erano già andati via”.

Luca Marini, VR46 Racing Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Luca Marini, VR46 Racing Team

In una fase di “crisi” a metà gara, Marini si è trovato a ingaggiare una lotta con Brad Binder e Alex Marquez, che hanno provato a soffiargli la terza posizione. Tuttavia, Maro si è dimostrato ancora una volta un grande stratega ed è riuscito ad avere la meglio sui due avversari una volta tagliato il traguardo: “Ho visto che Brad e Alex stavano usando moltissimo le gomme. Purtroppo, nella MotoGP attuale quando quelli davanti a te usano le gomme, te devi scegliere se usarla più di loro e cercare di passarli in due giri oppure aspettare quattro o cinque giri e le gestisci. Loro le usano tanto, le scaldano e a un certo punto non stanno più in piedi e te passi facile. Però io ho il problema che se provo a usare molto la gomma dietro, soffro più degli altri, mi cala prima. Ho preferito gestire un attimo, sapevo che la vittoria mi sarebbe sfumata, però già mi sentivo di averla persa prima, quando mi ha passato Diggia e non riuscivo più a stare dietro di loro. Poi è diventata una gara di gruppo, sapevo che con la gomma morbida avrei sofferto in quella situazione. Ho cercato di aspettare il momento giusto e quando ho visto in difficoltà Brad e Alex, li ho passati”.

Marini però non rimpiange la scelta fatta e, se tornasse indietro, ripeterebbe la strategia: “Se fossi partito in seconda o terza fila avrei messo la dura, perché se mi aspettavo una gara in gruppo, intorno ai 100 gradi la dura performa meglio, invece la soft si muove dappertutto, hai più problemi in frenata e diventa tutto un po’ più complicato. Ma il mio piano era diverso, non rimpiango la mia scelta, è stata corretta, penso. Credo che io capisca molto bene le gomme e cerco di sfruttarle al meglio. Se penso che la soft sia giusta, cerco di adattarmi alla gomma e di farla funzionare nel migliore dei modi. Se avessi corso con la dura non sarebbe stato un problema, perché so come cambiare lo stile di guida a seconda delle gomme. Se non fossi stato così sicuro della prestazione della soft, non avrei mai fatto una scelta diversa dagli altri. Perché, come dico sempre, quando fai diverso dagli altri, di solito sbagli. Ma questa soft l’abbiamo sempre utilizzata dal primo anno di Michelin, l’anno scorso abbiamo fatto la gara tutti con questa, per esempio”.

Il Gran Premio del Qatar è stato una gara di gestione dove non è mancato il brivido. Marini ha infatti rivelato di aver avuto un problema alla manopola del gas quando era seguito da un arrembante Maverick Vinales: “Per fortuna avevo molto vantaggio su Vinales, perché quando mancavano 6 giri ho avuto dei problemi con il comando del gas. Non so se è entrata della sporcizia, della sabbia, perché qui in Qatar quando sei dietro è sempre un disastro. Ti arriva un sacco di sabbia anche negli occhi ed è veramente problematico. Mi si era incastrato e non riuscivo più a guidare molto bene. Per fortuna però avevo del margine su Maverick”.

Leggi anche:

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente MotoGP | Marquez: "Non volevo attaccare Martin, quei punti possono servirgli"
Prossimo Articolo MotoGP | Incubo pressioni: warning per quattro piloti a Lusail

Top Comments

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Edizione

Italia Italia