MotoGP | Bagnaia: "21 punti non sono tanti, ma ora Martin deve rischiare"
Il leader del Mondiale si è inchinato a Di Giannantonio in Qatar, ma il suo secondo posto è stato preziosissimo perché ha portato a 21 lunghezze il suo vantaggio nei confronti del rivale Jorge Martin, solo decimo e alle prese con una gomma che non ha funzionato a dovere.
Ride bene chi ride ultimo. Sta diventando quasi un trend per il finale della corsa al titolo 2023 della MotoGP. Il sabato vede quasi sempre Jorge Martin uscire da re incontrastato delle Sprint, come raccontano i suoi otto successi, ma poi alla domenica arriva prontissima la replica di Pecco Bagnaia. E quella arrivata in Qatar è una di quelle che rischiano di lasciare il segno nella stagione.
Mentre il campione del mondo in carica comandava la corsa praticamente dall'inizio alla fine, cedendo solo nel finale ad uno strepitoso Fabio Di Giannantonio, il madrileno del Prima Pramac Racing ha dovuto fare i conti con una gomma posteriore che non lavorava come si sarebbe aspettato (cosa che era capitata ieri anche a Pecco), che lo ha relegato ad una gara da comprimario, conclusa solamente al decimo posto.
Un ribaltone che però ha permesso a Bagnaia di portare a 21 lunghezze il suo margine in classifica, quando in palio restano solo i 37 del prossimo weekend a Valencia. Un vantaggio non definitivo, ma che sicuramente potremmo definire almeno rassicurante rispetto agli appena 7 da amministrare con cui si ritrovava il piemontese 24 ore fa, che nella sua analisi ai microfoni di Sky Sport MotoGP è stato incalzato proprio sul tema caldo del weekend, ovvero le gomme.
"E' molto difficile tirare delle conclusioni. Qui avevamo una gomma abbastanza particolare, che non usiamo spesso. Io venerdì mi sono trovato benissimo ed anche ieri mattina, poi nella Sprint no. Oggi ho semplicemente fatto quello che mi sarei aspettato ieri. Riuscivo a sfruttarla e a gestire il pick-up della moto, mentre ieri non c'era proprio modo di riuscirci", ha detto Bagnaia.
"Ma in ogni caso siamo stati bravi, perché potevamo farci influenzare dalla situazione e farci fregare: stamattina abbiamo provato qualcosa, ma siamo tornati indietro perché eravamo convinti che ieri il problema non fosse stato la moto. Oggi tutto ha funzionato come doveva e la cosa fondamentale è stata partire forte e riuscire a mettermi davanti. Poi tutto è filato abbastanza liscio a parte il quasi disastro con Diggia alla curva 1", ha aggiunto.
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Francesco Bagnaia, Ducati Team
E non si poteva non parlare dell'episodio che ha gelato il sangue a tutti i suoi tifosi, ma anche al diretto interessato: dopo aver subito il sorpasso di Di Giannantonio a quattro giri dal termine, ha provato a replicare alla prima staccata, me è stato risucchiato dalla scia della Ducati del Gresini Racing e l'ha sfiorata con un leggero contatto, finendo poi lungo nella via di fuga, ma riuscendo a riprendere la via della pista in seconda posizione grazie al vantaggio accumulato dal tandem di testa sul resto del gruppo.
"E' stato veramente traumatico negli ultimi due giri. Onestamente, non mi aspettavo di essere risucchiato così tanto dalla scia. Mi ero anche tolto per evitare questo problema, ma quando ho frenato sono stato proprio preso dentro. Ci siamo toccati leggermente, infatti la mia ala sulla forcella si è rotta, ma non ci passava neanche una monetina tra me e lui. Ogni tanto bisogna avere fortuna ed oggi l'abbiamo avuta".
"Ho proprio bloccato l'anteriore, ma la fortuna è stata essere riuscito a fare quel passo ed aver aperto il gap. Quando ti trovi in scia e vieni risucchiato perdi proprio il carico dalle ali. Mi sono proprio spaventato, perché la sensazione è di accelerare quando chiudi il gas. E' stato orribile, ma per fortuna sono riuscito a mettere la moto di traverso e a non avere tutto il carico sul davanti. Credo che questo sia ciò che mi ha salvato".
Riguardo alla sua strategia, ha rivelato di non aver badato troppo alle disavventure del rivale, perché oggi per lui il target era uno solo: "Il mio obiettivo era vincere, indipendentemente da chi avessi dietro. Ho commesso quell'errore che non me l'ha permesso, anche se in ogni caso sarebbe stata molto dura perché Diggia è stato veramente forte per tutto il weekend. Ho gestito un po' per non esagerare troppo sulla gomma posteriore ed averne ancora alla fine. E avevo fatto un ottimo lavoro, perché all'ultimo giro prima dell'errore avevo fatto il mio best. Però l'obiettivo era vincere, sicuramente".
Infine, ha fatto un'analisi sulla situazione del campionato, cercando di essere ancora molto prudente, ma ammettendo che ora per Martin la situazione si fa abbastanza complicata, perché sarà costretto ad attaccare senza alternative a Valencia.
"21 punti non sono tanti se consideriamo i 37 che ci sono in palio, però siamo assolutamente in una posizione di vantaggio. Lui ha da rischiare veramente tanto a Valencia. E' una pista su cui lui va forte, ma dove io ho vinto nel 2021. Sarà una bella lotta e l'incognita saranno le condizioni meteo, perché correremo quasi a dicembre. Sarà importante essere veloci fin da sabato, perché la Sprint sarà fondamentale", ha concluso.
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